Un'antica leggenda africana narra che un gruppo di pastori abissini intenti a far pascolare il proprio gregge nelle terre di Kaffa, una regione dell'antica Etiopia, aveva notato uno strano atteggiamento delle capre, le quali, dopo aver brucato l'erba nei prati si soffermavano a lungo in alcuni particolari cespugli ricolmi di fiorenti bacche, e dopo averne fatto tabula rasa notarono poco dopo una loro innaturale irrequietezza accompagnata da una attività più coinvolgente del solito. Quel cespuglio di bacche prenderà successivamente il nome di "coffea".
Per comprendere meglio la causa di quel mutamento di ritmo di tutto il gregge alcuni pastori portarono le bacche di coffea presso i monaci di un monastero musulmano. Iniziarono subito ad esaminarle e dopo vari esperimenti abbrustolirono i loro semi per ricavarne tisane e decotti che utilizzarono con successo nelle lunghe notti di clausura, preghiera e meditazione. Quella bevanda costituiva un'ottima alternativa al vino ed altri alcolici, stimolatori di sonno ed emicranie, mentre quelle bacche rendevano la mente più pronta e reattiva al lavoro e fu così che da quel momento la bevanda conobbe un'immediata diffusione. Probabilmente si attribuisce a quell'eremo monastico tra le dune desertiche che, attorno alla metà del VI Sec. d. C. ebbe inizio la storia del caffè.

Roma, Palazzo Chigi, 23.5.2020, h.10.30
Il Premier Giuseppe Conte convoca una riunione straordinaria in videoconferenza invitando a partecipare tutti i Governatori regionali. Il tema del dibattito sarà: "Italia, risolvere l'equazione: Fase 1 - Emergenza sanitaria = Fase2 - Devastazione economica?" Prende subito la parola il nostro Premier che, dopo aver annunciato che la temuta "potenza di fuoco" non è stata tale ( ma forse la battuta è stata suggerita) nè come entità nè come precisione, riconosce proseguendo e facendo una sorta di atto di dolore, che l'imponente Task Force messa per sua volontà in opera altro non avrebbe prodotto che ripetuti spot televisivi volti alla corretta attenzione delle nuove norme sanitarie in particolare la distanza interpersonale con mascherina quasi sempre obbligatoria, ma quasi sempre introvabile al prezzo di 50 centesimi, e niente altro avrebbe prodotto fuorchè confusione, incertezze, sbandieramenti di cambiamenti e capovolgimenti, variabili da regione a regione, di normative, di nuove regole emanate il mattino e abortite al tramonto. In compenso un gran lavoro per gli addetti alle cartiere con un nutrito numero di autocerficazioni scritte nell'arco di due mesi (quasi una ogni 2 giorni). Le banche, l'Inps i maggiori protagonisti in questa drammatica emergenza hanno lanciato giubbotti di salvataggio spesso, troppo spesso sgonfi, inadatti a sorreggere il peso di milioni d'italiani travolti da questo imprevedibile tsunami. Ora si adombra il pericolo, in questo inizio della seconda fase, che i cittadini, come rifugiati in un bunker antibombardamento per tre mesi, tornino allo scoperto e si trovino, di colpo, immersi in una realtà del tutto simile a quella nefasta di un gelido dopo guerra. Code per gli approvvigionamenti alimentari, code per il ritiro del denaro, impossibilità a veder parenti oppure i famosi congiunti, separati come da un muro di Berliniana memoria, tutto questo in assenza di vita lavorativa, blindati nelle proprie mura con angosce, timori e purtroppo anche lutti di familiari, ha portato ad una destabilizzazione mentale, quasi ad un blocco di tutte le attività, come se l'uomo, visto il pericolo, pensasse egoisticamente solo alla propria incolumità. Lo stesso pensiero alberga nella persona che, minata nel suo animo, ha timore a ripercorrere gli stessi usi e costumi della vita normale, quella ante virus. Assistiamo, inermi, alla mancanza di circolazione del danaro, quell'uomo ha paura a spendere quel poco, se fosse poco quel che gli è rimasto, oppure se ne avesse tanto non saprebbe dove metterlo, e qui dovrebbe intervenire il nostro Governo, e forse proprio nell'odierna videoconferenza il Premier Conte vorrà affrontare questo tema, vale a dire che potrebbe profilarsi una crisi finanziaria simile a quella del 1929 in America, il costante aumento dei prezzi dei generi alimentari ne è un pessimo indice, e dovrebbe con i suoi superesperti cercare le soluzioni per scongiurare questa indesiderata evenienza. 
Purtroppo i nostri governanti sanno che gli italiani sono un popolo di risparmiatori essendo lievitato fino a circa 1.500 miliardi di Euro il loro risparmio, dunque il rischio che vi si vada ad attingere in una fonte ben certa, per far fronte alla voragine finanziaria creatasi, come quella di una maxi patrimoniale è piuttosto concreto. L'alternativa, a mio modo di vedere, sarebbe quella di emettere dei nostri titoli esenti da qualsiasi tassazione, ed invitare, magari con dei bonus da compensare con le dichiarazioni dei redditi, al loro acquisto tutto il popolo dei salvadanaristi, alla loro rottura ritroverebbero il loro denaro senza il pericolo di far ricadere su figli e nipoti l'ombra lunga del corona virus e non solo dal lato sanitario, bensì dal lento, ineluttabile, angosciante ma, scongiuri facendo, profilabilissimo, che sarebbe quello di evitare,  dopo questa pandemia, anche l'ombra spettrale di una devastazione economica. Di questo il Premier Conte stava parlando, intercalando il suo discorso con le domande e le proposte dei Governatori regionali, inoltre interveniva nel dibattito il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri per proporre qualche novità, quando la conferenza veniva interrotta dall'ingresso nella sala conferenze da un cameriere in livrea con un  prezioso vassoio di caffè, il quale, con accento marcatamente partenopeo pronunciava...:  "....Scusate signori....ma o cafè èbbono solo quann'è..... bullente!!....pigliatevello...che forse doppo..... se ragiuna pure miegliu!!"

