È andata meglio delle volte precedenti... dalle mie parti si dice: consoliamoci pure con l'aglietto!! 
Dopo il poker rimediato dai Biancoazzurri nella gita capitolina e dopo la manita rifilata in pieno volto nella merenda casalinga al cospetto dei Neroverdi, incassare un solo gol e per giunta dal neo campione del mondo Javier Martinez Lautaro è decisamente un notevole progresso in un desertico regresso, sferzato da una perdurante tempesta di sabbia nella quale sta vagando, senza bussola né acqua né viveri, la ex vittoriosa carovana di intraprendenti pionieri capitanata da Stefano Pioli, che solo nove mesi prima, come nelle vesti di Indiana Jones, era riuscito a ricondurre dopo due lustri di anonimato ed un tortuoso camminamento i colori Rossoneri alla ricerca del "tesoro" ed infine alla conquista dell'agognata "Arca perduta!".

"Passare alla difesa a cinque ha creato confusione e cancellato gli ultimi anni di lavoro. Questo è il mio pensiero. È stata inoltre annullata qualsiasi idea di gioco. Quanti tiri in porta ha fatto il Milan nel primo tempo? Zero. È stato un monologo dell’Inter che non ha faticato più di tanto e ha chiuso il primo tempo dominando il campo."

Queste le parole pronunciate dall'ex tecnico del Milan Arrigo Sacchi a La Gazzetta dello sport in merito al derby vinto dall'Inter, sottolineando le prestazioni più che sottotono espresse dalla squadra rossonera che appena nel settembre scorso aveva ribaltato il vantaggio dei cugini (Brozovic) nella stracittadina vinta poi per 3 a 2 con la doppietta di Leao inframezzata dal  gol capolavoro di Olivier Giroud.
Ma i venti del deserto Qatariano hanno maledettamente inaridito le fauci dei transalpini (oltre all'opacità del numero 9, persiste la mancanza degli irresistibili affondi di Theo Hernandez) genuflessi di fronte all'incontrastabile potere dei Gauchos della Pampas che, con la vittoria del Mondiale, ha letteralmente galvanizzato il numero 10 nerazzurro.
Il campione argentino, dopo una palla gol sprecata nei primi minuti del match, non trova difficoltà nel girare con un imperioso stacco di testa in rete un pallone calciato al millimetro su corner di Chalanoglu sul primo palo (non) custodito da Tatarusanu (gol fotocopia di quello del Sassuolo); ma ormai il Diavolo è, dopo la Cremonese, il team più perforato nelle palle inattive e del ritorno di Maignan tra i pali, almeno per la prossima gara, quella di venerdì contro il Torino, ancora non se ne parla. 

"Il Milan non esiste più: una partita orrenda!". Così scrive stamane il Corriere dello Sport. 
È stato un Derby a senso unico, ed ancora un Lautaro risolutivo. La squadra di Inzaghi anche dopo la conquista della Supercoppa a Riyad conferma la supremazia assoluta in gioco e qualità. Sciagurato il cambio di modulo voluto adottare dal pur bravo Stefano Pioli che, forse posseduto da una serata di gelido plenilunio, partorisce la malsana idea di trattenere Rafael Leao in panchina per 55 minuti (anche se circolerebbero voci riguardanti una sorta di punizione per il suo profuso scarso impegno) ed i numeri del tabellino risultano così semplicemente impietosi stanti nel solo primo tempo con uno sterile 26% di possesso palla e zero tiri nello specchio della porta, mentre si dovranno attendere ben 58 minuti per vederne il primo, quasi a voler sussurrare agli infreddoliti tifosi che questa volta la squadra non sarà stravolta da maree di reti ma se la cavera' con un solo misero gol al passivo ...come dire... il compito in classe è stato consegnato, anche se in brutta copia, ma magari si sfanga un misero 5 che assommato ai 38 punti ci possa permettere di superare indenni il secondo "trimestre" e tentare la risalita in classifica onde poter lottare per un posto ... diciamo in Europa.

