È un Milan che torna a vincere dopo due sconfitte casalinghe quello ammirato la scorsa sera a San Siro e lo fa battendo i pugnaci Viola di Italiano per 1-0 grazie a un rigore procurato e trasformato da Theo Hernandez.
Ma rimangono amletici dubbi sulle alternative dell'attacco che in questa stagione con i nuovi arrivi voluti dalla dirigenza, e con il placet del coach Pioli, avrebbe dovuto rappresentare uno dei punti di forza del nostro Milan. 
Invece il continuo stillicidio di infortuni muscolari, al pari di una sorta di uno sconosciuto Covid del Diavolo, ha indotto giocoforza il nostro Pioli a dover continuamente rivoluzionare i tanto studiati moduli di gioco con  risultati che ci vedevano, prima della sosta per gli impegni nazionali, in vetta alla classifica e ad oggi dopo aver dilapidato 10 punti soltanto al terzo posto, a 4 punti dalla Juve e a 6 dall'Inter capolista ( al momento mentre scrivo le due squadre sono ferme sul risultato di 1 a 1). 
E così a causa dell'infortunio di Leao e della squalifica di Giroud verrà chiamato dalla Primavera in prima squadra l'attaccante Francesco Camarda che a 15 anni e 260 giorni risulterà, se pur per una manciata di minuti, il più giovane esordiente giocatore che abbia mai calcato prima d'ora un terreno di serie A
E niente da fare per l'unico attaccante rimasto a disposizione in rosa ed arrivato in estate per fare il vice di Giroud.  Luka Jovic si è rivelato un flop bello e buono anche nella gara contro la sua ex squadra, quella nella quale sarebbe stato messo in campo per dare un netto segnale positivo, viste le contemporanee assenze di Giroud e Okafor, ma per l'attaccante serbo ancora una volta solo una prestazione insufficiente ancor più marcata, nonostante l'ennesima occasione concessagli dal Mr. Pioli, andando a sprecare un gol praticamente fatto sparacchiando il pallone, a tu per tu con il portiere viola Terracciano, tra le sue braccia.
Purtuttavia lo stato dell'arte attuale della squadra rossonera parrebbe, alla luce di questa vittoria scaccia crisi, allontanare ma solo provvisoriamente i veri peccati del Diavolo!
Beninteso non si fraintenda, ma soprattutto non si commetta l'errore di nascondere la polvere sotto il tappeto, perché i problemi di prima c'erano e ci sono ancora come dimostrato dall'andamento altalenante del match contro la Fiorentina.
Il pienone del Meazza, nella prima delle tre gare consecutive tra le mura amiche (dopo i Viola, Borussia Dortmund e Frosinone) è stato assicurato dai 73mila spettatori accorsi sebbene il clima non fosse proprio quello simile ai concertoni sfondatimpani ai quali il popolo rossonero è abituato.
E nelle interviste post partita il nostro Stefano Pioli così dichiarerà: "È stata una sfida particolare, anche con un ambiente e uno stadio che aveva bisogno di questo, e che forse oggi era un pò diverso dal solito". E forse il coach voleva alludere alla reale motivazione che probabilmente è da ricercarsi nella latente stanchezza dei tifosi per il trend negativo della squadra dopo lo scudetto conquistato due anni fa. In altri termini la tifoseria sa esaltare la squadra senza spazientirsi anche in quelle prestazioni piuttosto opache, ma è quest'ultima che deve però contraccambiare l'acclaim ricevuto con una sanguigna e crescente grinta e sopratutto nei momenti di sfortuna e difficoltà. 

Resta il fatto infine che la gara tra Milan e Fiorentina non ha avuto né potuto esaltare nessuno, ai rossoneri  servivano come il pane i tre punti e  l'obiettivo è stato pienamente centrato.
Però la prestazione generale della squadra, se pur priva di uomini chiave, è stata al di sotto della media ed il livello dal punto di vista del gioco e della qualità ha lasciato parecchio a desiderare... ma è un po' come quando ci si trovi in un decantato buon ristorante e non ci abbia soddisfatto appieno il suo menù, però prima di saldare il conto, tra l'altro non eccessivo, il cameriere ci omaggi un fragrante caffè seguito da un aromatico centerbe! Non si è ben mangiato però bocca e tasca restano sorridenti e si archivia il tutto dimenticando il pasto!

La Fiorentina avrebbe ampiamente meritato il pareggio se non addirittura dato l'impegno profuso qualcosina in più, si veda il suo forzing nel finale di gara dove ci è voluta la prodezza del nostro Magic Maignan sul terzo e consecutivo schema da corner che il Milan  stava per trasformare in gol ma per i nostri indomiti avversari.
"Non abbiamo - ha proseguito Stefano Pioli in sala stampa - ancora superato il momento delicato, ma abbiamo fatto la partita che dovevamo fare per spirito, mentalità e determinazione. Non può essere la vittoria di oggi a sistemare tutte le cose...ma certamente con tre punti in tasca le soluzioni si trovano più facilmente!".
E su questo Mr. Pioli siamo tutti d'accordo, però adesso a partire da martedì sera urge una convincente e limpida vittoria in Champions per continuare a sperare... e con la ferma convinzione di cacciare una volta per tutte la stramaledetta maledizione degli infortuni che sembrano maledettamente malcapitare sempre e solo al vecchio Diavolo!! 

Mi permetto di suggerire un metodo un po' empirico e chiaramente antisuperstitivo usato dal compianto imprenditore e Presidente del Pisa Romeo Anconetani negli anni '80 e che consisteva nel far cospargere di sale grosso i bordi del rettangolo di gioco prima di ogni incontro. I risultati furono ottimi e addirittura dopo secoli, si vocifero' in quegli anni tra gli abitanti, che si fosse arrestata anche la perpetua inclinazione della Torre di Pisa! 
Avete visto mai? Dopo tutto tentare non costa nulla... o meglio... solo pochi centesimi per ogni chilo di sale! E allora non resta che provare e continuare a credere nel nostro vecchio, tribolato, ma pur sempre amato Milan! 

Massimo 48