Se fossi buonista dovrei dire che non ho goduto quando la Juve ha perso meritatamente con l’Ajax, non dovrei dire che ho visto un divario tecnico tra una squadra che sa giocare a calcio e una compagine di campioni costretta a vincere a calcio, non dovrei neppure dire che il giorno mi son preso un giorno libero per concentrarmi mentalmente sulla vittoria dell’Ajax ed infatti non lo dirò. Da buonista però potrei cercare magari qualche frase ad effetto del tipo: “ho goduto si, ma con moderazione, perché la juve è pur sempre una squadra italiana, cosa questa che neppure Agnelli ci crede!

Oppure, fattemi pensare un pò... si potrebbe affermare:“sono triste immensamente ed ho una sofferenza incontenibile nel vedere la Juve ridotta così, che tristezza vedere Ronaldo con un ghigno inebetito, guardare i suoi compagni frastornati!”  No, non suona bene, potrei invece affermare,  di aver goduto della mia sofferenza, si è più in linea con la morale.... e poi si sa  che quando la sofferenza tocca il suo apice, quando è troppa,  tocca il fondo e poi nella risalita, puff, godi immensamente.Caspita se godi però non so se sia illecito godere?

Alexander Wollcott sosteneva che, tutte le cose che a lui piacevano nella vita, sono illegali, immorali oppure fanno ingrassare. Tifare contro la juve non è sicuramente illegale, fa un po’ ingrassare, soprattutto se si è in compagnia di amici e parenti della tua stessa fede calcistica, ma come dice Gaber, potrebbe essere immorale.

Ah questa cosa qui, va studiata per benino. Immorale è  tifare contro. E’ chiaro come questo precetto morale sia superabilissimo: “tifo a favore dell’altra squadra”  e poi lo giustifico come voglio....esistono infatti una varietà di cliché, che non si sentono mai, del tipo: “io sono per il bel calcio” che ti fa sembrare anche figo e in pace coi sensi, oppure “io sono un cittadino del mondo e mi piacciono i moduli calcistici d’oltralpe”, oppure “a me il gioco di Allegri non  è mai piaciuto, efficace ma poco divertente!” Sembrano più slogan, che pensieri morali presi in prestito!Si perchè di pensieri presi in prestito si tratta...non si può equivocare sulla paternità dei pensieri! Ho un pensiero, penso che sia il mio, ma non sono troppo sicuro ed è quello che mi porta a credere che quando il Milan dei campioni del calibro di Gullit, Van Basten , Maldini, Baresi vinceva tutto, coppe intercontinentali comprese ed era pure divertente, non godesse di così tante simpatie da parte delle altre squadre. I ben pensanti mi dicono che la Juve godesse tantissimo nel vedere la bacheca dei trofei rimpolparsi sempre più a causa delle splendide e spumeggianti vittorie del mio Milan. La Juve godeva tantissimo...già me lo assaporo il godimento della Juve in quegli anni, ma come criveva  Gotthold Lessing“L’attesa del piacere è essa stessa un piacere” anche se io avrei attribuito tale assunto più a Friedrich Nietzsche.

L’attesa del piacere è essa stessa un piacere potrebbe essere rivisitata con l’attesa di andare in Champions da parte del Milan è essa stessa un piacere…. Sarebbe corretto pero da parte di Lessing che mettesse una scadenza temporale all’attesa, perché noi del Milan, stiamo godendo da  parecchio tempo con l’attesa!Il godimento ha il suo fascino, però deve essere ravvivato dalla varietà. Io, però devo dirvela tutta, continuo ad essere profondamente felice per l'esistenza degli sfottò. Il calcio piace ed appassiona anche per le dinamiche che esulano i novanta minuti più recupero. Il clima di sano divertimento che circonda le varie difformità di vedute che prima venivano trattate nei bar ed  oggi riecheggiano nei social network ci deve essere. La bellezza dello sfottò, del moto di ironia che spesso travalica anche il campanilismo, molto spesso viene apprezzato anche dal destinatario della presa in giro. Occorre fare però dei distinguo importanti,infatti non si deve sconfinare nel cattivo gusto. Anche l’insulto che è una forma di cattiva educazione, non dico che possa essere tollerata, però con una buona dose di autocontrollo si può superare. Ciò che a mio avviso va oltre tutto e tutti sono le offese alla cultura, all’onore e alla vita stessa. E’ difficile derubricare per esempio a semplice goliardia l’episodio che impazzò su tutti i giornali riguardante  gli adesivi con la foto di Anna Frank sulla maglia della Roma, attraverso un’opera di foto montaggio, ad opera  degli ultras della Lazio, molto vicini all’estrema destra,i quali volevano rimarcare la differenza di razza che passa tra un laziale, razza eletta e un romanista, razza inferiore. In quel caso, la Federcalcio fu stupenda, decise di leggere delle pagine di Anna Frank negli stadi prima dell’inizio delle partite. Così si è ribaltata subito quella pagina nera del calcio,si è dato uno schiaffo all'ignoranza, con dei titoloni come “Siamo tutti Anna Frank” Bellissima trovata per ripulire subito dal fango il calcio.

Ricordo ancora gli striscioni di certi juventini, pochi e non ascrivibili neppure lontanamente a tifosi juventini, che nel derby col Torino inneggiavano alla strage di Superga: che tristezza ricordare i morti dell’Heysel. Anche questo episodio va oltre la bellezza del calcio, oltre gli sfottò, oltre il massimo della tollerabilità! Ricordo però anche, e li mi sono sentito un po’ Juventino anch’io, quando Buffon, icona della Juventus, affrontò a muso duro i suoi tifosi, fu meraviglioso, grande, bravissimo! Questo non fu un semplice sfottò o goliardia, ma un gioco al massacro mascherato in altre forme. Gli sfottò ci devono essere, è forse, dopo il calcio giocato, sono la parte più bella edivertente, da fare e da subire sempre con molta sportività! La mia avversione preferita è per l’Inter, poi subito dopo viene  la Juve! Non me ne vogliano gli juventini se in questa graduatoria raggiungono la seconda piazza! Io ritengo che l’avversione per una squadra faccia parte del pacchetto del tifoso: lo sfogo, lo sfottò se moderato,rappresenta un impulso naturale, non costretto, non  forzato, ma sano, vero e autentico. La sportività non va confusa col perbenismo controllato e asfittico, ma va gustata, anche e soprattutto, attraverso la tolleranza degli sfottò avversi.  Lo "sfottò"  è è ironia,  è spettacolo puro! Va preservato se no si rischia di diventare come dei cinici sepolcri imbiancati:  lo si riceve con amore e poi lo si contraccambia con altrettanta gentilezza e affetto, non ci si deve fermare alla’immediatezza  ma lo scambio di effusion calcistichei tra persone diverse e come diceva Anna Frank: “'Non bisogna pensare a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora.” PS.Non me ne vogliano gli Juventini: li stimo e li ringrazio, aspettando con dolcezza le loro terribili effusioni sportive!