"Questa volta Pioli non è stato travolto, non ha preso quattro o cinque gol, ma si è visto poco, pochissimo Milan con Zero occasioni e tiri in porta (nell'era Pioliana per rinvenire una simile prestazione bisogna risalire alla gara di due stagioni prima disputata e persa con lo Spezia del neo presidente statunitense Piatek e persa per 2 reti a 0). Dunque una partita orrenda! Il Milan non esiste più, sopraffatto da una crisi involutiva che parrebbe senza soluzioni e senza fine. Mentre l'effetto Qatar avrebbe con estrema semplicità moltiplicato la forza della squadra di Simone Inzaghi, il cui operato, solo un mese prima, sarebbe stato messo in discussione". 
E, sempre sfogliando i tabloid sportivi, spicca l'unanime ed unica sufficienza ottenuta nelle pagelle dei Rossoneri riguardante il tanto discusso Tatarusanu autore di alcuni preziosi interventi su Lautaro e Lukaku.
E se il migliore dei nostri ottiene un 6 pieno, evitandoci l'ennesima goleada, dopo essere stato sulla graticola per 5 mesi, la dice lunga sull'attuale andamento del nostro Diavolo! Tutto il reparto difensivo stenta, arranca e quando va bene se la cava farraginosamente senza più il muro contenitivo e propositivo della scorsa stagione dove giostrava un certo Kessie, purtroppo mai sostituito.
Il mercato estivo non ha dato i frutti pensati, a partire dall'oneroso investimento fatto per il belga Deketelaere, decantato come un diamante puro ma di fatto attualmente del valore di un anonimo zircone. Le voci del recente mercato, che hanno ammaliato come lusinghiere Sirene il nostro gioiello portoghese, avrebbero sortito un effetto deleterio sul suo rendimento, esattamente all'opposto del rivale Lautaro dove le vittorie ottenute aiutano a calamitarne delle altre ancora.
Nel bene e nel male ci resta il campione dell'Alta Savoia Olivier Giroud, che se nella prima parte della stagione sembrava aver assunto le austere redini di Ibrahimovic, al ritorno dei Mondiali lo avremmo rivisto con le gomme sgonfie e addirittura a terra, dopo il mancato stop dell'altra sera sul meraviglioso assist di Leao... ora staremmo a discutere di un pareggio, magari immeritato, ma che avrebbe evitato la terna consecutiva di sconfitte risalente all'era Giampaoliana... che noi tutti, toccando ferro, non vorremmo mai più rivivere!
Sicuramente una immediata vittoria ci darebbe morale e fiducia accrescendo quell'autostima che in questo nuovo anno sembrerebbe totalmente scomparsa!

Dunque, basta rivoluzioni e cambi di modulo, visti i pessimi risultati ottenuti. Personalmente penso che Mr. Pioli, per ragioni sue, stia attraversando un particolare periodo mentale e necessiti di una pausa riflessiva, una sorta di breve vacanza. La squadra verrebbe affidata "pro tempore" a discrezione della Società o al suo vice Murelli oppure ad un altro tecnico ovviamente abilitato nell'entourage rossonero.                     Ho motivo di credere che questo "supplente" possa ottenere qualche cosa in più di quanto si ottenga ormai allo stato dell'arte attuale che ci vede relegati al sesto posto in classifica e quindi a cercare un posto tra l'Europa e la Conference... ma nel giorno di San Valentino dovremo affrontare in casa nostra il Tottenham... e si sa da molto tempo che il nostro Diavolo è fortemente e da sempre invaghito della Champions... e allora perché non crederci quando non si hanno più da raggiungere altri obiettivi?
Dai!!... Sognare dopo tutto...non costa nulla...ed il sogno segnando un solo gol in più nel doppio confronto potrebbe anche avverarsi!...ed io voglio fermamente crederci!
Massimo 48