Le ultime settimane hanno visto il Milan quale squadra protagonista del mercato della Serie A. Dopo gli arrivi di Loftus-Cheek e Pulisic, rapidamente la dirigenza milanista ha portato a termine le trattative per assicurarsi le prestazioni di Reijnders, Okafor e Chukwueze. In tempi relativamente brevi, mister Pioli ha visto l’arrivo di pedine fondamentali nel suo scacchiere tattico.

Serviva un giocatore che non facesse dimenticare Brahim Diaz ed è arrivato Pulisic, che verosimilmente relegherà in panchina De Keteleare qualora quest’ultimo decidesse di restare a Milano. Il centrocampo, nota dolente dello scorso campionato, è stato rinforzato con gli acquisti di Loftus-Cheek e Rejinders, che hanno fatto quasi dimenticare la partenza di Tonali e saranno fondamentali per dare fisicità e tecnica ad un reparto che fino a novembre non vedrà scendere in campo un titolarissimo come Bennacer.

Sulla trequarti offensiva è arrivato il trequartista destro avente doti fisiche e tecniche che il Milan cerca ormai da qualche anno. Se a sinistra la presenza di Leao è stata una garanzia in queste ultime due stagioni, lo stesso non si può dire di Messias Jr e Saelemaekers dalla parte opposta del campo. Il neoacquisto Chukwueze, un misto di tecnica e velocità, dovrebbe essere una spina nel fianco delle difese avversarie attraverso le sue progressioni ed incursioni in area, con la speranza che riesca a crossare altrettanto bene per la testa di Giroud. In attacco, anche se per caratteristiche non si tratta propriamente del sostituto naturale di Giroud, con le partenze di Rebic e probabilmente anche di Origi, Okafor si appresta ad essere la nuova scommessa in avanti del diavolo e considerando l’età dell’attaccante francese, in questa stagione partirà spesso titolare.

L’unico settore del campo dove non si rilevano novità in entrata nella formazione titolare è la difesa. La necessità di dover rifondare c’era, anche in ragione della stagione poco gratificante dell’anno scorso. Un quarto posto in campionato e una semifinale di Champions, persa malamente contro i cugini, non sono un gran biglietto da visita per una società dal glorioso passato come il Milan. Eppure la dirigenza, nonostante lo scetticismo iniziale, ha lavorato ed è riuscita a portare a Milano giocatori volenterosi di riscatto e giocatori emergenti pronti a prendersi la scena.

Il lavoro maggiore ora passa a mister Pioli che dovrà mettere insieme i pezzi e cercare di amalgamare i giocatori tra loro. I nuovi acquisti dovranno inevitabilmente partire quasi tutti titolari e valuteremo l’abilità del mister nel saper gestire un gruppo con  diversi nuovi elementi e non più un organico coeso e  che giocava a memoria come quello che vinse lo Scudetto. Non sarà un compito semplice e qualche difficoltà potrà emergere soprattutto nel corso dei primi due mesi, tuttavia il tecnico può ritenersi soddisfatto ad avere a disposizione praticamente la squadra al completo già a fine luglio. Obiettivo reso possibile grazie alle capacità manageriali della nuova dirigenza che in due mesi è riuscita a costruire una nuova squadra che, sulla carta e paragonata alle rose attuali delle dirette avversarie, può ambire alla qualificazione in Champions nel prossimo campionato.