La crisi della Juventus è una crisi di gioco, prima ancora che di risultati. Strano.
La domanda è: perchè la Juve, pur partendo bene, si arrende sempre davanti alle prime difficoltà? 
Allegri ha ancora in pugno la situazione nello spogliatoio?
Non è che la personalità a tratti esuberante del tecnico toscano abbia spaventato una squadra giovane e in evoluzione come la Juventus? 
Non è che qualche nuovo acquisto sta remando contro l'allenatore?

Se pensiamo alle Juventus precedenti di Allegri, questa non ha nulla in comune con le prime quanto ad atteggiamento mentale, pur avendo un organico di prima qualità. Dopo le due vittorie consecutive contro Bologna e Maccabi, la Juve è ricascata nei soliti errori contro il Milan: il solito copione, la squadra è partita bene nei primi venti minuti, poi ad un tratto si è spenta e i rossoneri ne hanno approfittato dominando il match.
Siamo sicuri che non ci sia un problema di mancanza di volontà dei giocatori? Certo, se in un primo momento Allegri poteva anche aver ragione nel giustificare la crisi della Juventus con la mancanza di titolari a disposizione, adesso non credo che Chiesa o Pogba, per come la squadra si esprime sul campo, possano fare davvero la differenza.
Questa Juve ha paura di giocare a calcio, qualcosa non va nell'atteggiamento mentale della squadra.
Nel post gara di Milan - Juventus, anche Allegri ha sottolineato il problema ai microfoni di Dazn: "C'è un problema di condizione psicologica. Se giochiamo in avanti prendiamo meno contropiedi e siamo più incisivi, oggi abbiamo cominciato a giocare sempre all'indietro".
La colpa di questo deficit di personalità della Juve è anche da imputare ad Allegri: probabilmente i giocatori non lo riconoscono come un leader, ma come un ditattore che incute timore e questo si ripercuote sul campo. 
Dietro al mancato esonero di Allegri ci sono delle ragioni di carattere economico, che non bisogna sottovalutare, ma siamo veramente sicuri che a questa Juventus non serva un allenatore diverso? Forse una "vecchia gloria" come Paolo Montero potrebbe, lui sì, comunicare più efficacaemnte con i giocatori e risollevare la squadra. Inoltre l'esonero di Allegri sarebbe costoso, ma altrettanto costosi sarebbero la mancata qualificazione in Champions e il mancato raggiungimento del quarto posto.

Per quanto la dirigenza potrà andare avanti con Allegri? Una ricetta per uscire dal periodo nero potrebbe essere quella di un cambiamento alla guida tecnica del club, magari la società deve trovare il coraggio di fare nuove scelte che non ha il coraggio di fare, perchè forse spera in una ripresa in Champions e ragiona ancora sul fatto che siamo ad inizio stagione.
Staremo a vedere...
Di sicuro bisogna interrogarsi dietro quella che mi sembra una mancanza di fiducia della squadra, che è inspiegabile e che fatico a comprendere. E di sicuro la scelta del ritiro a cui la società sta pensando attualmente è una metodo giusto per superare il brutto periodo, può ricompattare il gruppo attraverso il dialogo tra giocatori e società. E chissà, magari risolvere un problema esistente tra i giocatori e Allegri, che non tutti conoscono, e che forse la società conosce ma, per motivi economici e di immagine, non vuole ammettere e cerca di sopportare.