Nella tredicesima di campionato va in scena il derby di Roma, una partita tanto sentita nella capitale che ha però un’importanza sostanziale in chiave Champions.
Si affrontano infatti la terza e la quarta della classe (prima di questa giornata) con i giallorossi che hanno la possibilità di allungare e volare al terzo posto di questa Serie A che vede ormai il Napoli in fuga solitaria per il titolo.
Il clima di Roma è dei migliori, così come l’ambiente dello stadio Olimpico. Il tifo delle due curve non ha risparmiato emozioni, con un grandissimo colpo d’occhio all’ingresso in campo delle due formazioni grazie anche allo spettacolo pirotecnico ed il gioco di colori offerti dalla proprietà americana della Roma.

La cronaca del match

La squadra di casa parte forte nei primi minuti, illudendo di poter incanalare la partita sui binari giusti.
Si tratta però di un fuoco di paglia dei primi minuti, al 2’ una conclusione debole di Abraham viene facilmente bloccata tra le braccia del portiere della Lazio Provedel, al 5’ ci riprova Zaniolo, il più ispirato in casa Roma, che dopo una combinazione con Pellegrini calcia forte al lato dello specchio difeso dalla squadra ospite.
Mancini conferma la sua imprecisione tattica e imprudenza negli interventi, colleziona un giallo molto pesante dopo appena 8 minuti, condizionando infatti la sua partita e comportando poi la sua sostituzione alla fine del primo tempo.
L’unica emozione vera arriva al minuto 29, con una gravissima sbavatura difensiva di Ibanez che tenta un dribbling azzardato regalando di fatto la palla all’attacco di Pedro che riesce poi a servire Felipe Anderson mandato a tu per tu con Rui Patricio, il brasiliano della Lazio non può sbagliare un gol praticamente già fatto, è 1  a 0.
La Roma tenta una reazione immediata con uno Zaniolo, che al 34’ prende in pieno la traversa con un tiro deviato dalla difesa biancoazzurra. Il 22 giallorosso tenta più volte di caricarsi sulle spalle la formazione di casa, ma non riesce nel suo intento, tanta foga ma poca precisione per il talento giallorosso.
Da qui in poi la partita poi prende una piega definitiva, finisce un primo tempo senza gioco e senza spunti personali caratterizzato solo da qualche tentativo sparso.

Nel secondo tempo Mourinho tenta un nuovo approccio strategico e usa le carte El Shaarawy e Volpato, giovane talento 2003. I due forniscono maggiore dinamismo ad una Roma spenta e senza idee, non riuscendo però a ribaltare l’andamento del match.
Un secondo tempo bloccato con la Lazio in attesa di una Roma che però non riesce a prendere le redini del gioco e non si rende mai pericolosa.
Pochi scambi, tanti scontri e duelli che portano alla fine della partita al 100’ minuto di gioco.
Sarri
riesce nel suo intento, si adegua al gioco della Roma portando avanti una partita di attesa e gestione, senza i suoi titolari Milinkovic Savic e Immobile riesce ad ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, vola terzo in classifica a pari punti con l’Atalanta, staccando di 2 lunghezze Juventus e Roma.

Top

Casale, riesce ad imbrigliare l’attacco della Roma rendendolo praticamente innocuo. Difende in maniera impeccabile l’area di rigore senza far passare nulla.
Felipe Anderson, impossibile non menzionare il giocatore chiave di questa partita, in un ruolo non suo riesce a mettere in difficoltà la retroguardia giallorossa.
Zaniolo, l’unica insidia della squadra giallorossa, tanta voglia di fare non supportata però dalla squadra che lo lascia isolato nella gabbia difensiva biancoceleste.

Flop

Ibanez, il difensore giallorosso dopo un ottimo avvio di campionato, che gli è valso anche la prima presenza in nazionale, cade ancora nei suoi errori di inesperienza, è suo infatti il dribbling sbagliato in area di rigore che regala il gol agli ospiti.
Abraham, la punta giallorossa, che ha portato tante gioie lo scorso anno, continua il suo periodo no. Solo 2 gol in campionato e soprattutto tanti errori e imprecisioni. Non si rende mai veramente pericoloso e non conclude mai verso la porta protetta da Provedel.
Lazzari, inibito dalla spinta di Zalewski conduce una partita non adatta alle sue caratteristiche di gioco che gli valgono un giallo e la diffida.