Ripartiamo da domenica. Non molte squadre avrebbero saputo fare quello che abbiamo fatto noi, ovvero, tirar fuori gli attributi dopo aver perso malamente l'andata dei playoff di Europa League.

Ripartiamo dal nostro capitano, il Gallo Andrea Belotti, la cui presenza era stata addirittura messa in dubbio dopo che era uscito malconcio dal match di giovedì. Lui ha risposto con una prestazione superlativa, culminata in un gol (anche se andrebbe dato a Zaza ma va bene così), e fatta di falli subiti, sportellate coi difensori e tanto tanto sacrificio.

Parlavamo di Zaza: io ancora non riesco a spiegarmi bene cosa sia successo: questo qua corre, ripiega in difesa e lo fa pure bene. Ma soprattutto segna, eccome se segna, siamo già a 5 quest'anno. E non importa se sia contro lo Shaktyor Soligorsk o il Sassuolo, Simone quest'anno la butta dentro.

A evitare che gli altri facciano lo stesso c'è quello che considero il miglior portiere italiano: un sardo di nome Salvatore Sirigu, che salvatore lo è anche di fatto: già solo col Sassuolo, quando la squadra non c'era più con le gambe, ha deciso di chiudere la saracinesca sventando qualsiasi pallone passasse dalle sue parti. Chiedete a Obiang o Raspadori se avete dubbi.

A fargli compagnia c'è un altro grande: Armando Izzo, che inizia a far veramente paura per quanto è bravo, attento e soprattutto con la faccia da Toro vero.

Chi invece non è grande è Nkoulou, non come difensore, ma come persona: non concepisco davvero come si possa rifiutare di giocare nel momento in cui ti viene dato uno stipendio da capogiro e sei sempre stato un professionista serio e attento. Chissà come andrà a finire.
E non capisco nemmeno le parole al veleno di Cairo contro la Roma, rea di aver contattato il centrale camerunense. Fossi stato Cairo, avrei avuto almeno la certezza che si fossero incontrati.

Ed è in questo clima di tensione dentro e fuori dal campo che ci apprestiamo ad affrontare i lupi inglesi (o portoghesi, non saprei bene). Con un Nkoulou in meno, ma con un ritrovato Bonifazi in più. E a dirla tutta anche il buon Bremer inizia ad essere un giocatore interessante.

È una partita da dentro o fuori, sarà difficile, abbiamo perso l'andata, siamo in trasferta, ma ricordiamoci una cosa: noi siamo il Toro, loro no.