Milano, Casa Milan, 23.5.2020, h.10.30
L'A.D. del Milan Ivan Gazidis convoca una riunione straordinaria nel suo ufficio alla presenza del Presidente Paolo Scaroni, dell'assistente amministratore Almastadt, del D.T. Paolo Maldini, del D.S. Frederic Massara, il tema del dibattito sarà:
1° Punto) Milan, urge risolvere l'equazione " Più Vittorie meno Sconfitte " per tornare ad essere competitivi con o senza " potenza di fuoco ".  2° Punto) Restano 12 gare in campionato, ce la facciamo ad agguantare l'obiettivo minimo del 6° posto?
3° Punto) Rumors intorno alla squadra: cambio allenatore e staff tecnico? 
4° Punto) I nostri 3 big, Ibrahimovic, Donnarumma e Romagnoli, restano o sono già sul mercato?
Sul primo punto prende la parola Paolo Maldini, ricordando con molta tristezza i bei tempi del Milan degli Invicibili, eppure al di là del tasso tecnico dei singoli attuali con quelli di allora, pare al nostro ex capitano di vedere una certa distanza da parte della Società nei confronti della squadra, che tutto sommato non è poi così scarsa a paragone delle altre di serie A, fatta eccezione per Juve ed Inter.  Dunque si auspicherebbe una maggior vicinanza, anche se solo fisica, oppure un maggior colloquio con l'allenatore,  lo staff tecnico, il capitano della squadra, e si verrebbe a creare sicuramente una maggior feeling, un' autostima ed una più ferrea volontà a portare avanti quel sentimento di vittoria che da troppi anni è latente nel nostro Milan.  Insomma i Presidenti attaccati e presenti con la loro vicinanza, con i loro colloqui alle squadre, ai propri giocatori producono i loro benefici effetti, si vedano i vari Percassi, Lotito, DeLaurentis, che, almeno sulla carta, dispongono di rose non di molto superiori a quella rossonera, epppure nel corso degli ultimi anni hanno ottenuti risultati sempre in progresso e questo sicuramente va tutto a loro merito suddividendo gli elogi tra squadra, tecnici e dirigenza.

