Il Milan torna Diavolo, questo il titolone di ieri mattina sulla Rosea (26.2.23 esattamente un anno fa) che vede i Rossoneri al quarto successo consecutivo tra campionato e Champions rimarcato dai 5 goal realizzati contro gli 0 incassati, impreziosito dal ritorno dopo cinque mesi di Mike Maignan tra i pali e di quello dopo nove mesi di Zlatan Ibrahimovic in attacco.
Il rotondo risultato ottenuto contro gli uomini di Gasperini scesi in campo con una muta di gioco molto più simile ad uno sbarazzino pigiama estivo che non alle seconde maglie da trasferta, ma premonitrice in verità dell'andamento soporifero condotto per tutta la gara dagli Orobici (zero tiri nello specchio della porta) ormai lontani parenti di quello stesso team che rifilò una ricordevole cinquina nell'antivigilia natalizia del lontano 2019, quando ancora le scorie dello tsunami di Giampaoliana memoria galleggiavano sinistramente nel  glorioso mare del nostro atavico lignaggio. 

Come d'incanto, dopo l'indigestione di ben 13 reti subita nelle prime cinque settimane del nuovo anno, la squadra di Pioli è tornata improvvisamente alla ribalta concludendo il suo carnevale Ambrosiano nel migliore dei modi, ovvero sia risalendo sul carro, rivestendosi da vero Diavolo e spargendo per quattro volte di fila quegli stessi coriandoli che solo un mese prima aveva visto mestamente cadere senza strappare nemmeno una parvenza di sorriso anche al più acceso dei suoi tifosi. Ma questo signori è il nostro Milan! (dal quinto al secondo posto in classifica in tre gare)... è tutto magicamente racchiuso nell'inesauribile energia sprigionata dal nostro Stefano Pioli, che riesce sapientemente a travasarla alla prima colonnina disponibile, come se fosse la ricarica rapida di una delle tanto reclamizzate auto elettriche, a tutti i membri della sua squadra qualunque possano esserne gli interpreti, adattando scientemente le loro performance al cospetto della qualità e dello spessore degli avversari.

Questo peculiare atteggiamento coniugato con una innata voglia di ripresa gli ha concesso, unitamente alla fattiva e coesa voglia di riscatto di tutto il team, di asfaltare praticamente la scorsa sera la timida compagine bergamasca già al 25', costretta a genuflettersi dopo un pennellato colpo di testa di Giroud a beneficio di Theo Hernandez che, con una potente rasoiata mancina, spediva il pallone a centrare il palo pieno per poi vederlo   carambolare sulla schiena di Musso vanamente proteso in una plastica uscita.

Dopo questo meritato vantaggio totalmente "fabrique' en France" il proseguo del match vedrà una sola squadra in campo quella del nostro Pioli che, nella ripresa, porrà il suggello finale grazie alla magia di scavetto operata dal poliedrico Junior Messias. E al termine della disfida, risulta impresa ardua trovare nei nostri giocatori scesi in campo una sola insufficienza...ma... 

... Ma ritorna però alla grande come valenza (oggi 26 Febbraio '24) purtroppo non in egual misura nella buona sorte, il nostro Stefano Pioli, prode ed instancabile farmacista sempre con nuove e medicamentose alchimie, che alle volte si dimostrano vincenti nonostante le due recenti sconfitte nell'attigua Brianza e nella transalpina Bretannia.
E ieri sera dopo l'immediato gol meravigliao di Rafa Leao quasi a voler presagire un avido quanto ghiotto boccone di una ormai indigesta Dea, sarà proprio quest'ultima, ma stavolta sinistramente bendata, o per meglio dire come una benda tecnologicamente calata sul volto del 48ne vicentino e direttore di gara Daniele Orsato il decano e più rappresentativo personaggio delle nostre giacchette nere, che verosimilmente dopo lo scellerato penalty concesso per molti versi a emulazione dell'incancrenita idiosincrasia nei confronti delle maglie rossonere operata della vecchia dinastia arbitrale dei Lo Bello Concetto e Rosario, riuscirà, e probabilmente scientemente, a rovinare la perfetta ricetta  galenica-calcistica e antiriflusso- antiorobica sapientemente misturata dal nostro coach parmense in uno dei più riusciti match disputati dal Milan in questo campionato tra le mura di casa. 

E purtroppo aumentano i punti di distacco dalla Juventus risultata vincente dopo ben quattro gare, mentre il rullo compressore nerazzurro asfalta anche il ridente Salento e si invola in solitaria verso la conquista della sua seconda stella... ed un sempre più sorprendente Bologna incalza ormai alle spalle.
C'è ancora dunque da lavorare... e parecchio!... e nell'attesa... occhio!... ma soprattutto orecchio!!
Orsato... a chi fischierà un rigore prossimamente? 
 Lo scoprirete semplicemente addormentandovi profondamente e sognando... che non possa più passare né sul campo e neppure in qualità di semplice spettatore, dalle parti di un Diavolo diabolicamente inviperito, vilipeso, infuocato... e sempre più incavolato! 

                          Massimo 48