Analizziamo i dati della Roma
Classifica di Serie A che non sorride alla squadra guidata da Mourinho, 7° posto con 26 punti e un distacco di soli 2 punti dal tanto ambito quarto posto che varrebbe a dire un ingresso in Champions League, tutto però resta ancora aperto.
Tra le pretendenti ad un posto in classifica che varrebbe l’accesso nell’Europa che conta la Roma ha la differenza reti più bassa, con un solo +4. Troppo poco in confronto alle altre squadre, solo 17 gol fatti e 13 subiti, statistiche che evidenziano una solidità difensiva ritrovata, ad eccezione di qualche sbavatura, ma un attacco che sta facendo veramente poco. La maggior parte dei gol realizzati sono arrivati direttamente da calci piazzati, come i 2 su rigore, segno di una manovra non brillante e soprattutto poco incisiva e non concreta.

Prendiamo poi in considerazione la statistica dei tiri in porta, la Roma viaggia su una media di 5 tiri in porta a partita, un numero discreto che potrebbe essere sicuramente migliorato, ma dati alla mano, con una media realizzativa di circa 1 gol a partita, prima di mettere la palla in rete la squadra capitolina dovrebbe tirare almeno 4 volte nello specchio avversario. Un dato veramente esagerato e su cui lavorare duramente.
I 17 gol poi sono arrivati per 5 volte da Dybala, per altro spesso assente, fattore che evidenzia il ruolo fondamentale del giocatore nella squadra, seguito dai soli 3 gol per Abraham, veramente troppo pochi per un attaccante del suo livello, e infine 3 gol di Smalling, un difensore centrale con grandissimo senso del gol. Le restanti reti messe a segno appartengono ognuna ad un singolo giocatore.

Analizzando i risultati, arrivati ad oggi, i giallorossi hanno collezionato 8 vittorie 2 pareggi e 4 sconfitte, un risultato sicuramente non esaltante ma che lascia con l’amaro in bocca se si pensa ai punti persi con il Sassuolo. Ha però trovato la sconfitta solamente contro Lazio, Napoli, Atalanta e Udinese, e senza considerare la prima con i friulani, le sconfitte sono arrivate tutte per 1 a 0.
Prendendo in considerazione tutti questi dati possiamo affermare che la Roma ha necessariamente bisogno di  una manovra offensiva migliore e più organizzata, sicuramente maggiormente concreta e funzionale al tipo di gioco, la squadra potrebbe fare quello step in più che le permetterebbe di aumentare la media realizzativa e soprattutto ottenere più punti in classifica, sempre considerando una continuità di rendimento di un'ottima retroguardia fino a questo momento.
Tutto dipende però anche dall’atteggiamento degli uomini di Mourinho, gli attaccanti dovrebbero aumentare la loro foga e fame di gol e migliorare il loro rapporto con la rete.

Le pagelle
Una volta fatto il punto della situazione, possiamo dare una valutazione approssimativa ai calciatori protagonisti, chiamati in causa più volte per queste 14 partite.
Rui Patricio 6,5: portiere di esperienza, sicuro e con carattere, fornisce sicurezza con le sue parate ad eccezione di qualche sbavatura.
Smalling 7-: non un 7 pieno per uno dei migliori in queste 14 partite, solidità difensiva, attenzione, gol e tanta intelligenza creano un connubio quasi perfetto. Peccato per qualche errore di valutazione che compromette il suo voto.
Ibanez 7-: stesso discorso per Roger, un difensore veramente rivoluzionato rispetto alle scorse stagioni, veloce, intelligente negli anticipi e sempre pulito nelle entrate. Pecca di presunzione con un dribbling in area di rigore che vale un derby e una sconfitta contro la Lazio.
Mancini 6,5: migliore sicuramente è il suo rendimento rispetto alla passata stagione, contrasti meno irruenti e più ragionati, lo portano anche a ricevere meno cartellini gialli che sono stati un vero problema in passato.
Spinazzola 5: tanti errori frutto anche di una condizione fisica non ancora ritrovata. Ha sempre abituato ad altre prestazioni e le aspettative su di lui sono alte.
Zalewski 5,5: impreciso, scelte sbagliate e qualche errore di troppo. Non deve adagiarsi su quanto fatto di buono la scorsa stagione.
Karsdorp 6: nonostante il clima creatosi attorno al calciatore tra gli esterni è l’unico che ha fornito un minimo di dinamicità in più alla squadra. Anche lui però colpevole di errori.
Celik 6: gioca poco, ma lo fa rimanendo su una striminzita sufficienza, senza cercare di migliorare.
Cristante 5,5: grande sacrificio e attaccamento alla squadra, ma lento e macchinoso per la manovra, fa perdere tempi importanti di gioco.
Matic 5,5: giocatore di esperienza che non si è calato ancora perfettamente nella manovra giallorossa. Forma un centrocampo con un giocatore molto simile a lui, serve maggiore spinta.
Camara 6: giovane entrato in punta di piedi che sta guadagnando il suo posto con corsa, voglia e caparbietà. Fornisce dinamicità e appoggi importanti per gli scarichi in mezzo al campo. Da migliorare sicuramente tattica e tecnica ma ha ancora molta strada davanti.
Pellegrini 5,5: ci si aspetta di più dal capitano e da uno dei protagonisti della passata stagione. Quest’anno sembra non trovare la sua posizione in campo e alterna belle giocate ad errori banali.
Dybala 7,5: cosa dire ad un giocatore del genere, trascinatore e uomo chiave quando in condizione. Purtroppo fermato spesso dai continui problemi fisici.
Zaniolo 6,5: tanta voglia di fare, un talento che se in condizione può spaccare le partite in due, pecca però di esuberanza e tante scelte sbagliate nella conclusione dell’azione.
El Sharaawy 6: quando schierato risponde sempre presente e lo fa con buone prestazioni che gli valgono la sufficienza.
Belotti 4,5: il gallo ancora non canta, brutte partite e 0 gol in campionato. Tantissima voglia di fare ma poca concretezza e lucidità
Abraham 4,5: momento veramente no per la punta giallorossa, solamente 3 gol in 14 partite, una media veramente bassissima che viene completata da prestazioni di basso livello, con tanti errori tecnici che non gli appartengono per caratteristiche.
Volpato e Bove s.v.: giovani ancora da vedere e valutare, mostrano però grandi doti e ottime prospettive future.
Mourinho 5: accusato di non dare gioco alla Roma, sfrutta le poche armi a sua disposizione e cerca di raggiungere i migliori risultati possibili puntando molto sul reparto difensivo. C'è bisogno di nuove idee e una quadra ottimale per la squadra.

Lasciati fuori dal giudizio ci sono alcuni giocatori che hanno avuto poco minutaggio, servono sempre tempo e soprattutto maggiori partite per dare un vero voto.
Una prima parte di stagione molto rocambolesca, staremo a vedere se la Roma avrà una reazione nell’ultima partita contro il Torino prima della sosta e soprattutto sarà curioso vedere il nuovo assetto dei giallorossi a gennaio post Mondiale.
Un Dybala e uno Wijnaldum in più possono fare davvero la differenza?