Il Milan perde nuovamente contro l'Atalanta.
Soltanto un mese fa nella gara di campionato giocata al Gewis Stadium soccombeva alla squadra di Gasperini per tre reti a due, doppietta di Lookman e gol vittoria giunto allo scadere e per giunta con un preziosismo di tacco di Muriel vanificando l'inutile pareggio di pochi minuti prima di un risorto Jovic.
Ma l'altra sera, nonostante un buon primo tempo, la squadra di Stefano Pioli si è vista costretta a salutare, dopo l'eliminazione dalla Champions, anche il secondo obiettivo stagionale, la Coppa Italia 2023-24, un trofeo mancante al Diavolo da ben 21 anni, quando la squadra condotta da Ancelotti si impose nell'allora doppio confronto di finale contro la Roma di Totti nel Maggio 2003 conquistando per la quinta ed ultima volta questo trofeo.
Cala dunque mestamente il sipario al Meazza, nonostante la bella rete del vantaggio rossonero ottenuta nei minuti finali del primo tempo grazie ad una doppia e perfetta combinazione Theo-Leao, ma raggelata dopo soli due minuti dalla millimetrica imbeccata di De Roon a beneficio dell'autentico mattatore del match il 26ne centrocampista olandese Teun Koopmeiners. 

Nel secondo tempo, l'equipe nerazzurra offrirà una maggiore spinta alla ricerca del gol vincente, che otterrà a causa di un fallo ingenuo e discutibile operato in area di rigore dal giovanissimo Jimenez e dagli undici metri sarà ancora Koopmeiners ad incaricarsi della trasformazione portando così in semifinale l'Atalanta, che dovrà contendersi l'ambito accesso alla finale scontrandosi con la Fiorentina reduce della vittoria ottenuta ai calci di rigore contro un tenace Bologna.
Dopo il penalty subito seguirà un nutrito pressing operato dai giovani ragazzi della "Via Piol", ma i sempre più risolutivi interventi della retroguardia orobica scongiureranno il goal del pari al Diavolo, anche se nelle ultime frazioni di gioco Jovic, effettuando un colpo di testa, vedrà il pallone cogliere la deviazione di gomito da parte di Holm, ma dopo un check al VAR il discusso direttore di gara Marco Di Bello sentenziera' in un tocco non falloso quello del numero 3 atalantino.

Triste serata per i 64.036 spettatori infreddoliti accorsi a San Siro per sperare nel vedere il Diavolo superare la Dea e poter duellare in semifinale contro la Viola, invece, nonostante il gol perla di Rafa, si ritrovano una volta ancora a doversi ricredere riflettendo mestamente su languidi tormenti, infiniti acciacchi e cervellotiche paturnie correlate alle vicende di calcio mercato, fatto e da fare, della propria squadra ormai tesa alla vana ricerca di una palpabile e definitiva continuità di risultati. 

Pioli in o Pioli out?
Sicuramente ora, dopo l'ennesima debacle, si scatenerà un plebiscito in merito e chi mai potrà risolverlo tra dirigenti americani, italiani oppure il nuovo consulente scandinavo? Non è dato saperlo al semplice e sofferente tifoso rossonero. Una sola cosa è certa e positiva dopo la visione del match di ieri sera: l'abbagliante lampo col quale Theo Hernandez e Rafa Leao hanno confezionato il gol del vantaggio, che poi è stato, purtroppo per noi, sapientemente ribaltato dalla squadra di Gasperini. È un po' come osservare un'ardente fiamma improvvisamente accesasi in un bel camino... e poi, dopo una breve sosta per un semplice caffè, trovarla spenta.... in un mare di cenere!                               Ma quella coppia di giocatori è nata quasi inconsciamente ed attualmente forma una delle coppie di fascia sinistra più forti in circolazione ed è ancora targata fondo americano Elliott prima e Red Bird dopo ed ambedue scoperti da quelle due volpi, fatte fuori anzitempo, di Boban e Maldini.... ed i vecchi amori, specie se i nuovi risultino peggiori, non si scordano mai... e spero di non sbagliarmi! 

Massimo 48