Il titolo di questa pezzo vuole ricondurre i nostri giovani tifosi a poter rivivere le vibranti emozioni di una storica partita del campionato di Serie A che il sottoscritto, passeggiando sulla sponda del laghetto di Villa Borghese con la fidanzata a braccetto e la radiolina a transistor sintonizzata su "Tutto il calcio minuto per minuto" stava ascoltando.
Sto parlando dell'unica partita del campionato terminata, da tempo immemorabile, con 12 reti all'attivo, ovvero sia di un Milan-Atalanta il cui risultato finale fu semplicemente da pallottoliere, rimarcando un'autentica abbuffata per i Rossoneri ed un sonoro salasso per gli Orobici.
La gara, terza del girone di andata, fu giocata a San Siro il 15 ottobre 1972 e terminò 9 a 3 per il nostro Milan.

La squadra campione uscente era la Juventus di Gianpiero Boniperti ed anche in quella nuova stagione riuscirà a bissare il successo davanti all'indomito Milan di Nereo Rocco, secondo a fine campionato con un solo punto di ritardo. Ma sarà un inizio all’insegna dell'equilibrio se si pensa che dopo due giornate nessuna squadra era a punteggio pieno. Il Milan era reduce della vittoria con il Palermo per 4-0 e di un pareggio a reti inviolate con la Ternana. Mentre l'Atalanta di Corsini, che a fine stagione retrocederà assieme a Palermo e Ternana, avrà a difesa della sua porta il 32ne Pietro Pianta, fieramente vantante un clean sheet da ben sette turni! 
Ebbene, in un clima così soporifero, nessuno avrebbe mai osato pensare sugli spalti di San Siro che si sarebbe scatenata, in poco più di un'ora e mezza, in un cielo sereno, timidamente autunnale... una vera e propria grandinata!... Una autentica scorpacciata di gol!!
L'approccio alla gara sarà subito mal interpretato da parte dell'Atalanta, che difetterà nell'impostazione tattica a centro campo sacrificando uno spento Carelli alla guardia di Rivera e così ne scaturirà un indescrivibile guazzabuglio che finirà praticamente per far giocare sul velluto proprio colui che s’intendeva neutralizzare, vale a dire il  "golden boy" Gianni Rivera, decisamente in una giornata di grande spolvero! 
Ed ogni qualvolta che i Nerazzurri perdevano palla a centrocampo immediatamente il nostro futuro Pallone d'Oro innescava l'azione di un possibile gol (realizzerà una doppietta). A questo si aggiungevano poi altre manchevolezze di singoli difensori quali Vianello, sempre inutile il suo duello con Pierino Prati perdendolo quasi regolarmente (realizzerà una tripletta) a Maggioni ubriacato dai funambolismi di Luciano Chiarugi (assieme all'arcigno Romeo Benetti realizzatori di un gol a testa) e infine il pur volenteroso Divina, letteralmente mandato a spasso dai tocchi calibrati del sapiente Alberto Bigon (anche lui autore di una doppietta). 

Ma nella ripresa si assisterà al dramma del portiere Pianta che non subiva goal da sette partite… e proprio dopo il settimo dispiacere l'allenatore Corsini, vistolo in preda ad una crisi di pianto, deciderà di sostituirlo con Marcello Grassi, che proseguirà ad assistere inerme al divertimento dello scalmanato attacco Rossonero.
Gli Orobici tireranno un sospiro di sollievo al triplice fischio del Sig. Giunti, ironia della sorte, la loro disfatta per 9 reti a 3 equivarrà numericamente ai loro corner battuti esattamente con un altro 9 a 3 e per rimanere in questo curioso giochino della «regola del nove», tutti i quotidiani sportivi scriveranno al lunedì mattina che nonostante l'Atalanta si fosse praticamente difesa con 9 uomini avrebbe capitolato con il pesante passivo di 9 reti, una per difensore eccezion fatta per le ali dei Nerazzurri Vernacchia e Ghio.

Questa la breve sintesi di una delle partite numericamente più copiosa in termini gol giocata dal nostro Milan, e guarda caso duellata contro l'Atalanta, la prossima rivale nella penultima gara dell'attuale campionato.
Sicuramente, dopo aver letto questa storia, vorremmo riviverne palpitazioni e gioie... ma quella squadra, allora allenata da Corsini, era molto diversa per qualità e quantità da quella attuale governata da Gasperini. Anche nella scorsa stagione nell'ultima di campionato il Milan affrontò l'Atalanta a Bergamo superandola con una doppietta di penalty freddamente realizzati da Frank Kessie... e lo stesso ivoriano, ormai involuto da mesi per via di un suo già deciso divorzio dalla squadra rossonera, potrebbe essere ancora una volta, prima del suo addio, il fattivo artefice delle sorti di questo agognato scudetto, posto ovviamente che si espugni, ed è tassativo, nella battaglia finale anche il campo del Mapei Stadium di Reggio Emilia!
Sicuramente con l'acquolina in bocca del ricordo di quel mitico 9 a 3... datato mezzo secolo fa... beh!!!... Direi che l'appetito vien mangiando!! E di fame arretrata... il nostro Milan ne ha... e di ben donde!!!

Un caro abbraccio
Massimo 48