"...Ma dai Massimo...secondo me conviene andare in macchina, ci si muove meglio e andiamo dove ci pare!" "...Ti dico di no, Angela, non me la sento di guidare per tutti quei km, Roma è troppo lontana da Lecce... dammi retta... andiamo in pullman, ci rilassiamo... tu leggi la tua rivista..."  "....e tu ti rimbambisci con le tue parole crociate...vero?!" "...ma no Angela, mi sto iscrivendo ad un portale...chiamato Vivo per Lei di calcioMercato.com...sai mi ha attratto il suo slogan "...diventate tutti giornalisti..."  "...perchè tu vuoi diventare giornalista?!...alla tua età!!...ma dai ...non farmi ridere!"  "...beh Angela... vorrei provarci... che ne dici!?!" "...fai come credi...ma certo che se il risultato è quello come hai mostrato in cucina....!!"  "...e cosa vorresti dire dei miei... "spaghetti alla disperata"...ai ragazzi...son piaciuti!!" "...sì..sì..Massimo, lo so ...ai figli son piaciuti!!..e vada per il pulmann... invece l'albergo a Lecce l'hai trovato?" "...Sì Angela, ho trovato un grazioso B&B proprio nel centro con la colazione inclusa, il proprietario gentilissimo ha detto che ci verrebbe a prendere alla stazione dei pulmann...allora che faccio?!..confermo?"  "...Sì Massimo...va bene, conferma pure... e speriamo che l'estate di settembre ci assista, dai ...andiamo a goderci una settimana in Salento!"

