Pochi mesi fa, fino al match contro l'Ajax, lo si vedeva poco, anzi lo si vedeva come protagonista di centro di avvenimenti discutibili ma assolutamente lontani dallo scandalo a parer mio, vedi l'incidente con la propria auto o la partecipazione alla festa di Neymar.

I dubbi crescevano nella testa dei tifosi e forse anche della società sul futuro della pantera nera.
Dubbi svaniti mercoledì sera al Johan Cruijff arena, perché proprio come una pantera al suo rientro nel suo habitat naturale, "l'erbetta" si è comportato proprio come un felino entrando a testa bassa puntando la sua preda sbranandola, il tutto lavorando all' ombra di un altro felino più grande di lui, il Leone "CR7" togliendo qualsiasi dubbio esposto in passato e facendone emergere uno nuovo, a mio avviso ancora più inquietante: e se ora volesse andarsene di sua iniziativa?

Di certo il suo gioco brasiliano ha esaltato quello spettacolo che deve garantire una competizione come la Champions League, quella spregiudicatezza di assumersi eventuali fischi in caso di fallimento dei numeri, da non dimenticare che gli effettuava fuori lo Juventus Stadium, tutti attributi che appartengono a chi nel passato ha fatto la storia del calcio.