Questa storia incomincia un anno fa tra le mura della casa di un Damiano qualsiasi, che decise di scrivere i suoi primi articoli su VivoPerLei, una sezione di calciomercato.com dove chiunque si può registrare per pubblicare i propri brani.
Sempre tifando Milan, da allora io ho attraversato un paio di mari orientali nuotando a stile libero, ho scoperto un antico tesoro d'un arcaico sovrano di Timbuktu, ho vagato per i campi del Tennessee, ho raccolto la Rosa del Deserto sul ciglio d'un precipizio di El Djouf. E poi, ho anche raggiunto il traguardo più importante: ho trionfato nel Trofeo Sprint indetto da VivoPerLei. Mi è stata affidata, per premio, un'intervista con il mitico direttore Stefano Agresti, abbiamo toccato i temi calcistici più attuali.
Di seguito, le mie domande al direttore:


Sicuramente le hanno già domandato tantissime volte in questi giorni della Nazionale. Pochi mesi fa, l'Italia vinceva l'Europeo e tutti gli italiani salivano sul carro, pareva il cocchio del sole. Adesso, sembra essersi inceppato qualcosa. I nostri giocatori, dopo l'Europeo, non sono andati ad aumentare il loro valore: pensiamo a giocatori come Donnarumma, Jorginho o Insigne. Ad esempio il Portogallo, vincendo gli Europei, trovò enormi plusvalenze in giocatori come come Renato Sanches o Joao Mario. Ecco, c'è già un fallimento, dopo l'Europeo e prima degli spareggi ai Mondiali?  
Sai, Donnarumma comunque era svincolato e durante l'europeo si è trasferito in uno dei club più ricchi del mondo. Noi non abbiamo messo in evidenza delle stelle straordinarie, abbiamo vinto l'Europeo grazie alla squadra e grazie al gioco. Forse l'unico fuoriclasse della nostra squadra è stato Donnarumma. Certo, non poteva aspirare a qualcosa di meglio del Paris Saint-Germain, anche per lo stipendio percepito. Gi altri sono ottimi calciatori, ma ad esempio con Bonucci e Chiellini siamo troppo avanti con gli anni per essere degli "uomini di mercato", oppure Immobile all'Europeo non ha entusiasmato. Ecco, un calciatore che si è valorizzato molto durante l'europeo è sicuramente Chiesa, che però è già in un top-club, poi ha subito un grave infortunio. Credo che, alla fine, il motivo fondamentale per cui i nostri calciatori dopo l'Europeo non si sono valorizzati sufficientemente, è il fatto che i nostri sono tanti buoni o ottimi calciatori.  

Invece, passando all''argomento-Dybala' molto chiacchierato negli ultimi giorni, già so che lei ha votato con un "8" questo acquisto ipotetico in direzione-Inter. Sulla sponda nerazzurra di Milano, la Joya sarebbe sicuramente un leader tecnico ed aggiungerebbe molto alla rosa. Eppure mi sono domandato: con Sanchez e con Correa che, per caratteristiche, giocano perlopiù sotto la punta. Perché è chiaro che, poi, Sanchez o lo stesso Correa sono giocatori che potrebbero trovare mercato, ma molto difficilmente e per ragioni differenti. Invece Dybala, giocatore che verrebbe pagato 10 milioni circa per l'ingaggio, bonus inclusi, non è che si possa far rimanere in panchina. Certamente Lautaro non sta vivendo il suo miglior periodo in carriera, ma davvero Dybala "tarantinamente" risolverebbe i problemi dell'Inter?  
Dybala per l'Inter sarebbe un grande acquisto. Penso che lui sia un grande giocatore e, tecnicamente, il migliore nel nostro campionato. Non ne vedo uno migliore di lui, nel momento in cui i grandi campioni sono in altri campionati. Dybala è straordinario per la nostra Serie A. È vero che c'è da vedere sempre come sta, però quando sta bene fa la differenza ed è abbastanza evidente. È chiaro che l'Inter dovrebbe prendere Dybala, rinunciando ad Alexis Sanchez ed avendo la possibilità di rompere il contratto di questo pagando una penale. E Dybala, onestamente, è di un'altra categoria rispetto ad Alexis Sanchez che è stato un grande calciatore ma che, ad oggi, è avanti con gli anni e ne risente. Io credo che una coppia Dybala-Lautaro, con il secondo finalmente in condizione, potrebbe essere una grande coppia. E secondo me l'Inter, con Dybala, potrebbe compiere un ulteriore salto di qualità.

