Terremoto in casa Juve. Quali sono le ragioni che hanno portato all'inchiesta della Procura di Torino attuale?
La domanda che viene da chiedersi è se l'acquisto di Cristiano Ronaldo, che ha portato alle dimissioni di Marotta, sia stato l'apice di una lunga serie di eventi sfavorevoli per la Juventus, sportivi ma soprattutto di carattere economico.
Una società che ha sempre speculato sul mercato in maniera prudente non poteva permettersi all'epoca del Covid 19 l'acquisto di un giocatore pagato così tanto.
La Champions, il tanto agognato obiettivo principale del Presidente Andrea Agnelli, non è arrivata.
Il mancato introito di alcuni ricavi da botteghino dati per certi, poi, ha completato la parabola discendente degli ultimi anni in casa bianconera.
Una gestione non molto oculata, quella di Andrea Agnelli, che termina con il mercato dispendioso e inefficace di quest'ultima stagione. Investimenti sbagliati, che hanno potato all'inchiesta attuale sui presunti "bilanci truccati" del club. Qualcuno ha ricordato Calciopoli, con la presunta partecipazione di tutto lo staff dirigenziale della Juventus alle manovre sugli stipendi, con il presunto coinvolgimento anche di alcuni giocatori, tra cui Giorgio Chiellini, ed altri club coinvolti nell'inchiesta.

In questo clima di instabilità interna, in cui il club rischierebbe addirittura la retrocessione in B, è opportuno che rimanga alla guida tecnica Allegri?
Alla Juventus di adesso serve una cosa: la fiducia, quella che ad Allegri è mancata ad inizio stagione (quando il suo esonero sembrava certo), quella che, però, il tecnico livornese sembra aver ritrovato negli ultimi tempi.
Le visioni di un allenatore in ripresa, che adesso vuole raggiungere certi obiettivi, collimeranno con le nuove politiche societarie?
E un ridimensionamento degli obiettivi, a livello societario, come verrebbe visto da un allenatore blasonato quale Allegri, abituato a vincere? 
Le ipotetiche conseguenze di una penalizzazione in termini di punti potrebbero portare la Juve attuale a perdere i giocatori su cui Allegri puntava da inizio stagione, quali Pogba, Di Maria, Chiesa.
Inoltre, il tecnico livornese si adatterà alle nuove politiche di mercato, grazie alle quali non potrà compiere numerosi acquisti, vista la difficile situazione finanziaria del club? 
La mentalità vincente del tecnico dovrà fare i conti con una realtà cambiata, e forse far fronte a nuovi ostacoli e nuove esigenze societarie. Infine, un allenatore che ad inizio stagione sembrava delegittimato e sfiduciato dal club e dalla tifoseria, ed il cui esonero sembrava certo a fine stagione, potrà rimanere al timone della Juventus in un nuovo periodo di crisi, questa volta extracalcistica?
Una cosa è certa: a questa Juve serve fiducia in un momento così delicato, Allegri sarà l'uomo giusto per aprire un dialogo costruttivo con i nuovi piani societari?