E' notizia diramata alle 10 di stamattina dalla Gazzetta dello Sport che Hakan Calhanoglu e Theo Hernandez sono risultati positivi ad un tampone molecolare effettuato sabato a tutta la squadra.  Immediatamente dopo i due calciatori sono stati posti in quarantena presso il proprio domicilio dando informazione alle autorità sanitarie competenti.  Nella giornata antecedente e cioè venerdì i due si erano regolarmente allenati a Milanello e non era arrivata nessuna conferma in merito alle voci riguardanti una presunta positività al tampone ormai risultante come prassi di routine.   La news arrivata assieme all'accordo raggiunto tra il procuratore di Mario Mandzukic, Ivan Cvjetkovic e la dirigenza del Milan con un contratto di sei mesi con l'opzione per un altro anno ci lascia la bocca addolcita come una buona tazzina di caffè ma con un retro gusto leggermente amarognolo, e questo proprio al momento della partenza per la delicata trasferta al Sardegna Arena, ma ancora una volta potrebbe essere lo Chef Pioli a voler azzeccare il corretto ingrediente per farci riassaporare il tutto con la consueta, variata, ma pur sempre flautata soavità.

                    Insomma la repentina mutevolezza (o l'interpretazione) dei test Covid è piuttosto variegata e discutibile, ma ovviamente voglio soltanto alludere alle mere "chiacchiere" che ne scaturiscono, lungi dal mio pensiero contestare la rigorosa scientificità applicata alle ricerche volte al debellamento del misterioso bubbone, pur tuttavia assistiamo da varie settimane ad alcuni test rivelatisi positivi solo a poche ore dalla discesa in campo delle squadre costringendo gli allenatori a dover rivoluzionare parte e a volte l'intero impianto progettato, essendo spesso privati di pedine importanti, per affrontare la gara nell'ormai muto, gelido silenzio negli spalti degli stadi.  La domanda sibillina che molti tifosi si pongono risiede nella esatta rigidità analitica d'individuazione del test anti-Covid e che cioè lo stesso metodo di valutazione di positività o meno venga usato dalle Asl di Torino piuttosto che da quelle di Napoli...e sarà questo un arcano dilemma che ci porremo ormai per tutto il campionato in corso, posto che la pandemia rallenti, e che giocoforza causerà commenti, pareri discordanti, litigi da bar, un pò quello che accadde prima dell'applicazione del VAR con le sue regole rivisitate per il fallo commesso in area di rigore e ancora prima, negli anni, dalle sempre più variate regole governanti il  "fuori gioco del calcio".

                "  L' OFFSIDE "   

La sua prima regola  datata 1863 ad opera di due tecnici dell'allora regolamento calcistico anglosassone "Sheffield Rules", Creswick e Prest, fu scritta per normare il fuorigioco nelle competizioni internazionali e così recitava il testo all'allora regola 6 :    " Quando un giocatore ha calciato il pallone, chiunque della sua squadra che si trovi più vicino di lui alla porta avversaria è fuori gioco e non può nè toccare la palla nè impedire agli avversari di toccarla....."  Ma solo un anno dopo questa regola venne modificata e poi ancora due volte fino ad arrivare all'anno 1907 quando si iniziò a sanzionare questa infrazione solo se il giocatore si trovava nella metà campo avversaria.     Nel 1924 venne introdotto il concetto di "fuorigioco passivo", ovvero non si considera tale la posizione del giocatore che non interferisca con un avversario oppure con il gioco.  Ma la modifica più influente nella storia calcistica fu quella introdotta nel 1926 che vide la regola del fuorigioco passare da 3 a 2 giocatori e si trattò di una variazione volta all'aumento di spettacolarità del gioco tant'è che si registrò un immediato incremento di segnature.    Sarà solo agli inizi degli anni 2000 che si formulerà una nuova regola secondo la quale un calciatore si trova in offside quando una qualsiasi parte del suo corpo, con esclusione di braccia e mani, sia più vicina alla linea di porta avversaria sia rispetto al pallone, sia rispetto al penultimo giocatore difendente.  In questo ultimo decennio, in seguito alle numerose polemiche sorte attorno all'interpretazione arbitrale nelle segnalazioni dell'offside, venne avanzata l'ipotesi di abolire tale ultima regola di cervollotica comprensione tant'è che in occasione del Torneo Olimpico di Londra nel 2012 venne coniata e distribuita agli spettatori una moneta riportante su di un lato le regole del fuori gioco propriamente volta a facilitarne la comprensione.