Il pullman partì alle 9 in punto dalla stazione Tiburtina, e dopo le soste nel tavoliere, a Brindisi e a Taranto, arrivò alle 17 nel terminal dei bus a Lecce. Puntualmente il proprietario del B&B era ad attenderci, aveva in capo, e me lo preannunciò per un suo rapido riconoscimento, un cappello di paglia stile Nino Taranto anni '60, del resto lo riparava dal sole, faceva in quella prima settimana di settembre ancora un bel caldo. Ci accompagnò con la sua auto fino alla nostra residenza, ma in meno di un'oretta fu il nostro cicerone facendoci ammirare tutte le bellezze d'arte barocca e le numerose testimonianze dell'epoca Romana di cui la città di Lecce è ricchissima. E' denominata la Firenze del Sud oltre ad essere il passaggio verso i "Caraibi d'Italia" per il suo splendido e vicino mare tra paesaggi immersi da un lato dai colori della campagna pugliese e dall'altro da un cristallino, cangiante e limpido Adriatico. Il signor Sergio, il proprietario del B&B aveva nella sua auto il permesso per circolare in centro e così come in un taxi con guida turistica potemmo godere delle bellezze dei vari siti interessanti come si possono ammirare passeggiando per le vie del centro e ricordammo di aver visto in sequenza le Chiese di Santa Maria della Provvidenza e di Costantinopoli per poi ammirare il cinquecentesco Palazzo Adorno e la Basilica di Santa Croce, un simbolo della città. Proseguimmo poi per Piazza Sant'Oronzo, il cuore della vita leccese dove campeggia la statua del Santo Patrono e la maestosa scenografia di Piazza del Duomo con il quattrocentesco Palazzo del Vescovado contraddistinto da logge angolari ad arcate oggi sede del Museo ed Archivio Diocesano ed infine ammirammo l'imponente Anfiteatro Romano la cui costruzione risale al II d.C. aveva lo scopo d'intrattenere con spettacoli e giochi ben 20.000 spettatori (l'attuale stadio di calcio Via del Mare può ospitare 31.533 posti a sedere omologati). La monumentale struttura a seguito di un terremoto venne sepolta dalle macerie, ma grazie a dei recenti lavori di scavo e restauro è stata in parte (pare solo per un terzo) riportatata alla luce ed ora mostra tutta la sua storica opulenza racchiusa nella miriade di pilastri di tufo che la compongono sormontati da un'architettura ad arcate, unica nel suo genere.
La mattina dopo la colazione, consumata in una pasticceria a due passi dal nostro B&B a base di cappuccino e pasticciotti (una vera leccornia del posto), c'incamminavamo per circa 500 mt. per attendere l'autobus che da Lecce ci avrebbe condotto al Lido di San Cataldo, il mare dei leccesi, a soli 11 km dalla città. Scoprimmo un bel lungomare con una bella spiaggia nelle vicinanze del faro di San Cataldo. Dopo il bagno nell'acqua limpida ed ancora calda del mare, io e mia moglie Angela scoprimmo,  sempre  nei pressi del faro un ristorantino che diventò per una settimana la nostra mensa. Tra primi e secondi a base di pesce fresco e al cartoccio innaffiati da un delizioso rosato del Salento godemmo di una ricordevole vacanza apprezzando la bellezza del posto, la sua cucina, e soprattutto la cordialità e la disponibilità della sua gente.
Una di quelle mattine sale sul bus, che ci conduceva al mare, un signore anziano con il suo nipotino, un bambino di 8/9 anni con uno zainetto dal quale fuoriuscivano un paio di pinne e stringeva sotto braccio un pallone rosso e giallo (i colori del Lecce). Il bus ha la fermata proprio di fronte allo stadio Via del Mare, e proprio lì quel bambino dice a suo nonno: "...nonno, nonno ...guarda l'ingresso dello stadio...mi ci porti domenica?...sai c'è Lecce Salernitana!!" "...va bene Antonio...nonno ti ci porta!" 
Per un attimo, poco prima che l'autista richiudesse le porte del bus, proprio di fronte all'ingresso tribune dello stadio ho avvertito come un refolo di vento, poi sempre più vicino come un intenso scrosciante plauso e infine come un boato di grida...... era il 23.10.2011, il Milan di Allegri segnava ad un minuto dallo scadere, in pieno recupero, il gol vittoria di Yepes, fissando il risultato sul 4 a 3, dopo che la squadra era andata al riposo con il pesante passivo di tre gol realizzati dagli uomini allenati da Di Francesco, nell'ordine Giacomazzi, Oddo su rigore e Grossmuller. Nella ripresa Allegri sostituiva gli opachi Ambrosini per Aquilani e Robinho per Boateng e tentava disperatamente di riagguantare il risultato. E ci riesce, era, quello, un ben altro Milan, con un Ibrahimovic più giovane di nove anni, con un Nocerino degno alfiere dello svedese, e con una arcigna difesa tra Nesta, Abate, Yepes e a far da frangiflutti l'olandese Van Bommel. Si scatenerà Boateng autore di una stupenda tripletta con due rasoiate dalla sinistra dell'area ed una bordata imprendibile da centro area dove nulla ha potuto il portiere Benassi, che capitolava ancora a pochi secondi dal termine grazie ad una imbeccata sulla testa di Yepes, il quale girava prontamente a rete regalando al Milan l'insperata vittoria per 4 a 3 sul Lecce....e quel boato dei tifosi Rossoneri....si avvertiva ancora...ma quello fù l'anno del nostro 18° ed ultimo scudetto!!....che tempi, che gioia, che spettacolo!!!.....a vedere come ora gioca la squadra sembra trascorso un secolo!! 

