Durante il calciomercato estivo sono state spese cifre da capogiro, soprattutto nel nostro campionato, che hanno portato a diversi cambiamenti nelle rose delle squadre europee. Durante questa sessione sono stati molti i colpi ad effetto, ma quale, a conti fatti, è stato il miglior acquisto di questa finestra di mercato? Il Nizza ha acquistato Balotelli a parametro zero. Con i suoi cinque goal si sta dimostrando un acquisto azzeccato, ma, a 26 anni, l’attaccante italiano resta ancora una scommessa che, dato il suo ingaggio da 4,5 milioni e il carattere spacca-spogliatoio, non può essere giudicata da questo ottimo avvio. Ibrahimovic a parametro zero è un affare, anche in chiave merchandising. Probabilmente terminerà la stagione in doppia cifra come sua abitudine, ma non sembra stia incidendo molto sul gioco e i risultati del Manchester United. Milik è partito benissimo ma, purtroppo, il suo infortunio non darà la possibilità ai tifosi di scoprire le sue qualità nell’arco di un intero campionato, oltretutto duro e difficile come quello italiano. Tralasciando acquisti strapagati, come Stones e Sanè al Manchester city , Renato Sanches al Bayern, Pogba allo United, che ancora devono dimostrare la bontà della spesa effettuata per loro, chi può essere eletto Re dell’estate? Credo che alla luce di questa premessa il nome sia uno solo: Gonzalo Gerardo Higuain ASPETTO ECONOMICO. Dal punto di vista economico è stato un affare, non un regalo, ma quando si parla di affari non sempre vincono quelli fatti low cost. 90 milioni di euro sono una cifra importantissima per qualsiasi calciatore, ma la Juve pagherà in due anni l’acquisto, quindi 45 milioni l’anno, cifra che la Vecchia Signora può tranquillamente permettersi. Tutto questo tralasciando la cessione record di Pogba che ha già coperto il denaro speso per il Pipita. L’enorme cifra, dunque, entra nella categoria dei cosiddetti “rischi programmati” e non in quella delle “scommesse”. Inoltre spendere 90 milioni di euro per un ragazzo di 28 anni che per molti anni ancora ritoccherà le statistiche alla voce goal, risulta un investimento con un sicuro ritorno positivo, rispetto allo spendere cifre medio-alte ogni anno, per attaccanti che non riescono a garantire la stessa continuità. ASPETTO TECNICO. Approfondire Higuain dal punto di vista tecnico sembra quasi un insulto. Colpo di testa, tiro, senso del goal, senso della posizione e grinta, fanno del Pipita una delle punte centrali più letali dell’attuale panorama calcistico. 10 partite tra Campionato e Champiosn, 8 goal e 1 assist; 13 tiri in porta in campionato e 6 goal. 1 goal ogni 83 minuti e il 50% di realizzazione rispetto alle conclusioni provate in questo inizio stagione. Se il buongiorno si vede dal mattino, serve aggiungere altro? ASPETTO TATTICO E QUALITÀ. Per giudicare l’effetto e la convenienza di un acquisto, a mio avviso, bisogna considerare un altro parametro: la capacità del giocatore d’inserirsi nel sistema di gioco della nuova squadra e soprattutto il tipo d’influenza che porta. Ovvero quanto, da solo, riesca ad alzare l’asticella della qualità della squadra che lo ha acquistato. Da questo punto di vista Higuain sembra non avere avversari. Il prestigio del suo acquisto ha portato una ventata di entusiasmo e un iniezione di fiducia in un ambiente che rischiava di appisolarsi sui successi di questi ultimi anni; oltre ad aver lasciato a Napoli, diretta avversaria, un vuoto emotivo e tecnico. Higuain è andato a riempire quella casella che mancava alla Juve, completando un sistema di calcio già molto competitivo. La casella dell’attaccante di razza, in grado di segnare, con una certa facilità, tra i 20 e i 30 goal stagionali. Il Pipita, dunque, è andato sicuramente ad aggiungere un valore a una squadra già rodata e con degli obiettivi chiari, ha portato, oltre ai potenziali goal, un valore aggiunto, fatto di coraggio, fiducia nei propri mezzi ed entusiasmo. Caratteristiche, queste, che nel calciomercato non hanno prezzo.