Per il secondo punto prende la parola il D.S. Frederic Massara ex dirigente di Palermo e Roma, secondo lui si centrerebbe l'accesso all'Europa League se nelle 12 gare rimanenti riuscissimo a vincerne 7, pareggiarne 4 e perderne soltanto 1, realizzeremmo così 25 punti con una media di 2,08 punti/partita, una media decisamente alta per i nostri colori non più abituati a questi regimi da Formula 1!  Non realizzando quel target di punti, vedremmo purtroppo materializzarsi  l'ombra di un altro anno sabbatico. 

Nella discussione del terzo punto prende la parola Hendrick Almastadt, l'amministratore voluto espressamente da Gazidis avendo lavorato insieme all'Arsenal per ben 5 stagioni. Secondo il dirigente tedesco l'ultima parola spetterà a Paul Singer Elliott, ma da quello che trapela tra le voci dei piani superiori di Casa Milan si profilerebbe alla guida tecnica un duo teutonico, maggiormente certo se la squadra non avesse accesso all'Europa.  Nel caso contrario si potrebbe ipotizzare la permanenza dell'attuale allenatore Stefano Pioli ma sempre affiancato da un D.S. straniero. La dirigenza si è mossa disperatamente all'antivigilia di Natale non avendo sopportato la vergognosa sconfitta passivamente subita dalla nostra squadra al Gewiss Stadium di Bergamo.

Nel 4° ed ultimo punto prende la parola il Presidente del Milan Paolo Scaroni, il quale con la sua esperienza di ex Amministratore di primarie aziende del settore energetico, non vedrebbe male mantenere un campione dell'esperienza di Ibra, sarebbe una chioccia specie per i giovani che sicuramente avranno bisogno di stimoli, suggerimenti, esperienza al loro fianco.  Su Romagnoli, al di là delle sue scelte personali, vedrebbe con difficoltà la partenza del difensore centrale, il suo ruolo di gioco non ha molte alternative di pari livello in Europa.  Gigione è un discorso a parte, anche quì conterà soprattutto la sua personale scelta.  Certo ha un alto ingaggio ed inoltre è il giocatore più amato dai tifosi e lui stesso è un tifoso rossonero dalla nascita.  Anche quì, come nella distribuzione dell'energia,  gravano molto sul bilancio le spese per gli oneri di sistema.
Ma bussano alla porta dell'ufficio di Mr. Ivan, si presenta un cameriere in livrea Rossonera con un vassoio riportante cesellati i 29 trofei del Milan ed una caffettiera fumante di un aromatico caffè che con accento marcatamente partenopeo dice:  "....Scusate Signori...ma o cafè èbbono solo quann'è bullente.....pigliatevello che forse doppo...se ragiuna pure miegliu!"


