Nell’anticipo di Serie A la Fiorentina di Vincenzo Italiano ha battuto il Milan di Stefano Pioli con il risultato di 4-3. La viola ha compiuto un miracolo ed è riuscita a fermare i rossoneri. È un’impresa storica che rimarrà inchiodata sui calendari di tutti i toscani perché la Fiorentina è riuscita a battere il più forte Milan degli ultimi anni.

Pioli torna nello stadio in cui ha allenato e dove ha scoperto un ragazzo. Tre anni fa era appena maggiorenne ma aveva già tanta forza nelle gambe. Sembrava arrivato da molto lontano, da Belgrado di preciso. Al mondo calcistico era sconosciuto, forse solo qualche osservatore o qualche giocatore dei videogiochi sapevano di lui.
Dopo tutti questi giri di parole possiamo annunciare il nome del numero nove viola: Dusan Vlahovic. Questa sera ha stupito il Milan. Una doppietta da fuoriclasse e un assist hanno mandato al settimo cielo il pubblico di una città che sogna in grande, vista anche la posizione in classifica al sapore di Europa.

Vlahovic come i più grandi artisti che negli anni hanno rappresentato la magnificenza di Firenze. Due statue da esporre alla Galleria degli Uffizi. Dusan mentre controlla il pallone con il piede e poi lo appoggia in rete; l’altra mentre riceve la sfera dal suo collega di attacco Nino Gonzalez e scaraventa il pallone in porta. Il numero nove dietro le spalle, un ragazzo imperiale, magico e favoloso. Un attaccante completo.

E mentre i grandi club si interrogano e pensano alle cifre per provare a strapparlo dalle mani del presidente Commisso, Dusan è pronto per continuare a stupire. Dopo la doppietta contro il suo ex allenatore Pioli, Vlahovic ha stabilito un record: 27 gol segnati nell’anno solare con la maglia della Fiorentina. Dopo questa notte abbiamo capito che Dusan Vlahovic non è un semplice calciatore, è un artista.