Ma, allora, sarebbe compatibile una coppia Dybala-Lautaro, senza un centravanti di statura come Dzeko?  
Io penso di sì. Nell'Argentina Lautaro gioca titolare in un 4-2-3-1 e fa la punta unica. Io credo che lui sia una punta centrale. Con Lukaku, magari, si muoveva in modo differente, però io credo che sia una punta centrale e che lo possa fare. Certo, non ha la struttura e non ha i centimetri, però non si dovrebbe per forza giocare così: la Juventus ha vinto con Tevez centravanti, non soltanto con Mandzukic o Higuain. Si può giocare anche con una punta che non è "un gigante". Lo è meno Dzeko un centravanti, perché viene fuori, prende palla e la gioca, va in profondità o libera spazio in area di rigore. Ecco, Lautaro per me è un centravanti. Quindi Dybala- Lautaro sarebbe una coppia eccellente e, dal punto di vista tecnico, io penso che parlerebbero un linguaggio da potersi intendere.  

Certo, poi Dybala non è mai stato un trequartista puro ma più una seconda punta che gioca centrale. Personalmente, il ruolo del trequartista mi sta particolarmente a cuore, quello del "vecchio" numero 10. A proposito, ci sono giocatori che sono stati spostati nel nostro campionato: troviamo Luis Alberto che sarebbe un numero 10, ora è un mezzala decentrata, o anche Calhanoglu. In ambito internazionale c'è Bruno Fernandes che sopravvive nella posizione di trequartista. Credo che anche De Bruyne, probabilmente, trenta anni fa sarebbe venuto più centrale dentro al campo, mentre ora è più laterale. Oppure Modrić, che non un trequartista, probabilmente trent' fa sarebbe stato posizionato più avanzato e centrale. Il ruolo in questione sta cambiando, ed ecco che il Milan questo problema lo sta trovando: costruire centralmente nella zona offensiva del campo. Non è che Brahim Diaz nell' ultimo periodo stia brillando, certamente la sua versione migliore aumenterebbe il livello della manovra del Milan. Questo trequartista servirebbe davvero oppure è una visione un po' anacronistica? Al Milan servirebbe un trequartista capace di aprire tutte le porte, un "Platini"?
Si può giocare in tanti modi. Ora dicono dell'Inter che senza Brozovic non possa giocare, io invece credo che possano disporsi anche senza un regista o un trequartista. Per me, però, per il Milan il trequartista è fondamentale. Il Milan con il centravanti procede con soluzioni d'emergenza oppure, come giustamente dicevi, Diaz ha cominciato bene le primissime partite ed ora sta deludendo. A mio avviso Brahim Diaz è un calciatore un po' leggero, non leggero fisicamente ma dal punto di vista dello spessore tecnico, per essere il trequartista di una grande squadra come il Milan. Credo che Calhanoglu fosse l' uomo giusto, hai fatto un nome che secondo me è ideale per il Milan, cioè Luis Alberto. Sarebbe perfetto, e certamente il Milan avrebbe bisogno di un trequartista lì dietro. Perché va bene giocare anche con Kessiè per dare maggiore solidità al centrocampo, oppure con Krunić. Va bene far giocare qualche partita a Brahim Diaz che, magari entrando nella parte finale della gara, incide anche di più. Però, nel 4-2-3-1 il trequartista deve essere quello che fa la differenza e che ti dà equilibrio, come Zielinski nel Napoli quando è in forma. Lui non è un trequartista, come magari hai citato Platini, chiaramente il paragone è un po' forte... è un calciatore che può fare anche il centrocampista con corsa, qualità, tecnica di tiro. Così deve essere un centrocampista o un trequartista. Secondo me, per il Milan il trequartista è fondamentale se si vuole continuare a giocare in questa maniera, ma non vedo perché si dovrebbe cambiare, essendo arrivati in vetta alla classifica.  

