Tra qualche giorno inizierà la kermesse del Festival di San Remo giunto alla sua 70ma edizione.
La precocità del clima primaverile nella ridente Liguria ha già fatto fiorire gli alberi di mimosa con oltre un mese di anticipo col consueto appuntamento della festa delle donne e così sul prossimo palco dell'Ariston oltre alla solita platea di colori floreali ci sarà uno straordinario sfoggio del colore giallo simbolo di luce, sole, estroversia, e soprattutto accettazione delle novità. E inoltre si entrerà nella prima settimana del Carnevale, con le sue feste, le sue maschere, le sue sfilate di variopinti carri allegorici un po' sparpagliate in tutta la penisola, insomma il mese di febbraio è pronto a partire con tanta allegria e tante belle novità, a cominciare da quest'anno che si avvarrà di un giorno in più: sabato 29.

Ma l'altra sera anche tutto il popolo milanista ha goduto di una bella novità, assistendo all'ultimo atto di una commedia che, mentre negli ultimi anni sarebbe finita in tragedia, è invece terminata con un'ovazione di tutti i 30.000 in piedi a San Siro ad applaudire tutto il Milan ed il suo leader Zlatan Ibrahimovic, autore dello splendido quarto gol a suggello di una tenace gara dal sapore antico, sembrava di assistere ad un incontro di Champions League, e grazie all'asso svedese potremo mercoledì 12 febbraio prossimo tornare a rivivere quelle  forti emozioni sempre nel nostro stadio, ma contro la Juventus nella semifinale di andata di Coppa Italia.
San Siro sarà stracolmo all'inverosimile, e tutti saranno in piedi all'ingresso delle squadre in campo, ad applaudire tutto il nostro rinato Milan ma soprattutto lui, il nostro "Faro" Ibra ( hai 38 anni, ma che F'Ibra!!). Esattamente come la precoce mimosa in terra ligure lo svedese, in terra lombarda in poco più di tre settimane ha fatto rifiorire tutto il Milan, giocatori imbalsamati come Rebic e Calhanoglu, ma potrei citarne molti altri, sono rifioriti trovando maggior verve, furore agonistico e la via persa del gol, per ora, e spero non solo per ora, Zlatan!!... Chapeau!!!

La vittoria in Coppa Italia maturata l'altra sera contro i granata ha ridato aria fresca a tutto l'ambiente Milan, dalla squadra, ai dirigenti e a tutti i tifosi. Quando si esce da un ristorante e si è ben mangiato il merito principale va allo Chief e tutto il suo staff, e così nel match che ci ha visto soccombere fino a pochi minuti dalla fine, merito della doppietta del brasiliano Bremer che vanificava l'iniziale vantaggio rossonero siglato al 12' da Jack Bonaventura, ma al 65' il nostro maitre Pioli ordinava un cambio turno in cucina ordinando la preparazione della famosa leccornia culinaria denominata "Sarma", piatto tipico della cucina turca costituito da involtini di verza arrotolati con carne macinata, condito con salsa piccante e servito ben caldo dall'esperto cameriere nativo di Mannheim ma da genitori turchi che è Hakan Calhanoglu al buon gustaio nuorese Salvatore Sirigu deposto alla guardia dei pali granata, che dopo aver gustato, o meglio incassato il piatto, non avendone  ben identificato gli ingredienti che lo componevano ne chiedeva una seconda porzione, la cucina rossonera solertemente approntava il bis e lo stesso cameriere dopo soli 14'  variando semplicemente il modo di servire offriva all'incolpevole Salvatore il bis. L'estremo difensore nel raccogliere  sconsolato il pallone nel sacco  bofonchiava fra di sé perché anche in questa seconda razione  non era riuscito a carpire la vera ricetta del "Sarma".

Ma a chiudere la cena con un favoloso dessert sarà Zlatan Ibrahimovic che a soli 7' dalla fine dei supplementari siglerà il quarto gol a suggello di una gara vibrante, piena di ribaltamenti di gioco e risultato, ma alla fine il Meazza è parso come il Teatro della Scala al termine delle rappresentazioni, con un'ovazione in massa, tutti in piedi ad applaudire la nostra squadra con il suo condottiero Zlatan ed il compìto Stefano Pioli a ringraziare tutta la platea dei tifosi.    
Onore e merito va piuttosto riconosciuto a tutto il Torino, che a soli tre giorni di distanza dalla sonora sconfitta subita in casa ad opera dell'Atalanta è riuscito non solo a risollevarsi ma a sfiorare con la sua grinta e potenza di gioco il passaggio alle semifinali e questo ovviamente rende maggior merito, oltre che ai granata anche a tutta la compagine rossonera.

