"Alea iacta est!" (il dado è stato lanciato)
E' un proverbiale motto latino che si ripete tuttora nell'intraprendere un'azione irrevocabile. Secondo lo storico latino Svetonio fu una frase pronunciata dall'Imperatore Giulio Cesare, di ritorno dalla vittoriosa campagna in Gallia al momento di varcare il Rubicone, un piccolo fiume romagnolo che nel 49 a.C. segnava il confine tra la Provincia Gallica e lo Stato Romano. Si trattò di una svolta epocale nella storia di Roma poichè quel gesto darà inizio ad una sanguinosa guerra civile contro il Console Pompeo che si concluderà solo un anno dopo con la vittoria delle truppe di Cesare su quelle pompeiane  nella battaglia di Farsalo in Grecia che portò al suo definitivo reinsediamento politico nel Foro Romano.   
Ma alla luce di quanto recentemente accaduto l'altra sera all'Allianz Stadium la medesima frase sarebbe stata pronunciata da un altro Cesare, certo Cesare Prandelli nativo di Orzinuovi (Bs) classe 1957, che ha già condotto la squadra Viola dal 2005 al 2010 per poi passare alla guida della Nazionale Italiana nei 4 anni successivi dove nel suo Palmares si conteranno un Argento nel 2012 Polonia-Ucraina ed un Bronzo nel Brasile 2013. E' stato chiamato dal Presidente Rocco Commisso dopo la 7ma giornata avendo la sua Fiorentina dopo 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, solo 8 punti e ricoprendo il modesto 12mo posto. Alla luce di questi deludenti risultati il manager italo-americano  decretava l'esonero di Beppe Iachini, a sua volta successore nello scorso campionato di Vincenzo Montella, per chiamare sulla panchina l'ex Commissario Tecnico della Nazionale Prandelli. In verità il Cesare bresciano non avrà un inizio facile con i Viola, che pur vantano sulla carta una rosa eccellente a partire dal centrocampo dove compaiono nomi come Ribery, Pulgar, Borja Valero, Castrovilli, Bonaventura, Duncan ed in attacco Callejon, Vlahovic (soprannominato in patria il Van Basten serbo) Kouame, Cutrone ed in difesa Pezzella, Caceres, Biraghi e tra i pali Dragowski, Terracciano... insomma non si direbbe certamente trattarsi di una rosa scarsa... tutt'altro... ma il buon Cesare fatica a trovare il giusto schema di gioco e la prima vittoria della sua panchina, tolto il successo ottenuto ad Udine in Coppa Italia, arriverà solo dopo un esordio con sconfitta al Franchi contro il Benevento, cui seguiranno altre due sconfitte in casa del Milan e dell'Atalanta, in mezzo ci saranno tre pareggi con Genoa, Sassuolo e Verona fino ad arrivare per la teoria dei corsi e ricorsi storici alla recente vittoria contro i Sabaudi, l'ultima ottenuta dalla Fiorentina risale a ben 12 anni prima, quando la Viola sempre con il suo condottiero Cesare battè i Bianconeri esattamente il 2.3.2008 per 3 a 2 con reti di Gobbi, Papa Waigo e Osvaldo. Allora non esisteva il nuovo stadio, la Juventus era guidata da Claudio Ranieri, il suo Presidente era Cobolli Gigli, mentre nella Fiorentina era Andrea Della Valle, ed arrivò con Del Piero e Trezeguet 3a in quel campionato distanziata di ben 13 punti dall'Inter scudettata di Mourinho, mentre i Viola arrivarono quarti con il loro capocannoniere Adrian Mutu con 17 gol.  E per ironia delle statistiche, Cesare vuol essere al suo secondo successo consecutivo con la Juventus, difatti lo scorso anno sulla panchina del Genoa la battè per 2 gol a 0 con reti realizzate nell'ultimo quarto d'ora da Sturaro e Pandev. E per amor di precisione ricordo che la Fiorentina diventò la prima squadra in assoluto a battere per 2 volte la Juventus nel suo Stadium. La prima risale alla Coppa Italia del 2015 dove si affermò con due gol di Salah e la seconda è quella che ha regalato i primi 3 punti in campionato alla panchina di Cesare Prandelli  l'altra sera che matematicamente dopo 7 gare ha totalizzato 6 punti con una media di 0,85 a partita e dunque inferiore alle 7 disputate dal suo predecessore Iachini che con 8 punti realizza una media partita di 1,14 ma migliore solo nei numeri e non nel gioco della squadra, ora invece, dopo la bella vittoria contro i Bianconeri scesi in campo con l'animo simile, si direbbe, a quello di un giovane studente accompagnato dai propri genitori in Presidenza per firmare una severa annotazione lui comminata alcune settimane prima e sentenziata con urgenza dal Provveditorato proprio mentre si recava a scuola  che gli avrebbe detratto "sull'unghia" 3 punti nella sua valutazione trimestrale ed ora, d'improvviso, ancor prima di entrare in aula lo vede affrontare alle prime due ore un compito in classe su  un tema vertente una versione dal latino da svolgere senza l'uso del vocabolario, e la cosa costringerà il trainer e cioè l'ancora "foglio rosa" Pirlo, a modificare il suo schema di gioco (a dire il vero non del tutto metabolizzato dopo ben 13 gare) per la forzata e repentina squalifica di Rabiot.  