Nell'ultimo giorno della nostra vacanza decidemmo di andare a visitare Gallipoli sempre prendendo un pullman, era solo un'oretta di strada contornata da tanta campagna con vigneti ed ulivi. La cittadina è di una bellezza mozzafiato, dall'interno del suo borgo dominante uno stupendo scenario di colori sul mare Ionio, si percepisce tutto il profumo del Salento che permea le calle dell'antica città tra botteghe artigiane di vestiti, ceramiche, souvenir ed infine un'antica Osteria del Pescatore che con i suoi effluvi ci catturò e mangiammo una frittura di gamberoni e calamari che io ed Angela ci siamo ripromessi, virus permettendo, di andare a replicare. Fotografammo quei piatti...ma ancora la tecnologia non ha ideato la trasmissione dei profumi e del gusto!!...sicuramente in futuro arriverà anche a questa scoperta.  In serata tornammo a Lecce, in una locanda a Piazza Sant'Oronzo ci avrebbe atteso un tavolino prenotato per le h.20,30.
Erano circa le 21 quando il cameriere ci porta due pizze, una ai funghi porcini per Angela, ed una alla boscaiola per me, quando in quell'affollatissima locanda di Piazza Sant'Oronzo da circa mezz'ora si stava giocando la 3a di campionato tra Milan e Roma, il punteggio era fermo sullo 0 a 0 ( il Milan veniva dalla fresca sconfitta subita a Napoli per 2 a 4 dopo essere stato in vantaggio di due reti). Ma dopo una diecina di minuti Kessie porterà in vantaggio i Rossoneri allora allenati da Rino Gattuso, e notai in sala ben pochi consensi al suo gol. Forse l'attaccamento dei leccesi è maggiormente rivolto alla Roma, sia per la storia degli antichi romani che elessero Lecce come loro territorio imperiale, ma soprattutto per i colori giallo e rosso simili alle maglie della propria squadra.
Termina il primo tempo ed il Milan va al riposo in vantaggio dell'unico gol di Kessie. Mia moglie, terminata la sua pizza, ed allergica al calcio, mi dice di preferire fare un giretto per i negozi lì vicino, ovviamente con tanto di shopping.  Rispondo di non aver problemi, le cedo il mio bancomat e  ci saremmo rivisti fra un'oretta circa.  E mentre sorseggio il mio boccale di birra, corro il rischio che mi vada di traverso perchè al 59'  Fazio della Roma, dopo un nostro errato disimpegno, rimetterà la gara in perfetto equilibrio.  Ma sarà da quel momento la squadra di Ringhio ad essere più propositiva, più aggressiva, sfiorando il vantaggio in numerose occasioni. E proprio a pochi secondi dalla fine dell'incontro, esattamente al 95', sarà Patrick Cutrone su passaggio di Higuain a regalarci la vittoria. In quell'esatto istante del gol, mezza sala si alza in piedi osannando i Rossoneri ed io, quasi non mi accorgo, ma mi trovo d'improvviso abbracciato con un giovane, molto più alto di me, aveva mangiato una pizza al tavolo di fianco al nostro con la sua ragazza, ma non sapevo che fosse un tifoso Rossonero, beh...ci stringemmo fortemente e ci presentammo io Massimo un pensionato romano, lui Lorenzo uno studente d'ingegneria milanese. La serata non poteva finire meglio con la vittoria del nostro Milan, il gol di Cutrone, i 3 punti in più in classifica, la gioia e la grinta del nostro Gattuso...e infine le buste dello shopping di Angela...un paio di sandaletti...una borsetta a tracolla....una bella maglietta alla moda...e...  ma che amore...ha pensato anche a suo marito.... con due belle bottiglie di Salice Salentino!!

Terminò così la nostra vacanza nel Salento, il mattino seguente il signor Sergio ci avrebbe gentimente riaccompagnato al terminal dei bus. Abbiamo ricordi semplicemente splendidi del nostro soggiorno in terra salentina sia io che mia  moglie Angela, ora son passati circa due anni ma il desiderio di tornareci è molto forte, lo realizzeremo quanto prima.  
Mentre scrivo la squadra Rossonera sta raggiungendo la città di Lecce per disputare la prima partita di campionato, dopo la sosta forzata per il virus, di domani sera contro gli uomini di Liverani
Un consiglio voglio rivolgere al buon Stefano Pioli. Attenzione a questo Lecce, gioca bene, ha realizzato più reti di noi, è vietato abbassare la guardia, sottovalutare l'avversario, i salentini hanno fame di punti, la squadra e la città non meritano il ritorno in Serie B e pugneranno tenacemente senza timori referenziali, contro avversari più o meno blasonati facendo di tutto e di più per evitarlo.  Inoltre è freschissima la vittoria del Verona ai danni del Cagliari, che ci ha così scavalcato in classifica... e dunque se volessimo davvero scalare la montagna per l'Europa... non bisognerebbe perder colpi...a cominciare proprio dall'ammaliante Salento!...
E così, caro vecchio Milan... stai ben attento!!!

 

                                                                                                              Un abbraccio.

                                                                                                                Massimo 48