Nonostante l'inarrestabile elenco di infortuni accompagnato dall'altalenante ritmo tipico delle montagne russe, i rossoneri del sempre più graticolato Stefano Pioli raggiungono il giro di boa del campionato con un punto in più rispetto al precedente e collezionando, nelle ultime sette gare disputate, il medesimo punteggio (16) dei rivali e campioni d'inverno cugini nerazzurri.

 Il Milan scende in campo al cospetto di un Castellani in sold-out intriso da una incessante pioggia iniziando la gara (con un raggiante Ibrahimovic in tribuna) nel migliore dei modi come non accadeva da molto tempo alternando ottimo palleggio, tenace possesso palla ed azioni manovrate con repentini cambi di gioco confluenti in fulminee fiondate tra i pali governati da un inarrendevole Caprile. 
Logica conseguenza di questo ben augurante incipit è il gol del vantaggio che si matura dopo soli 11 minuti quando l'ispirato Leao sfugge sulla sinistra ad Ebuehi piazzando un assist al bacio, basso e preciso al millimetro per un inviperito Loftus-Cheek che, con un piatto destro dalla precisione chirurgica, infila l'incolpevole Caprile.
Da quel momento in poi il Diavolo, costruendo probabilmente una corale prestazione tra le migliori del campionato in corso, continuerà ad esprimersi con qualità mantenendo soprattutto quella tranquillità che in altre occasioni si sarebbe trasformata dapprima in una sorta di asmatica ansia da prestazione per poi tragicamente confluire in una disarmante quanto rovinosa sconfitta.

Riesce così a proseguire la gestione del match senza forzare e con assoluta padronanza di gioco trova al 28', con uno sfortunoso tocco di mano alta di Maleh, l'assegnazione di un penalty decretato dal direttore di gara La Penna dopo consulto VAR e trasformato per il meritato raddoppio dall'inossidabile Olivier Giroud, che si porta con 9 reti al secondo posto, assieme a Berardi, nella classifica marcatori.
Non smuove più di tanto il cronico ed ennesimo infortunio, ormai di routine, capitato questa volta ai danni di Florenzi e così i rossoneri raggiungono nell'intervallo gli spogliatoi con il tonico e doppio vantaggio sugli uomini di Andreazzoli. 

Nella ripresa, un Milan dapprima sprecone alternerà la sua dirompente verve in successivi rischiosi momenti di amnesia, ma saranno fortunatamente soltanto mezzi fulmini a ciel sereno, tant'è che Maignan non risulterà mai seriamente impegnato.
Alla fine ci penserà il 19enne ChakaTraoré, alla sua seconda rete (la prima in Coppa Italia) a realizzare nel più classico dei contropiedi ed  imbeccato da una imperiosa galoppata di Pulisic coast to coast fino a servirlo a mestiere al pari di una titolata barberia ed il giovane ivoriano con una glaciale rasoiata di piatto ringrazierà il compagno andando a pescare l'angolino lontano del sempre più esterrefatto Caprile, suggellando di fatto la bella tripletta rossonera maturata al Castellani, assegnando così i primi 3 punti conquistati dal Diavolo dall'ultima vittoria ottenuta in trasferta sul Genoa nel lontano 7 Ottobre scorso. 

Un meritato plauso va attribuito a tutta la squadra, alle corrette scelte di Pioli, con il riproposto innesto della linea giovanile sfatando così la sua ritrosia allo schierla e... last but not least... un grazie ulteriore alla semplice presenza in tribuna di Zlatan Ibrahimovic: il suo  sguardo magnetico è come se fosse un perenne ago della bussola indicante e sempre collimante con la lettera N=Nord..., ma che starebbe anche a significare N=Non perdere mai!
E vorremmo, solennemente tutti in coro, crederci per davvero e possibilmente per sempre!

Massimo 48