L'altra mattina, consultavo come mio solito, la rubrica su YouTube di Carlo Pellegatti rimasto attonito nel vedere cambiare di giorno in giorno i rumors attorno al Milan. Il giorno prima Ibra va via, va al Bologna, il giorno dopo, no, assolutamente, resta con noi. Il giorno prima arriva Rangnick con Naggelsmann, il giorno dopo, no, resta Pioli. Il povero tifoso Rossonero non ne può più di questo alternarsi contrapposto di notizie o fake news, ed ovviamente la Società tace, come sempre muta, non una parola, quando invece con tante buone parole si potrebbero fare tante belle cose. Secondo il cronista Carlo questo comportamento creatosi attorno alla nostra squadra potrebbe trovare spiegazione nell'antica filosofia cinese del "Taoismo". Tutto il cosmo, quale concezione filosofica e mistica di pensiero sviluppatosi attorno al V Sec. a.C. e successivamente divenuto religione e allargatosi grazie agli insegnamenti di Confucio, si basa su due principi opposti "Yin e Yiang", nero e bianco, l'uno complementare dell'altro, come la notte e il giorno. Ciascuno dei due elementi contiene il seme del proprio opposto.  Secondo questa antica teoria cinese, dalle interazioni di questi due principi nascerebbero i movimenti dell'Universo ed il flusso vitale governante tutto il Cosmo. E quindi ecco che una situazione come quella di Ibrahimovic che prima resta, e quindi "Yang=bianco", ed il giorno dopo si sviluppa fino alle sue estreme conseguenze per poi trasformarsi in "Yin=nero" nel suo opposto e cioè vuole andar via. Soltanto con questo arcaico pensiero cinese si potrebbe, ma solo in parte, digerire una ormai insopportabile situazione delle news completamente mal gestite dagli addetti all'ufficio Stampa dell'A.C. Milan.

Sia a Palazzo Chigi che a Casa Milan intorno alle 13 terminano le riunioni. I convenuti si salutano in videoconferenza, e per i presenti fisicamente solo una simbolica mano alzata a significare il commiato. Ma secondo voi il nostro Premier Conte ed il nostro A.D. Gazidis avranno risolto le loro equazioni? Partiamo dal Primo Ministro, il tema principale era Fase 1 seguita da Fase 2 come dire Emergenza Sanitaria prima ed inizio Fase 2 dopo (dove l'ombra di una epocale crisi finanziaria bussa alle porte ). Da quello che è emerso tutti si aspettavano molto probabilmente una frase storica risalente ai tempi di Cesare: "Alea iacta est!" "Il dado è tratto "...invece per il nostro Premier il dado ha ben 6 facce e per ora ne abbiamo viste soltanto una! Sul tavolo delle riunioni resta una caffettiera di buon caffè, è tiepido ma ancora... bevibile! 

Al quarto piano di Casa Milan, nell'ufficio dell'A.D. Gazidis, sono andati tutti a pranzo, però con direzione Milanello, lo chef è molto bravo ed inoltre la squadra ha ripreso singolarmente ad allenarsi. Speriamo che inizi un vero colloquio tra Dirigenza, panchina, tutto lo staff tecnico e soprattutto con i giocatori, la maggior parte di loro sono molto giovani e lontani dalle proprie famiglie e sono bisognosi di vicinanza ed ascolto, i soldi possono dare molte cose ma non la passione e l'affetto, elementi vitali che per molti anni sono rimasti assenti negli spogliatoi e nelle camere di Milanello.
Squilla un telefonino, ma nessuno risponde e dopo numerose disattese chiamate un impiegato di Casa Milan apre l'ufficio di Mr. Ivan, sul tavolo delle riunioni vede lo smart squillare... è la Signora Maldini che chiama il marito, forse per chiedergli se rientrasse a pranzo... ma questo non lo sapremo. Certo è un fatto, tutta la Dirigenza è a Milanello... speriamo che porti bene... sempre mantenendo le distanze!                                                              Sul tavolo resta una caffettiera con del caffè ancora tiepido... e ancora bevibile... il nostro impiegato ne beve una tazzina... mancava però lo zucchero..." ..fà niente!...mi piace amaro!".
​Mentre lo beve un raggio di luce penetrato dalla finestra dove picchia un sole pieno va a sbattere sul vassoio del caffè, devia  il fascio luminoso come una lama su di una parete attigua di un bianco candido... dove come una diapositiva compare l'opaca visione di una Coppa disegnata!... Che sia di buon augurio?!... La risposta è certamente sì!!!.... Ben venga una Coppa... magari la Coppa Italia... e questa volta senza le dovute distanze!

Un abbraccio

Massimo 48