È iniziata esattamente cinque giorni fa con il solstizio d'inverno la stagione più fredda dell'anno coincidente, quasi a presagirne l'inconvertibile rigidezza, con il pareggio permeato dall'amaro retrogusto di sconfitta subito per mano dell'ex Pippo Inzaghi, che da ultimo in classifica riusciva con i suoi amaranto salernitani ad impartire una lezione di autentico football all'ormai istrionico manipolo degli erranti cavalieri brancaleoniani guidato da un Mr. Stefano Pioli, sempre più acrobaticamente impegnato nella ricerca di un qualsivoglia equilibrio statico a beneficio della sua stessa identità praticamente smarrita nell'infuocata tana del Diavolo (suo ospite ormai da cinque stagioni), ma soprattutto nel randomico inseguimento  di quell'equilibrio dinamico per poter riuscire per lo meno a far permanere stabilmente il suo Milan nell'attuale terza posizione di classifica, sinistramente minacciata dall'ascesa dei sorprendenti Felsinei, o, nella peggiore delle ipotesi, scivolare di un solo gradino per garantirsi l'ultimo posto in Champions, vista la ormai devastante ed ineluttabile ecatombe di infortuni che imperversa senza soste su tutta la rosa e che priverebbe, salvo eclatanti miracoli o mistiche misture galeniche, preparate in tutta furia nel suo terzo ritorno in rossonero dall'appena accorso neo dirigente in pectore Zlatan Ibrahimovic, nell'eroica speranza volta al tentativo di voler ridurre il sostanzioso gap di ritardo accumulato nei confronti di Inter e Juventus.
Sarebbe dunque questo appena iniziato il quinto inverno vissuto dal nostro coach parmense attorno al caminetto della sala centrale di Milanello ad oggi indaffarato con il suo staff a studiare i piani di battaglia per la prossima gara casalinga contro il Sassuolo che, in quel del Mapei Stadium di due stagioni or sono, rappresento' la ciliegina sulla torta del nostro 19mo scudetto, ma che nel match del tardo pomeriggio di sabato venturo potrebbe tramutarsi in una sorta di autentico spartiacque dall'esito del quale ne verrebbe delineato, in positivo o in negativo, l'immediato destino del suo sagace ma nello stesso tempo confuso condottiero.

Gennaio 2020
Mr. Pioli è sulla panca del Milan da poco più di due mesi, essendo stato chiamato in sostituzione dell'esonerato Giampaolo, ma dopo l'umiliazione subìta nell'antivigilia di Natale con la manita inflittaci dagli Orobici di Gasperini, tutto lo staff dirigenziale rossonero, rinunciando a strenne e panettoni, si chiude in conclave in Via Aldo Rossi alla ricerca di qualche salutare panacea e così ingaggia istantaneamente il campione svedese Zlatan Ibrahimovic ed a ruota il difensore Kjaer ed il centrocampista Saelemaekers. Da quel momento il nostro Diavolo inanellerà l'invidiabile sequenza di ben 27 gare senza subire alcuna sconfitta.

Gennaio 2021
Mr. Pioli forte della copiosa striscia di risultati positivi, del sesto posto e la conseguente partecipazione all'Europa League approccia il primo mese del nuovo anno allo stesso modo del precedente perdendo due gare di campionato con Juventus ed Atalanta ed una con l'Inter di Coppa Italia, pur tuttavia il proseguo del cammino porterà il Diavolo al secondo posto dietro lo scudetto vinto dai nerazzurri. Nel mercato invernale operato dalla società arriveranno più ombre (Mandzukic, Tatarusanu, Dialot, Hauge) che luci: Fikayo Tomori.

Gennaio 2022
Mr. Pioli insegue a quattro lunghezze dall'Inter campione d'inverno con 46 punti. Colmerà il distacco superandola nel derby a Febbraio, che con la doppietta di Giroud, determinerà di fatto il meritato lasciapassare alla conquista del 19mo scudetto sancito nell'ultimo scontro col Sassuolo del 22 Maggio. È stato questo l'unico, tra i "Gennai" del coach parmense, che ha visto la sua squadra cedere solo tre punti, quelli del discusso match casalingo contro lo Spezia. Il mercato invernale si concluderà con un solo acquisto, il mai utilizzato attaccante 18nne della Stella Rossa di Belgrado Marko Lazetic. Il giovane talento serbo ha tempo per maturare... mentre il Diavolo dopo aver atteso due lunghi lustri non ne ha più ed invoca l'agognato titolo!

Gennaio 2023
Mr. Pioli ha la febbre: il termometro della classifica segna 38 in compagnia di Lazio e Atalanta a -15 dai Partenopei. Lo score del mese appena concluso è impietoso, una sola vittoria, due pareggi e due sconfitte in campionato più altre due performance negative con l'eliminazione dalla Coppa Italia e la disarmante sconfitta contro i Nerazzurri nella Supercoppa. La prestazione tecnica della squadra Campione d'Italia è in questo inizio d'anno a dir poco penosa... con terne, quaterne e cinquine di reti subite ed una progressiva quanto inspiegabile involuzione di gioco che ha letteralmente tarlato tutti i reparti di gioco della squadra e che ha oramai toccato un livello di guardia"calciologica" sicuramente pari al sesto grado della scala Mercalli. 

E su tutto impera rovinosamente la perdurante inefficacia dell'estremo difensore (indegno sostituto di Maignan da 5 mesi) ormai statuariamente propenso soltanto al suo ritiro pensionistico da vivere nelle mura di una gelida dacia appollaiata tra le sconfinate alture dei monti della Transylvania nei pressi del Castello del Conte Dracula, vero ed unico habitat a lui confacente.
Non che le colpe dell'attuale empasse rossonera siano da attribuire al suo "non operato", ma risulta ormai languido e lapalissiano ribadire la sua permanenza tra i pali del nostro Milan....

... ed un altro inverno è dunque passato per dar luogo al suo successore, ovvero il quinto dell'era Pioliana, dove continuare ad errare sarebbe ineluttabilmente umano e quindi tollerabile... ma perseverare nella stessa via sarebbe ancor più grave, semplicemente disumano, pressoché diabolico... anche se il Diavolo, e questo da una vita, ce lo avremmo proprio sotto casa... e sembrerebbe essere un nostro atavico quanto acceso tifoso...
E allora forza e coraggio, sempre, ovunque e comunque al nostro vecchio, malconcio ma sempre grande Milan!

Massimo 48