Il gioco della Juventus non supporta come dovrebbe Vlahovic. 
Vlahovic ha due caratteristiche fondamentali: sa proteggere il pallone e sa attaccare la profondità. Ma non partecipa molto alla manovra. Il ct della Serbia, Dragan Stojkovic, ha assistito al derby Torino-Juventus da spettatore e ha sottolineato il gioco non brillante della squadra bianconera, che di certo non aiuta Vlahovic.
Queste le sue dichiarazioni, rilasciate al Quotidiano Libero: "La Juve è una squadra diversa da quella che conoscevo io, meno forte in difesa, anche perchè mal protetta da un centrocampo che fa poca intensità e trova troppa difficoltà a verticalizzare. In questo modo Vlahovic non può aggredire la profondità con il suo scatto da centometrista".
Il numero 9 della Juventus in questa stagione ha segnato 7 gol in 13 gare, ma la maggior parrte di questi sono stati realizzati su calcio piazzato e non su azione.
A queste disfunzionalità e colpe della squadra bianconera nel servire Vlahovic, si accompagnano, però, anche alcuni errori individuali del giocatore durante il cammino stagionale. Se prendiamo, ad esempio, la partita Milan-Juventus, tra le fila dei bianconeri, alla "Scala del Calcio" Dusan è stato il peggiore in campo. Zero tiri in porta e lo sciagurato passaggio in orizzontale a centrocampo che ha aperto la strada al 2-0 di Diaz.
Vlahovic è andato in bianco anche in Champions contro Psg e Benfica. Eppure, Vlahovic è un calciatore da cui la Juventus dipende, ed è capocannoniere della serie A. I suoi numeri sono tali da non poter passare inosservati.
Nelle cinque partite che la Juventus ha vinto in stagione, c'è sempre stato in tabellino almeno un gol di Vlahovic. Per contro, nelle cinque partite che la Juve ha perso, Vlahovic non ha mai segnato. In più, nei quattro pareggi della Juventus, solo una volta, contro i giallorossi, Vlahovic ha segnato.
Insomma, la Juve vince quando segna Vlahovic
Quali sono le soluzioni tattiche che la Juve, una squadra che fa pochi gol, sta elaborando per mettere a suo agio Vlahovic? Si spera molto nel rientro di Pogba e Chiesa: con il rientro del centrocampista francese e l'attaccante della Nazionale gli spazi per Vlahovic potrebbero aprirsi un po' di più e le occasioni da rete potrebbero crescere.
E' chiaro come anche l'impiego a singhiozzo di Di Maria stia complicando i piani dell'allenatore toscano. Quest'ultimo vedeva Angel come vero e proprio "ispiratore", in grado di partire dalla fascia per poi accentrarsi e servire Vlahovic o le altre punte. Il problema è che tale soluzione si è vista solo in alcune occasioni: ovvero nel corso della prima giornata di campionato, quando la Juventus ha schiantato il Sassuolo, e nella partita di Champions vinta in casa col Maccabi.
La questione si intreccia con quella delle altre alternative offensive, che la Juve dovrà mettere in atto per migliorare la fase realizzativa. In stagione alle spalle delle sette reti di Vlahovic arrivano le quattro di Milik (tre in campionato, una in Champions), da cui è arrivato forse più di quello che ci si aspettava. E dietro di loro la miglior alternativa offensiva è stato Rabiot con due gol, peraltro in un apartita sola.
Numeri di una produzione che ha saputo trovare qua e là altri gol (Bonucci e Bremr dalla difesa, poi Kostic, McKennie, e Di Maria dalla trequarti) ma che di certo non ha materializzato una vera alternativa al centravanti.

La Juve segna poco, e segna solo con Vlahovic. Questo è il problema... Quali sono le soluzioni tattiche che i bianconeri elaboreranno per risolvere la situazione e non essere più Vlahovic dipendenti?