Nella vita spesso accadono cose che sembrano non avere un senso e che poi si rivelano come segni del destino.
L'anno scorso di questi tempi il buon Antonio aveva già messo in discussione la sua avventura sulla panchina della Beneamata impuntandosi sull'acquisto di Lukaku. A qualunque costo, o Romelu o non se ne fa niente.

A distanza di un anno, 34 reti e tanta sostanza da parte del gigante buono, oggi possiamo leggere quella scelta come un segno del destino. L'inizio della fine di un rapporto tribolato e mai consolidato.
Sì, proprio lui, Romelu, prima illude, poi spreca ed infine incide nel modo peggiore in una partita equilibrata, ma mai posseduta dall'Inter, neanche nei momenti migliori.
Eh già, con il Bologna al Meazza quel segno del destino era apparso all'improvviso al momento del rigore lasciato tirare a Lautaro.

Adesso però è il momento che proprio tu, Romelu, devi prendere in mano quel destino, prendere per il bavero il buon Antonio e dirgli che, senza se e senza ma, deve restare su quella panchina perché ha un obbligo morale nei tuoi confronti ed un impegno con il popolo nerazzurro che va oltre ogni altra cosa.
Poteva andare via solo se avesse vinto. Adessso no, il destino è su quella panchina fino al prossimo triplete.
Vai Romelu, solo tu puoi!