Gli sport sono veramente strani, è risaputo. Ma quanto è successo durante questo weekend di F1 ha dell'incredibile e dello straordinario, oltre che del tragicamente doloroso.

Cerchiamo per un attimo di ripercorrere le scorse 24 ore del pilota monegasco della Ferrari: sabato, cioè ieri, Charles Leclerc conquista la pole position del Gran Premio del Belgio, riportando la Ferrari in pole a Spa Francorchamps dopo 12 anni e diventando il più giovane di sempre ad ottenere la pole position sul circuito belga. In più Vettel conquista la seconda posizione, per una prima fila targata Ferrari.

Ma poi succede quello che non ti aspetti: il tuo amico ed ex compagno di corse Anthoine Hubert ha un terribile incidente durante la gara di Formula 2 e, purtroppo, muore sul colpo.

La maggior parte di noi, dopo una notizia così sconvolgente, probabilmente non sarebbe riuscita a correre un Gran Premio. Ma Charles non fa parte della maggior parte di noi: da professionista qual è, si presenta e decide di applicare l'adesivo "Tonio Rip" sul casco e sulla vettura, come a dire: lui è con me e io correrò per lui.

Inizia la gara e Leclerc dimostra da subito (nonostante un lungo intervento della safety car per l'incidente tra Verstappen e Raikkonen) di avere una marcia in più degli altri, e lo fa fino alla fine, tagliando il traguardo prima di tutti.

Non ditemi che è stata una coincidenza che oggi Charles abbia trionfato per la prima volta in F1, non dopo un weekend e una gara così.

Anthoine, riposa in pace, e Charles, complimenti ancora.