Ora il Milan è atteso nel periodo del Carnevale ad una serie d'incontri importanti, direi vitali, al termine dei quali si potrà dire giù o su la maschera e sfilare al martedì grasso, chiusura del Carnevale, sopra un carro allegorico dal sapore festante, primaverile oppure se le cose non andassero per il verso giusto saliremmo su di un carro ironico, canzonatorio. 
Nell'ordine le nostre prossime gare saranno domenica 2 febbraio contro il tonico Verona di Juric forte della vittoria per 3 a 0 sul Lecce, cui farà seguito domenica 9 la sfida stracittadina, ma l'Inter sarà orfana dello squalificato Lautaro, ma al suo posto di battaglia sarà sempre presente l'inarrestabile Lukaku, ed il mercoledì successivo affronteremo la Juventus nella semifinale di andata di Coppa Italia. Tutte e tre le gare si disputeranno a San Siro con il supporto dei nostri tifosi, e se questo dato fino all'arrivo di Ibra era una iattura, ora da che c'è lui sembrerebbe che non sia più così, magari  frutto della sua sola presenza. 
Se riuscissimo a rendere questa terna vincente i tanto sviolinati sogni di gloria potrebbero profilarsi al nostro orizzonte consentendoci di sperare in un posto per accedere all'Europa, viceversa si concretizzerebbe un proseguo di campionato anonimo, privo di vere motivazioni. Domenica 17 riaffronteremo il Torino sotto la Mole, che avrà sicuramente sete di vendetta e dovrà essere bravo Pioli, con i validi suggerimenti di Ibra a studiare la giusta tattica per riportare a casa un risultato positivo. E per chiudere il mese di febbraio, affronteremo al Franchi la squadra viola, proprio due giorni prima del martedì grasso e se ne uscissimo vincenti potremmo veramente andare alla vicina Viareggio a sfilare su di un bel carro allegorico con i nostri giocatori sbandieranti. Vero, non si è ancora vinto nulla, ma finalmente dopo anni di cecità si comincerebbe a rivedere, magari da un occhio solo, però qualcosa si rivedrebbe!

Ma per la nostra squadra il vero campionato è iniziato solo a gennaio, con una ventina di punti abbondanti di ritardo rispetto ai programmi iniziali decantati a dritta e manca da Gazidis, Scaroni e il duo Maldini Boban, ma ben presto i tanto ambiti traguardi sono andati a farsi benedire a cominciare dalla gara iniziale ad Udine persa di misura per finire con la cinquina rimediata in terra orobica all'antivigilia di Natale. 
Per farla breve, un coast to coast che è costato al Milan lo scherzo di 8 sconfitte totalizzate in meno di un girone: un record assoluto nella nostra storia. Ora trovare il colpevole di questi 24 punti perduti è impresa ardua, fare dietrologia può arrichire qualche bravo giornalista, ma noi siamo solo dei blogger e non badiamo al vile danaro. Piuttosto risulterebbe arduo per chiunque non solo trovare un o i colpevoli, ma ripartirne le percentuali di presunti danni. Sicuro è un fatto, incontrovertibile, e cioè che il Milan è da troppi anni senza una vera proprietà ed inoltre si sono e si stanno alternando dietro le scrivanie di Via Aldo Rossi troppi personaggi molto più accorti a verificare il proprio conto in banca, che non ad occuparsi della gestione della causa sportiva della squadra rossonera. Inoltre dall'inizio di questo campionato il tanto desiderato da qualcuno Marco Giampaolo in sostituzione del bravo ma non amato al "quarto piano" Rino Gattuso si è rilevato un solenne bluff, non solo non è arrivato a mangiare il panettone ma la sua cocciutaggine tattica ha sconquassato tutta la squadra ed il nuovo arrivato Stefano Pioli a dovuto faticar non poco per ridarle una se pur minima movenza di gioco cambiando soltanto il ruolo ad alcuni giocatori ottenendone alterni risultati ed una media punti non discostante di molto da quella del suo predecessore.
Dunque dicevo, non sono esperto nel far dietrologie, alla luce di ciò che noi tutti abbiamo visto finora sono forse ad oggi da attribuire colpe in parte a scelte inadeguate ed in parte al men che sufficiente spessore tecnico della nostra rosa. Ma questa frase, come in un listino valori borsistico, vale fino al 2 gennaio del presente anno, prima c'era in corso tra Casa Milan e Milanello una sorta di tsunami, poi è arrivata la calma, il sereno, la luce, il "Faro", un professore di orchestra svedese che in vent'anni ha fatto il giro di mezza Europa e Milano sponda rossonera compresa, decide di stoppare le sue rappresentazioni negli States per venire con il suo jet privato sulle sponde del naviglio dove la sua bella casa lo attende, e forse sarà anche il luogo che vedrà i suoi magici scarpini appesi al chiodo. Questa volta tutta la dirigenza all'unanimità si è trovato concorde, nonostante il suo cospicuo ingaggio e la sua età, al suo arrivo.  I risultati si sono immediatamente visti, un pareggio contro la Samp al suo debutto seguito da quattro vittorie. Oggi, a sole tre settimane dal suo arrivo, si è iniziato a rivedere una parvenza di gioco. La squadra pre-Ibra giocava con schemi troppo teorici, prevedibili dall'avversario che vanificava ogni nostro sterile affondo, la pochezza dei gol segnati è stato un pauroso campanello di allarme, e se non avessimo avuto in porta il nostro Gigione staremmo ora a far compagnia a Brescia, Lecce e Spal. All'inizio dell'autunno il Milan è come se fosse caduto in letargo, fortuna ha voluto che dopo la sonora scoppola dell'antivigilia di Natale tutta la nostra dirigenza facesse straordinari sotto l'albero per partorire l'idea d'ingaggiare il grande Zlatan, forse se non ci fosse stata quella terribile disfatta Zlatan non si sarebbe mai contattato............" ... galeotto fu il libro e chi lo scrisse!"

