Noah Okafor, il match winner di Udinese-Milan, è un calciatore attaccante 24enne della nazionale elvetica, nasce a Bellingen cantone della Basilea, da padre nigeriano e madre Svizzera ed è in forza al Milan dalla scorsa estate.
Acquistato dal Salisburgo (71 presenze/ 15 reti) per 14 milioni di Euro e la realizzazione dell'altra sera è la sua quarta su14 presenze (con un nutrito partime panchina) in maglia rossonera, anzi, ad essere più precisi, in una mise da trasferta rappresentante un mix di colori carnevaleschi ben lontani da quelli societari ma che pur tuttavia hanno permesso al vecchio Diavolo, condotto da un rivitalizzato Stefano Pioli (alla 100esima vittoria in 166 match disputati) a rivivere una delle più combattute ed accapponanti rimonte della sua lunga storia. Come lui soltanto altri 4 colossi del calcio sono riusciti a raggiungere questo traguardo, ovvero sia Nereo Rocco, Niels Liedholm, Fabio Capello e Carlo Ancelotti. 

Ma la macchia nera di questo avvincente match accade al 33', quando tra gli spalti del Bluenergy Stadium un non ben ancora identificato nugolo di pseudoscriteriati tifosi friulani, forse imbufalito dal vantaggio siglato solo due minuti prima da Loftus Cheek, molesta con le reiterate movenze di un primordiale scimmione circense le spalle dell'estremo difensore Mike Maignan il quale, attirando l'attenzione dell'arbitro Maresca, palesa il suo viscerale disprezzo additando il settore delle incivili, razziste e reiterate offese. 

Il fattaccio, sottolineato dalla ferma volontà del portierone guianese, imporrà, dettato marcatamente dal suo istradamento verso il tunnel degli spogliatoi, il consenso unanime di tutta la squadra rossonera, che per solidarietà lo attornierà, ma per una sola manciata di minuti, quando, dopo un affannoso conciliabolo tra alcuni funzionari friuliani ed il direttore di gara, quest'ultimo fischiera' nuovamente il proseguo delle ostilità. 

Ma come in una fase trance da lettino psichiatrico, l'armata Pioliana subirà al rientro un blackout di una ventina di minuti a cavallo tra primo e secondo tempo, che costeranno l'incasso di due gol da polli! Samardzic al 42' e Thauvin al 62' uccelleranno la nostra inerme difesa ed un Maignan letteralmente ancora sotto choc.
Ma nei dieci minuti finali sarà "Santo Pioli" a estrarre dal cilindro della panchina la coppia vincente: Jovic all'83' e Okafor all'93' porteranno il Diavolo, con un esultante Ibrahimovic in tribuna, a conquistare inaspettatamente i tre punti in classifica ad Udine dove negli ultimi 13 anni con altrettante gare disputate aveva vinto soltanto 4 volte, perdendone 6 e pareggiandone 3, senza contare la recente vittoria a San Siro nella gara di andata, prima vittoria in campionato per la squadra dei bianconeri di Cioffi, diventata dunque un'autentica bestia nera dei rossoneri. 

Un successo che, se pur partorito in una gara ricordevole per la storia del calcio a causa dell'ennesimo episodio di razzismo, ha portato un letterale booster di autostima in tutto l'ambiente, determinando l'insperata quanto sospetta fattibilità di poter, con l'attuale stato di forma, risalire la classifica senza affanni.
Almeno è questo, dopo la pugnace tenzone combattuta al Friuli, ciò che tutto il popolo tifoso del Diavolo, vuole ardentemente sperare.
... ed il sottoscritto pure... da buon Diavolino, desidera fortemente crederci! 

Massimo 48