Stamane stavo uscendo da un laboratorio di analisi cliniche con i responsi del mio esame del sangue della scorsa settimana. 
Entro in un bar, ordino un caffè macchiato e mentre verso dello zucchero nella tazzina apro la busta con il referto e comincio a dare una rapida scorsa ai risultati e mi prende un colpo quando vedo Trigliceridi 452 (valori nella norma 150-200), mi va di traverso il caffè ed il barista preoccupato mi versa prontamente dell'acqua fresca. 
Mi riprendo e con un brusco gesto richiudo la busta, esco, salgo in sella alla Vespa per tornare a casa, ma ho un ripensamento, guardo l'ora sono le 10,05, lo studio del mio medico è già aperto, cambio strada e nel giro di cinque minuti mi trovo in sala di attesa con mezza dozzina di pazienti avanti a me. 
Quando arriva il mio turno il medico, ci conosciamo da vari anni, nel vedere il mio poco edificante volto mi dice subito: "Massimo, ma che succede!?". "Vorrei sapere che razza di malessere mi porterà a stender le gambe...". "E come corri... fa vedere queste analisi... umh... dunque mi sembra tutto a posto... tranne questi trigliceridi... sono valori troppo alti, ma cosa mangi?". "Poco e regolare dottore, non nota la mia magrezza...". "Ma fumi, bevi?". "Mai fumato e mai bevuto, tranne mezzo bicchiere di vino ai pasti". "Beh, allora stoppa con i dolci e i grassi in generale come formaggi, insaccati...". E io di risposta: "Beh... la mattina a colazione un cucchiaino di Nutella sopra i biscotti con una tazza di caffè mi piace". "Caro Massimo, se ti vuoi bene, dimentica la Nutella e i biscotti, puoi mangiare due fette biscottate e basta!". "E questa privazione che andrò a fare secondo lei dimezza il valore dei trigliceridi?". "Non so risponderti con precisione Massimo, ma cominciamo a provarci e poi ripeterai gli esami, anche perchè credo che questa tua anomalia sia scritta nel tuo Dna, cioè è genetica, l'hai ereditata da uno dei tuoi poveri genitori e credo che riusciremo ad abbassare solo un poco i valori ma ci dovrai convivere, dunque occhio e stammi bene!"                        

Nel risalire in sella alla mia Vespa la mia mente con impressa l'immagine amorfa del Dna se ne va a sconfinare alla mia fede calcistica a strisce rossonere, anche questa è un'eredità non so di chi sia la paternità ma è indubbiamente, anni fa era un onore ora è un pesante fardello, un segno distintivo proprio a mo' di Dna che mi porto addosso da oltre mezzo secolo. 
Forse nei risultati di quegli esami c'è sicuramente qualche strano parametro che va a ingarbugliare quei numerini che valgono la risposta al nostro stato generale di salute, un po' come il nostro Milan, quando andavamo bene collezionavamo coppe e trofei e ce ne fregavamo della salute, ora che siamo pieni di acciacchi ci prescrivono un mucchio di esami e ci imbottiscono di inefficaci, ma costosi farmaci che dovrebbero farci guarire, invece ogni giorno sembra peggiore del precedente.

E' di oggi la notizia che il bilancio del Milan risulta in rosso a fine giugno scorso di ben 160 milioni di euro! Ma sì, come il sottoscritto credo che anche il Milan abbia il valore dei trigliceridi alto e se fosse, come asserisce il mio medico, alto perchè scritto nel Dna, non c'è cura che lo guarisca... ma io mi contento di poco, è sufficiente per ora che riveda un Milan che gioca, segna, rimonta, che duella e poi ci starà anche perdere, ma sempre e solo con onore!     
Se Mr. Pioli riuscisse con la sua maestria di chief /psicologo, ben venga, altrimenti si aggiungerà tristemente alla lista dei 9 allenatori precedenti seduti sulla panchina del Milan negli ultimi 5 anni.
Anche questo in mancanza di altro è sempre, anche se con il segno meno, un record!                                                                                                                       

Son fermo ad una pompa di benzina a fare il pieno alla Vespa, chiamo mia moglie per avvisare che fra un quarto d'ora sarò a casa, ma al primo squillo cade la conversazione, ho la batteria scarica, ma soprassiedo tanto fra poco sarò a casa.
Parcheggio in garage, prendo l'ascensore e salgo a casa, ma sul pianerottolo di fronte alla porta c'è un nugolo di persone gioiose, festanti, tutte ad abbracciare mia moglie che, avendomi intravisto con la coda dell'occhio, riesce come nel rugby in una mischia, a divincolarsi dall'accerchiamento e mi viene incontro di corsa abbracciandomi come il giorno delle promesse nozze, e con uno sguardo luminoso mi sussurra... Massimo è nato Marco... no, non dirmi, ma non doveva nascere a novembre... Sì, ma c'è stato un anticipo... è un bel bimbo, pesa 3 kili e trecento... Ma dai che bello!... E la mamma come sta?....Tutto bene Massimo e tu? Le tue analisi?... Bene, bene, non preoccuparti!   
Corro in cucina, cestino il barattolo di Nutella e dopo un thè offerto ai vicini di casa e due chiacchiere a riguardo del nascituro, mia moglie dopo aver salutato gli ospiti mi propone per l'imminente cena: "Massimo preferisci due spaghetti aglio e olio oppure...". "Ma è meglio se fai del riso in bianco e un po' d'insalata, questa sera voglio star leggero! Sai con il piccolo Marco nato oggi ricominciamo a crescere insieme a lui...".
"Eh, scommetto che tu già te lo vedi a scuola di calcio". "Certo, e poi con quel nome... Marco come... Marco Van Basten!....
"Dai... buon appetito". "Buon appetito Massimo!".



Un abbraccio

Massimo 48