La partita di ieri ha mostrato un Milan capace di dominare il gioco e di rimontare lo svantaggio in pochi minuti. 

La prestazione della squadra di Montella è stata buona, le azioni da gol sono state tante, gli esterni hanno partecipato alla manovra crossando con continuità e i tagli degli attaccanti hanno dato la profondità giusta alla squadra. Su tutti, i mattatori della squadra sono stati Andrè Silva e Cutrone, autori entrambi di una doppietta di pregevole fattura. Ora a gran voce tutti invocheranno il portoghese come salvatore della patria ma è ben lontano dall'essere pronto per affrontare un campionato difficile come quello italiano. Diverso è invece il discorso per Cutrone, apparso (nonostante la giovanissima età) più pronto e più abituato alle arcigne difese del nostro campionato.

Veniamo ora alle note dolenti.

Nonostante l'ottima prestazione della squadrà c'è però da registrare la scarsa qualità del reparto arretrato della squadra austriaca, il quale, nella maggior parte delle occasioni, ha concesso troppo spazio alla manovra rossonera.

Inoltre sul primo gol dell'Austria Vienna, non sono esenti da colpe sia Donnarumma che Bonucci. Il portiere rossonero, secondo il mio parere, avrebbe dovuto aspettare in porta l'attaccante austriaco visto che si trovava in posizione defilata, mentre Bonucci, invece di stoppare palla in una situazione così complicata, poteva semplicemente spazzare in calcio d'angolo. 

Altra nota di demerito riguarda Kessie, il giocatore ivoriano è apparso impacciato e insicuro, sbagliando dei passaggi molto semplici e cercando a tutti i costi di fare la giocata di prima anche quando non ce n'era bisogno.

Nonostante tutto ciò il Milan si è qualificato come prima del girone a seguito del pareggio tra AEK e Rijeka, quindi dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno.

Ancora ho dei dubbi riguardo a Montella e al suo gioco, vedremo se sono fondati nelle prossime partite, sicuramente sulla carta più semplici rispetto agli ultimi scontri.