Terminati nella giornata di ieri i primi due quarti di finale del mondiale in Qatar 2022, le partite hanno visto affrontarsi Croazia-Brasile e Olanda-Argentina. Entrambi i match hanno sottolineato un sostanziale equilibrio presente tra le squadre in questo torneo, non esistono seconde fasce o nazionali da sottovalutare, l’andamento delle partite infatti è stato molto simile ma con esiti differenti.

La partita disputata tra Croazia e Brasile vedeva la Selecao come grande favorita, sia per la vittoria del match che per la coppa finale. Un Brasile però che conduce una partita sottotono, troppo sicuro dei propri mezzi e delle proprie potenzialità, non riesce a sbloccare il match nonostante le molteplici occasioni mai sfruttate.
Nei tempi supplementari la squadra sudamericana passa in vantaggio con una splendida rete di Neymar, ma si lascia poi raggiungere nei minuti finali della seconda ripresa supplementareda un fortunoso gol di Petković che porterà agli inevitabili calci di rigore.
La sfida, quindi, termina con uno scontro dagli 11 metri dove la Croazia trionfa per 4 a 2. Da sottolineare la prestazione del portiere Livakovic, una garanzia per la porta croata, protagonista sia nel match con importanti interventi, ma soprattutto nei calci di rigori, dove dimostra una vera e poropria dote innata, riuscendo a sfruttare le sue caratteristiche migliori che lo portano a neutralizzare il primo rigore brasiliano calciato da Rodrygo.
Lo stesso portiere si era reso protagonista anche nella sfida che ha visto protagonista la sua nazionale negli ottavi di finale, anche quest’ultima terminata ai calci di rigore dove anche in  questo caso Livakovic ha brillato, riuscendo a neutralizzare 3 rigori della formazione giapponese.

Il secondo quarto di finale disputato venerdì 9 dicembre ha visto come protagonista una delle nazionali favorite al titolo, l’Argentina di Leo Messi, che ha affrontato un’inedita Olanda preparata in maniera perfetta dal mister Van Gaal. La partita si incanala subito a favore della Seleccion, gli argentini infatti riescono a raggiungere un doppio vantaggio grazie alle reti di Molina e Messi. L’Olanda però grazie ad un favoloso subentrato Weghorst ristabilisce la parità del match, con una doppietta che fulmina i sudamericani. I tempi supplementari non cambiano gli equilibri e si arriva quindi per l’ennesima volta ai calci di rigore. 
Anche in questo caso il protagonista è il portiere di una delle due squadre, stavolta è il turno di Emiliano Martinez, che riesce a fermare i primi 2 rigori dell’Olanda e guida la sua nazionale al passaggio del turno.

Livakovic, un eroe inaspettato

Decisivo per l’approdo alle semifinali della sua nazionale, prima di neutralizzare un rigore decisivo è stato protagonista di ben 8 parate durante la partita. Il portiere ha dovuto raccogliere l’eredità di un elemento chiave per la nazionale croata, Subasic, che ha abbandonato la nazionale dopo i mondiali in Russia del 2018. Quello della giornata di ieri è il quarto rigore parato nel corrente mondiale, con questo ha eguagliato il record storico dell’argentino Goycoechea del lontano 1990.
Titolare della Dinamo Zagabria, club nel quale milita dal 2016, si è contraddistinto per le ottime prestazioni che gli sono valse un posto da titolare anche in nazionale. Non sarà una sorpresa vedere grandi club interessati al giocatore dopo le prestazioni di questo mondiale.

Emiliano Martinez, è l’ora del riscatto

Approda all’Arsenal nel 2011, milita tra squadra di riserva e giovanili e solo nel 2013 viene inserito nell’organico della prima squadra. Ha però un ruolo ai margini del club collezionando sempre poche presenze, e mandato ogni stagione in prestito fino al 2019. Reading, Getafe, Wolves e tanti altri club,  la svolta alla sua carriera viene data dal trasferimento a titolo definitivo nel 2020 all’Aston Villa, dove colleziona presenze e acquisisce continuità. Grazie alle sue prestazioni nel 2021 viene notato dal CT argentino e conquista un posto da titolare in nazionale, che ora difende nonostante la grande concorrenza, a suon di parate e grandi giocate. Decisiva la sua personalità e le sue capacità tecniche che lo contraddistinguono.

Portieri quindi decisivi per partite che sempre più spesso non si esauriscono nemmeno nei tempi supplementari.
Ancora match da disputare prima della fine di questo torneo: servirà una maggiore preparazione per la lotteria degli 11 metri?
E soprattutto... i portieri saranno un'arma in più?