Da milanista anche io acconsentirei sicuramente per Luis Alberto!
Sempre in tema-Milan... c'è molta curiosità, c'è gente che si sente molto curiosa perché sogna giocatori di alto calibro per rimpiazzare Kessiè. Pensando proprio alla figura dell'ivoriano che partirà per Barcellona, mai i milanisti lo avrebbero voluto all'Inter e nemmeno alla Juventus, dove è risaputo che si cercano dei nomi per il centrocampo. Eppure è "strano" che proprio il Barcellona riesca a comprare Kessié e molti altri giocatori, soffrendo per i problemi economici. Quel Barcellona che toglie Messi perché occuperebbe tanto a livello di budget, ma i soldi li spende per acquistare Ferran Torres, Aubameyang, poi Adama Traore o anche Eric Garcia, ed
 ora dovrebbe comprare anche Kessiè. Il Milan di settembre, che era anche più intenzionato a rinnovare Kessiè, sarebbe stato disposto ad offrire 6 o forse 7 milioni di euro, forse. Ora però, fondamentalmente, quel Barcellona si compra Kessiè perché riesce ad offrire 7 milioni di euro, ed il Milan no. Proprio "il Barcellona dei debiti". Come può accadere questo?
Sai, il Barcellona ed i club spagnoli hanno un budget da rispettare dal punto di vista degli ingaggi, e non possono sforare. Questo è il motivo per cui il Barcellona ha dovuto rinunciare a Messi, che se ne è andato perché il suo ingaggio non permetteva al Barcellona di rientrare nei parametri stabiliti dalla Liga, dove presiede Tebas che è legato anche a molti presidenti del calcio italiano. Quindi possiamo dire che il Barcellona quel parametro lo deve rispettare e che l'anno scorso l'ha fatto. Se inserisce Kessiè nel suo organico è perché evidentemente pensa di tagliare qualcuno che guadagna molti soldi, e a quel è chiaro che il risparmio ci sarebbe e che si potrebbe inserire Kessiè. Io credo che la scelta di Kessiè di lasciare il Milan sia una scelta in qualche modo economica, ma non solo economica. E comunque, il Milan alle cifre di cui parliamo non è mai arrivato. Il Milan ha capito o comunque ha ormai accettato che, quando un calciatore arriva a richiedere certe cifre, non può rimanere a Milanello. È successo con Donnarumma, succederà a Calhanoglu, è successo con Kessiè, succederà con Romagnoli che guadagna quasi 6 milioni di euro e gliene sono stati offerti meno della metà. Questa è la linea del Milan ed è una linea anche comprensibile: "perché devo andare a rischiare dal punto di vista finanziario, se posso non farlo, per legarmi ad un un giocatore che incide così tanto sul mio bilancio?" Io credo che le scelte del Milan siano comprensibili, assolutamente. Per questo motivo, poi, Kessiè se ne va.  

E passiamo all'ultima domanda: nel campionato di Serie A ci sono diverse squadre che ora rischiano di sciupare quanto hanno acquisito durante il corso della stagione: può essere frustrante aver giocato bene, aver meritato, aver accumulato punti e poi perderli nelle ultime gare. Quale big rischia di sciupare di più da qui alla fine del campionato? E poi, chiedo anche quale potrebbe essere il giocatore che, da qui al termine della stagione, potrebbe brillare di più e potrebbe veramente essere determinante non per lo scudetto, ma comunque per i piani della classifica. Quindi, quale sarebbe il calciatore che potrebbe avere un maggiore impatto nelle ultime 8 gare?
Allora, in questo momento rischia molto l'Inter perché ha fatto 7 punti in 7 partite e sono pochissimi per una squadra che vuole vincere lo scudetto, in un momento in cui c'è un grande sprint, dove partecipano almeno tre squadre. Quindi credo che rischi molto l'Inter perché i risultati negativi verrebbero vissuti come una grande e clamorosa delusione, anche per quanto riguarda l'allenatore. Poi, quello che può succedere da qui alla fine del campionato è impossibile da sapere. Certo, se io osservo la classifica vedo che l'Inter è, tra ambizioni e risultati, quella un po' più in difficoltà. Per il resto della squadre di vertice, francamente, è chiaro che l'Atalanta rischi moltissimo di rimanere fuori dalla Champions. E questa sarebbe una notizia, considerato quello che ha fatto l'Atalanta nell'ultimo periodo e negli ultimi anni. La Lazio o la Roma rischiano di rimanere fuori dalle coppe, quindi anche quello è un elemento da tenere in considerazione. Quindi, credo che rischi soprattutto l'Inter. E per quanto riguarda il giocatore che può incidere di più in questa parte finale del campionato, che mi stavi chiedendo... è abbastanza complicato quello. Io ti dico che, se il Napoli riuscirà a venir fuori bene dalla gara da Bergamo, che è quella della ripresa del campionato, io dico "attenzione a Osimhen" che a Bergamo sarà squalificato, ma che poi può essere veramente il calciatore che fa la differenza.  

 

Giunto alla chiusura, termino con i ringraziamenti. Mi perdonerà il direttore Agresti se ho calcato la mia parte in grassetto e la sua no, ma ho visto che si usa così. Proprio il direttore è stato davvero disponibile, sia nell'organizzazione che nell'intervista. E poi, sono davvero riconoscente per le opportunità offerte da VxL e da tutta la redazione, in particolar modo dalla gentilissima caporedattrice Jea Bercigli. Dunque, a presto!  

Damiano Fallerini


​E noi della Redazione ringraziamo di cuore questo fantastico giovane blogger, orgoglio della community: il suo entusiasmo per aver vinto il Trofeo Sprint (ovvero colui che ha scritto più articoli con la media più alta) ha contagiato anche noi e il direttore Agresti, felicissimo di potersi confrontare con lui... 
Applausi da tutti noi caro Damiano, bravissimo!!