Inutile dire che ci vorranno decenni prima che un'altra squadra metta a segno un colpo come quello messo a segno dalla Juventus. Ingaggiare quello che è a tutti gli effetti il giocatore migliore al mondo, sfilandolo dalla squadra più titolata (e ricca) al mondo ha davvero dell'incredibile. Dunque giù il cappello di fronte ad una società italiana capace di fare questo. Detto questo non sono certo però che, Juventus a parte, a beneficiarne sarà il calcio italiano. O almeno che avremo solo benefici. L'esempio che mi viene alla mente è quello di Neymar, atterrato in Ligue 1 come un UFO, lontano anni luce per ingaggi ed atteggiamenti da quel calcio e dai suoi compagni di squadra e tale rimasto. Certo la la professionalità di Neymar non è paragonabile minimante a quella di Cristiano, della cui maniacalità nel lavoro si sa davvero tutto. Cionoostante, per quanto fortissimi entrambi rimangono parte di una squadra composta da altri 10 e da soli, come sta mostrando il mondiale non si va da nessuna parte. Ho letto infatti paragoni con altri sport, del tutto sbagliati. Il calcio rimane uno sport dove la squadra pesa davvero tanto nel conseguimento di un titolo. Togli Le Bron da Cleeveland e difficilmente li rivedi ai Playoff, mentre se togli CR7 al Real cambia, ma non così tanto. Certo ci saranno più persone allo stadio, le sue partite varranno di più sul mercato della pubblicità etc. Tutto questo ok, ma come gestire un tale investimento nello spogliatoio? Ancora una volta il caso di O'Ney insegna che un conto sono le parole e un altro i fatti e uno che viene pagato 20 milioni l'anno si ritiene anche in proporzione superiore. Questo per non parlare degli avversari. Insomma sicuramente siamo di fronte ad un "crack" che come tale rivoluziona il mercato. Ora la palla però passa proprio al mercato, che dovrà dimostrare di saper reggere questi numeri per non collassare