Si dice che nel calcio conta la logica del potere e dei soldi. 
Invece il Napoli di quest'anno, che si trova in vetta alla classifica del campionato in solitario a quota 26 punti, e si è qualificato agli ottavi di Champions con due giornate di anticipo, è un esempio di squadra costruita diversamente
Eppure, non ha nulla da invidiare ai top club italiani ed europei. E questo lo si deve a scelte societarie precise, all'operato sul mercato del Presidente De Laurentiis, che ha lasciato partire giocatori del calibro di Insigne, Mertens, Koulibaly, Fabian Ruiz, Ospina, ovverosia la vecchia architrave del Napoli, per rifondare la squadra con giovani profili

Le cessioni estive hanno fatto storcere il naso a gran parte della tifoseria, quando De Laurentiis parlava del "vil danaro" a proposito della permanenza di alcuni giocatori fondamentali, chiamati alla scelta tra i soldi e il "piacere di giocare a Napoli", è stato duramente criticato dalla maggior parte della tifoseria.
Un Presidente che non vuole spendere è fuori moda nel calcio attuale, si pensava.
Ma poi sono arrivati i risultati sportivi, merito di una squadra unita e coesa, in cui i nuovi arrivati brillano tutti. La società non ha fatto spese folli, mai state credo del club, che ha condotto un mercato basato sulla sostenibilità economica. 
Una delle spese maggiori è stata quella relativa all'acquisto del difensore coreano Kim Min Jae, arrivato dal Fenerbahce per 18 milioni. Sconosciuto ai più, ad oggi un centrale affidabile e con personalità. A centrocampo Spalletti ha voluto il riscatto di Anguissa, che si sta esprimendo a grandi livelli. Raspadori faceva gola a tanti top club, ma ad affondare prima il colpo è stato il Napoli, che si è aggiudicato l'attaccante del Sassuolo, che sta ripagando la fiducia a suon di gol.
Poi ci sono le seconde linee che però riserve non sono, Simeone e Ndombelele, che hanno contribuito a rendere il Napoli protagonista in tutte le competizioni.
E poi, c'è il capolavoro Kvatratskhelia, che arriva dalla Dinamo Batsumi, un mix tra tecnica e corsa inarrestabile. Pagato solo 10 milioni, la società lo seguiva già da tempo, perchè conosceva il suo valore, al contrario della tifoseria che all'inizio non sapeva neanche chi fosse. Ebbene, il suo rendimento non ha fatto rimpiangere Insigne e Mertens. Oltre al mercato, c'è un altro dato allarmante: il Napoli di quest'anno ha una continuità spaventosa, se pensiamo alle 10 vittorie consecutive tra Serie A e Champions. E non sembra accusare le fatiche europee, se pensiamo che dopo le due vittotrie in Champions contro l'Ajax, maturate a suon di gol, si è ripetuto in campionato contro la Cremonese e il Bologna. 
E ancora: il Napoli è prolifico come nessun'altra squadra in Italia, 42 gol in 42 partite tra campionato e Champions.