Stefano Pioli allena il Milan dal 2019, subentrato a stagione in corso alla deludente gestione Giampaolo, in tre anni è riuscito a riportare il Milan in vetta al calcio italiano vincendo lo Scudetto nonché nell’insperata impresa di raggiungere una semifinale di Champions League, poi purtroppo persa malamente contro i cugini interisti.
La stagione successiva alla vittoria della Scudetto purtroppo ha deluso le aspettative, con un Milan che con pochi innesti ha terminato la stagione al quinto posto, salvo poi essere ripescato in zona Champions.

La stagione 2023-2024 sta procedendo anche peggio. Nonostante i nuovi innesti che sulle ali dell’entusiasmo hanno contribuito alle iniziali convincenti prestazioni del Milan, ad eccezione del 5-1 subito contro l’Inter, oggi pare che la squadra sia finita in una zona di pantano da cui sembra difficile emergere.

Il Milan contro le dirette competitor per la zona Champions non riesce a vincere: ha perso 5-1 contro l’Inter, 1-0 contro la Juventus, 3-2 contro l’Atalanta e ha pareggiato contro il Napoli. Risultati che non solo rischiano di compromettere la corsa Champions, ma che ridimensionano l’ambiente in vista delle prossime sfide: la percezione che in uno scontro diretto con un’altra ‘big’ il Milan possa perdere è presente tra i tifosi.

E allora come invertire la rotta? Cambiando l’allenatore verrebbe da rispondere.
E fin qui tutto ok, ma chi dovrebbe venire ad allenare il Milan?
È già partito il totonomi e si sono succeduti Conte, Thiago Motta, perfino Abate che ad oggi non ha mai allenato in Serie A.
Ovviamente le ipotesi Conte e Thiago Motta non sono percorribili nel breve periodo, un po’ per i soliti motivi economici e in ragione del fatto che soprattutto Thiago Motta vorrà giocarsi le sue chance a Bologna per riportare in Europa la squadra emiliana.
Lasciare la gestione tecnica ad Abate pare un rischio eccessivo, un po’ perché il Milan è ancora in corsa per entrare in zona Champions e può giocarsi l’Europa League, un po’ perché eventuali sconfitte potrebbero delegittimare il tecnico e compromettergli una carriera che si prospetta comunque brillante visti i buoni risultati che sta ottenendo con la squadra primavera.

E allora che si fa? Si tiene Pioli e si interviene sul mercato!
Il Milan deve acquistare un difensore e un attaccante. Non serve cercarli in giro per l’Europa, basterebbe acquistare tre elementi che giocano già in Italia, conoscono il campionato e giocano titolari in squadre di Serie A meno blasonate. Ve ne sono diversi nel reparto difensivo: Martinez Quarta, Ostigard, Baschirotto; tipici esempi di difensori forti fisicamente e anche affidabili sulle palle alte, sia in fase offensiva che difensiva.
Per quanto concerne il reparto offensivo, serve trovare un attaccante che alternandosi con Jovic consenta anche di far rifiatare Giroud. Esempi di attaccanti che stanno emergendo quest’anno in serie A: Colombo al Monza (tra l’altro in prestito dal Milan), Ngonge al Verona, Lucca all’Udinese.

Ritengo che la soluzione per riuscire a restare in zona Champions sia proprio questa, affidarsi fino a fine stagione all’allenatore che ha fatto vincere al Milan lo Scudetto e lo ha riportato in Europa nel calcio che conta, dandogli due giocatori, uno in difesa e uno in attacco, che gli consentano di fare turnover e permettano agli infortunati di ritornare a giocare.
Dopotutto è vero che la stagione in campionato è compromessa, per lo Scudetto è una corsa a due tra Inter e Juventus, ma il Milan può ancora giocarsi l’Europa League.
Complicatissimo con la rosa attuale del Milan riuscire a gestire campionato e coppe, ma considerando che il Siviglia è già stato eliminato dalla competizione, le possibilità non sono quantomeno azzerate.