La Pilatus è una nota azienda svizzera produttrice di aereomobili turboelica monomotore per lo più adatti a voli sportivi in alta quota e la sua affidabilità risulta tra le più alte nel suo settore ma ovviamente parliamo di un aereo progettato per brevi tratte non superiori ai 500/600 Km inoltre qualora incappasse in un inconveniente legato alla motorizzazione il velivolo sarebbe costretto, essendo provvisto di un unico  propulsore a cercare una radura per tentare un'atterraggio di fortuna... e pensate che il Pilatus vanta il record di poter atterrare e decollare in spazi di poco superiori alla lunghezza di un campo di calcio...
E proprio l'altra sera il radar di Linate sembrerebbe aver segnalato la presenza di un piccolo monomotore, che subito dopo il decollo sia stato costretto a lanciare un doppio mayday dal cokpit, la cui cloche governata dal comandante e pilota Rafael Leao, reduce da un recente infortunio muscolare, non riusciva a centrare la porta governata da Onana bensì con una spericolata manovra volta al solo ondeggio, con le ali del velivolo tra un nugolo di gambe nerazzurre, mancare di pochi centimetri la realizzazione di quell'atterraggio di fortuna che avrebbe per lo meno consentito ai colori dell'aereo, tempo addietro leggiadramente librante nell'aria, il pavoneggiamento della propria livrea con i maestosi colori del rosso e del nero, a cercare di riprendere quota dopo la deprimente debacle della rotta e gara di andata ed ora, dopo uno scudetto vinto e la riconquista della flight line con vista su Istanbul, quello di tentare di ripercorrere quelle stesse rotte vincenti, ma non più con la livrea berlusconiana effigiata sulla fusoliera di un un imperioso quadrigetto, ma con un semplice se pur impavido monomotore trovando nel percorso turbolenze insormontabili per la mancanza degli idonei congegni ridondanti, che consentono a qualsiasi moderno aeromobile di superare la maggior parte delle anomalie di volo (Dzeko, Mkhitarian, Lautaro, Lukaku) e cioè quello del Boeing nerazzurro, che giustamente s'involera' alla volta di Istanbul, dove duellerà contro i Citizen di Pep Guardiola, reduci della sfavillante vittoria sui Blancos di Carletto Ancelotti, mentre il nostro Pilatus, non vantante una rosa d'attacco così nutrita, ma giocoforza fulcrata sul solo Leao, si trova praticamente costretta a rimpiangere l'unica ed ultima cosa che avrebbe potuto fare in questo impari duello: per lo meno il gol della bandiera, visto l'ampio divario qualitativo e quantitativo evintosi tra le due squadre nel loro doppio confronto.

Chapeau e pieno merito, ma solo per questa volta, ai cugini Nerazzurri!

"Gli è tutto da rifare!!"... parafrasando il detto di un grande campione.
Lascio ai bravi e puntuali reporter sportivi la miriade di elogi rivolti al club Nerazzurro, come altresì il mare di critiche che inonderanno Casa Milan nei prossimi giorni, specie nella malaugurata ipotesi che il Diavolo non centrasse il quarto posto in classifica.
Però, e mi rivolgo ai veri tifosi, non dimentichiamo mai cosa eravamo solo tre anni fa ed il cammino percorso in questo periodo: un secondo posto alle spalle dell'Inter, la conquista dello scudetto dopo 12 anni ed il raggiungimento delle semifinali di Champions dopo 16 anni, e tutto ciò non è certo poca roba.  

Ora bisogna augurarsi che squadra e dirigenza riprendano presto, e molto presto la giusta quota di volo, con o senza Pioli, con o senza numerosi titolari di peso quali Leao, Hernandez, Diaz, ed altri erroneamente acquistati (uno su tutti: Deketelaere!) l'importante sarebbe quello di riprendere immediatamente quota e portanza (la forza fisica che governa il volo) e per farlo risulterebbe tassativo non salire più a bordo di un altro eroico... Pilatus!

Massimo 48