Lo abbiamo perso.
Non esiste ormai da tempo quella tempra che lo contradistingueva, non si vede più quella ferocia bizarra e imprevedibile che gli incorniciava spesso il volto, non sembra esistere più quel carico di dinamite che spostava il mondo di petto: Gattuso dove sei finito? Dove si è nascosto il nostro Gladiatore pronto a butarsi in qualsiasi mischia senza temere nessuno? Nessuna arena poteva domarti, nessun allenatore poteva chiuderti in una gabbia, stringerti alle corde! Ma ora, che è successo? Non si tratta di sconfitte o mancate vittorie, non si tratta nè di tatica nè di giocatori,  ma di piccoli e silenti passi verso un mondo che non ti appartiene, che non ci appartiene Tu non sei quel calcolatore che pondera ogni intervista, che non si incazza di fronte a palesi errori arbitrali, non sei quello che lentamente implode giorno dopo giorno sperando in una sorte migliore.
La tua vera essenza si sta assottigliando, ogni settimana nel calendario avvertiamo una palpabile sensazione di un uomo maturo, questo sì, ma di cui non ce ne facciamo niente. Non preoccuparti del fantasma chiamato Rischio: è un tuo parente. Ora devi rischiare, ora serve tutta la tua energia, la tua verve furente, la tua nascosta forza. Il Milan è tuo, riprenditelo! E' forse meglio perdere di misura senza rischiare o subire una  sonora sconfitta provando a vincere? E se quel rischio fosse vincente?  A Gennaio il Milan era Ringhio e Ringhio era il Milan, adesso però Gattuso non fa più il Gattuso e il Milan non fa più il Milan.

Non passare più neppure un giorno senza un rischio. Esagera.Il pericolo più grande è la prudenza, il calcolo, la perdita di contatto con la tua essenza Sii sfrenato, ributtati insieme al Milan nell'arena.