I fatti: il Milan è stato ceduto da Berlusconi ad un signore di nome Young Lì, che per farlo ha ottenuto un prestito da Elliot un fondo americano, che è intervenuto non appena la proprietà non è riuscita a far fronte alle esigenze finanziarie.
Risultato: ora la squadra si trova nelle mani del proprietario del fondo che ha dichiarato di voler rifinanziare la società, rinforzare la squadra fino a riportarla in alto.
Qualora tuttavia non volesse proseguire ci sono altri due investitori, con altrettanta capacità di spesa, pronti ad acquistare la società qualora fosse in vendita.
Si tratta della miglior situazione possibile? Ovviamente no. Ovviamente sarebbe stato meglio un quadro più definito, con un presidente appassionato... detto ciò siamo ben lontani da quel baratro che tanti dipingono.
Una società nel caos, giocatori con le valigie e nemmeno i soldi per comprare un caffè. Per non parlare di tutti coloro che si ostinano a parlare di gestione fallimentare di Fassone e Mirabelli, colpevoli di aver "dissipato" oltre 200 milioni in acquisti scriteriati.
Ebbene a questi sapientoni del giorno dopo, rispondono ancor una volta i fatti: ovvero qualificazione all'Europa Legue, finale di Coppa Italia e Supercoppa di Lega, che non saranno certo come vincere la Champions, ma non sono nemmeno da buttare.
Per altro in EL ci sarebbe andata anche l'Inter, che ha giocato meno partite, se la Lazio non avesse buttato tutto negli ultimi minuti, dell'ultima partita.
La stessa Juventus che in Italia non ha confronti è uscita dalla Champions, giocando una bella partita al ritorno, ma prendendole anche all'andata.

Insomma, io più che rosso di vergogna sono nero di rabbia, nei confronti di tutto questo attacco al Milan e soprattutto ai suoi tifosi. Verso cui non c'è il minimo rispetto. Chissà che poi, alla fine dei conti a ridere non saremmo proprio noi!