E' bastata la sua semplice presenza in campo o altre volte perfino in panchina a far tornare la calma, l'autostima, la modalità di circolazione del gioco con e senza palla, a tutta la squadra. Sembra come che fosse tornato a scuola un vecchio maestro e che abbia ritrovato il giusto clima di un tempo per rinnovare i suoi  sempre validi insegnamenti. Tutti lo seguono, sicuramente anche lo stesso Pioli, il suo carisma è eccezionale, l'occhiataccia che Zlatan rifilò a Suso al gol mangiato con la Samp è rimasta impressa a tutti, ed è notizia odierna che Suso, già in vero con le valigie in mano da svariato tempo, sia volato in suolo germanico. Penso che nello spogliatoio fornisca dritte, rimproveri, elogi a quasi tutti, che segua da vicino, perfino nelle docce questo manipolo di giovani giocatori, che se pur ben remunerati, hanno ancora poca esperienza del vero calcio navigato, e lui Ibra, il nostro "faro" di esperienza, a dispetto delle sue 38 primavere ne ha da vendere.

Dopo tanti anni torniamo a vedere in classifica le prime due della classe distanziate di soli 3 punti, in attesa del recupero della Lazio contro il Verona. E' un vero peccato che all'appello manchino i rossoneri, proprio quest'anno che è arrivato Ibra! Campionato, Figc, scusateci... quest'anno stiamo seminando, ci rifaremo il prossimo!   
Ma per questo in corso si prospetta un finale di campionato combattuto, insidioso, avvincente e per certi versi un po'...."ruffiano"!   

Auguriamo a noi milanisti di attraversare questo imminente mese di febbraio condividendolo con un felice decorso del Carnevale, vincendo possibilmente tutte le gare in maniera di presentarci al martedì grasso con un allegorico carro con tutta la nostra squadra travestita con divertenti, sfiziose maschere, che cancellino una volta per tutte i musi lunghi dei pazienti, ma esausti tifosi rossoneri! Su quel carro intravedo Zlatan che assieme ai suoi compagni è intento a lanciare mazzi di mimose alle nostre tifose, coriandoli e cioccolate ai nostri piccoli fan, e tutti in coro, a squarciagola, a cantare la nuova canzone vincitrice del Festival di San Remo.

Se tutto ciò si avverasse, vi prego non datemi del veggente, sono solo un tifoso stanco e disperato, ma se questo film non si riuscisse a proiettare, non me ne vogliate, vi ringrazierò ugualmente per la paziente lettura e prenderò commiato dicendo: dopo tutto nella vita è anche bello poter sognare e un lancio di coriandoli con la mascherina che ci copre il volto, sì lo so, è una bambinata, ma ci aiuta anche per un solo minuto a farci sognare, ma stavolta con gli occhi ben aperti!


Un abbraccio.

Massimo 48