                  VAR - Video Assistant Referee

La Var o il Var che dir si voglia fu introdotto dalla Football Association Board nel 2018 anche se in via sperimentale la prima volta in cui fu applicata risale all'Agosto 2016 durante il torneo USL Pro New York nella gara tra i Red Bulls e l'Orlando City nella quale l'arbitro dell'incontro Ismail Elfath ricorse al suo aiuto, decidendone la consultazione, in due distinti episodi a seguito dei quali corresse le sue originarie valutazioni, una ammonnizione che divenne poi un'espulsione e quindi un cambio di colore (tanto di moda oggi) da giallo a rosso ed infine un cambio di risultato, una rete concessa e poi tolta,  per posizione di dubbio fuori gioco impossibile a valutarsi ad occhio nudo e a quella velocità.                                                                                                               La Var può essere applicata, come da regolamento, solo in 4 casi, sono dunque escluse tutte le considerazioni post partita con relativi conciliaboli dentro e fuori dei locali, per la gran gioia dei "Non Assembramenti " e vediamoli nello specifico così da ricordare a tutti gli amici tifosi i motivi per i quali, spesso, le vecchie giacchette nere non ricorrono alla totale pienezza di questa attuale tecnologia, che comunque, al di là di ogni disquisizione in merito si fregia indubbiamente del merito di aver scremato la maggior parte delle diatribe calcistiche.                                                    -  Assegnazione di un gol.                                                                                                                                              -  Assegnazione di un calcio di rigore.                                                                                                                          -  Espulsione diretta  (ma non quella per somma di ammonizioni, cioè già "Giallo")                                                  -  Errore d'identità ( scambio del calciatore da espellere da ammonire o espellere)                                       Il funzionamento del Var avviene in 3 fasi:                                                                                                                   1)  La sala Var informa l'arbitro riguardo ad una decisione da rivedere (in base ai 4 casi suesposti).                           2)  Il Var rivede le immagini video spiegando all'arbitro, via radio, cosa sia successo.                                                 3)  L'arbitro, per decidere, potrà rivedere il video a bordo campo.                                                                               La decisione finale in merito è di esclusiva competenza del direttore di gara.                                                             La richiesta di consultazione del Var può essere esercitata, al momento, solo dall'arbitro ed i suoi assistenti in campo, ma non dalle panchine delle squadre contendenti.                                                                                             Per amor di precisione va sottolineato che il Var fece la sua apparizione in campo internazionale durante la finale di Coppa del Mondo del 2016 giocata a Yokohama in Giappone e vinta dal Real Madrid  per 4 reti a 2 sui campioni nipponici del Kashima Antlers, se pur vincente l'allenatore Zinedine Zidane definì il sistema Var una "fonte di confusione" e a questa dichiarazione si associò anche Luka Modric esprimendo il suo dissenso.  Le varie opinioni a riguardo sono state le più disparate, sinceramente e con estrema obiettività bisogna riconoscere che le relative discussioni sui vari episodi dubbi nel corso delle partite si è notevolmente assotigliata, e forse era questo lo scopo primario che i vari staff dirigenziali si erano prefissi nell'attuazione del sistema Var.

                 Comunque, con il beneplacito di offside e Var il Milan ancora una volta in formazione atipica, ha giocato soltatnto un paio di partite in questo campionato con la formazione tipo, si appresta a trasvolare in terra di Sardegna dove l'affamata compagine Rossoblu di Di Francesco farà di tutto per carpire ai Rossoneri  qualche punto dalla vetta della loro classifica.  Se da un lato ci intristisce l'assenza di Theo ed Hakan dall'altra ci conforta il rientro di due pedine importanti come Kijaer e Saelemaekers oltre ad Ibrahimovic già rodato contro la recente sfida di Coppa Italia contro il Torino.  Inoltre i recenti ingaggi dell'attaccante croato ex bianconero Mario Mandzukic e del centrocampista francese di origini ivoriane proveniente dal Torino Soualiho Meitè fanno tirare un sospiro di sollievo alla sempre più affollata infermeria di Milanello.  E' l'augurio che intendo auspicare alla mia squadra, ringraziandola per tutto ciò che ha fatto nell'anno più travagliato del nostro dopoguerra.  Comunque finisca questo campionato andrà sempre il mio eloquente plauso al Milan, a tutta la dirigenza, alla squadra e all'eccellente  lavoro del mastro Cheh Stefano Pioli.

                                                                                                             Un abbraccio.

                                                                                                               Massimo 48