Finalmente il mercato del Milan sta entrando nel vivo. Dopo la partenza shock di Tonali e le vicende di mercato riguardanti Thuram e Frattesi, cercati dal Milan, ma che alla fine sono finiti dall’altra parte del Naviglio, pare che la dirigenza del Milan abbia individuato i profili per la costruzione del nuovo centrocampo (Loftus-Cheek e Reijnders).
Operazioni rese possibili anche grazie al ricavato derivante della cessione di Tonali al Newcastle (circa 70 milioni di euro).

Ma se invece di cedere Sandro Tonali, la dirigenza del Milan avesse deciso di privarsi di Mike Maignan?
A prescindere dal fatto che Sandro Tonali l’anno scorso avesse mostrato un attaccamento alla maglia così forte da spingerlo ad abbassarsi l’ingaggio pur di passare definitivamente dal Brescia al Milan, la permanenza di un giocatore dal rendimento affidabile come Tonali avrebbe evitato di iniziare la prossima stagione con una buona dose di incertezza: quella di chi ha modellato ex novo l’intero centrocampo rispetto alla stagione precedente (Bennacer se tutto va bene si ripresenterà sui campi da gioco a partire dal mese di novembre).
L’eventuale ipotesi di cessione del portiere della nazionale francese, probabilmente uno dei cinque portieri più forti del mondo e determinante sia nella vittoria dell’ultimo scudetto sia nel passaggio del turno in Champions contro il Napoli, avrebbe avuto una sua base logica per tre motivi.

Il primo è la necessità da parte di top club europei di sostituire il portiere titolare. Evenienza dimostrata dal Manchester United, disposto a pagare all’Inter circa 55 milioni di euro per il cartellino di André Onana. È ragionevole pensare che, qualora Mike Maignan fosse stato messo sul mercato, un club come il Manchester United si sarebbe sicuramente interessato al giocatore e considerando le disponibilità economiche dei club di Premier League, anche alla luce di quanto fatto vedere nelle ultime due stagioni dal portiere transalpino rispetto ad Onana, è altamente probabile che l’offerta avrebbe superato i 55 milioni investiti per il portiere camerunese.

Il secondo motivo di una possibile partenza di Maignan si correla al precedente, in quanto la cessione avrebbe portato nelle casse del Milan almeno la stessa cifra che ha portato la cessione di Tonali, se si paragona per analogia quanto accaduto nell’affare Onana tra Manchester United e Inter (operazione da circa 55 milioni di euro). Non ne vogliano i tifosi interisti, al netto delle prestazioni dei due portieri e dell’età analoga, per quanto fatto vedere in Serie A e per l’importanza che ha avuto in partite determinanti, non fosse altro che ha avuto due anni per mostrare in Italia le sue doti ad alti livelli, ad oggi si può affermare che Maignan ha un valore di mercato maggiore a quello di Onana. Pertanto, un’eventuale offerta inglese avrebbe quantomeno pareggiato quella fatta dal Newcastle per Tonali.

Infine, il terzo motivo è meramente legato al non privarsi di una pedina fondamentale a centrocampo.
Il Milan in questa stagione ha fallito appuntamenti importanti soprattutto in ragione di un centrocampo non sempre all’altezza, vedasi il doppio confronto in Champions con l’Inter. La permanenza di Tonali non solo avrebbe garantito persistenza di doti muscolari e tecniche, ma avrebbe consentito un graduale ambientamento ai due nuovi acquisti Loftus-Cheek e Reijnders. Con Pobega, Krunic ed il rientro di Bennacer, il Milan avrebbe avuto, con questi sei elementi, quell’insieme di prestanza muscolare associata a capacità tecniche necessari per affrontare le sfide in campionato e in Champions.

Per quanto concerne il portiere, il Milan avrebbe potuto puntare su portieri che hanno mostrato di essere pronti per la Serie A come Carnesecchi o Di Gregorio, oppure provare a rilanciare Musso, investendo così le restanti risorse economiche, come tra l’altro risulta dalle dinamiche di mercato attuali, nell’acquisto di un attaccante e di un centrocampista offensivo a destra.
Nessuno mette in discussione il valore tecnico e carismatico di Maignan, ma in un campionato di livello mediocre come la Serie A, avere un portiere affidabile, anche se non un campione affermato, pare sufficiente per raggiungere gli obiettivi che si è prefissato il Milan per il prossimo campionato, distanti dalla possibilità di vincere la Serie A e più verosimilmente legati al raggiungimento della qualificazione in Champions. Questo avrebbe evitato di iniziare la stagione con un centrocampo completamente rinnovato, aspetto che lascia qualche incognita visto che né Loftus Cheek né Reijnders hanno mai giocato in Italia.

Tuttavia, il mercato di casa Milan ha preso una strada diversa ed alla fine le risorse economiche utili per il mercato sono derivate dalla cessione di Tonali.
La speranza è che la forza fisica di Loftus-Cheek e le doti tecniche di Reijnders siano sufficienti a sostenere il centrocampo del Milan per tutta la stagione, con la certezza che anche per quest’anno, una volta superato il centrocampo, i giocatori avversari troveranno ad aspettarli il muro difensivo guidato da Mike Maignan.