E come un pugile molle nelle gambe sul ring, la Signora scenderà in campo con ancora la sua immagine riflessa allo specchio dopo la bella prestazione di Coppa al al Camp Nou. E così l'astuto Cesare potrà calare le sue Centurie capitanate, dopo soli 3 minuti di tenzone, dal serbo Dusan Vlahovic che ubriacava mezza squadra andando ad infilare il pallone alle spalle di Szczesny corsogli incontro nel vano tentativo di arrestarlo. Sarà solo l'inizio di un'agonia per tutti i restanti 87' che vedranno i Gigliati primeggiare su tutte le zone del campo ed andando a rete altre due volte, al 76' dopo un'azione corale in attacco sarà AlexSandro nel tentativo disperato di allontanare un pallone in area a procurare un autogol e pochi minuti dopo sarà l'ex di turno Martin Caceres a calare il tris... a gioia e tripudio del popolo Fiorentino e alla recitazione dell'atto di dolore, tuttora in stato confusionale (si veda la scomposta reazione del dirigente Nedved) nelle stanze della Continassa (...e d'improvviso pare crollare tutto in casa Bianconera....lo stile Juve sembra risalito nella via del ritorno sulla slitta di Santa Claus!). E' pur vero che ci sono stati degli episodi che hanno causato molte discussioni da parte degli Juventini per la mancata concessione di due rigori, ma è pur vero che di questi episodi ne sono stracolme tutte le gare e questo purtroppo fa parte del gioco del calcio....e non c'è Var che tenga!  Ma il tasso qualitativo dei pluriscudettati è tale da non avere, a mio modo di vedere, nessuna scusante, la Fiorentina ha dominato la gara per tutti i 90' e merita appieno con i suoi attuali 14 punti il ritorno nelle posizioni di classifica che maggiormente le si addicono, vuoi per la rosa, vuoi per la volontà del Presidente Commisso e vuoi soprattutto per l'abnegazione del suo trainer Cesare Prandelli, un vero condottiero....non ha superato il piccolo e guadabile  Rubicone, ma ha bensì navigato e superato il grande Po con la potenza delle sue acque ed i Fiorentini sono certi che con il loro nuovo, ma allo stesso tempo vecchio ed esperto condottiero Cesare riusciranno a riportare il loro Giglio in alto....molto in alto!!....Buon Natale Cesare...anche tu ora hai lanciato i dadi.....ed hai fatto ...doppio sei... e per giunta sotto la Mole ...ma non più sola...c'è la minaccia latente....di Palazzo Vecchio!

Theo Hernandez  (" Ruota fumante")
San Siro 92° minuto, Milan e Lazio sono sul 2 a 2, se finisse così i cugini dell'Inter stapperebbero lo spumante natalizio in vetta alla classifica....invece sarà Theo Hernandez, soprannominato dal giornalista di fede Rossonera Carlo Pellegatti "ruota fumante" su preciso corner calciato da Calhanoglu ad incocciare sulla testa di  Theo che fulminerà all'incrocio sinistro dei pali con una zuccata di rara potenza e precisione vanificando il tentativo in tuffo plastico di Pepe Reina....e sarà un'ovazione anche senza pubblico di tutta la squadra che due minuti dopo quando l'arbitro Di Bello darà il triplice fischio si riverserà trionfante con Pioli e tutto lo staff verso la curva "vuota"...come se avesse vinto la Champions...e questo a dimostrazione che tuttti ormai credono in un Milan che parla oramai non solo con i numeri...ma con il gioco e con tanto...tanto cuore Rossonero in mano! Pensate che il Milan non segnava su azione di calcio d'angolo dal Marzo 2018, quando fu Bonucci allo Stadium con un colpo di testa a realizzare il gol della bandiera contro la Juventus.                                                                                         Una vittoria dal sapore dei vecchi tempi dopo una partita avvincente, tirata, sofferta che ci ha visto due volte in vantaggio e poi per due volte raggiunti e con due rigori decretati dall'arbitro Di Bello e dal Var, uno per parte, con molta leggerezza, sul primo calciato e realizzato da Calhanoglu al suo primo gol in campionato, farà seguito quello calciato da Immobile che Donnarumma in completo nero (mi ha tanto ricordato il " Ragno Nero" Fabio Cudicini) ha incredibilmente parato e respinto sul palo ma nella ribattuta Luis Alberto realizzava il pari per la Lazio.  E così arriviamo a quel finale al cardiopalmo che sancirà l'11° centro realizzato dal terzino francese con la maglia del Milan eguagliando il numero di marcature di Rui Costa, Ganz, Ancelotti ed Honda, attualmente da molti è considerato un difensore di fascia tra i più forti in circolazione ed il suo valore attuale di mercato sembra sia superiore ai 60 milioni di Euro. Sono ben 5 i gol segnati dal Milan nei minuti di recupero e questa contro la Lazio è stata la 10ma gara giocata senza Ibrahimovic... dunque il campione svedese sembra che faccia DAD dalla panchina... e così avrebbe fatto crescere unitamente al lavoro encomiabile di Pioli tutti i reparti della squadra, ne sarebbero testimoni i 32 gol segnati in 14 gare con ben 17 marcatori diversi ed i 2 gol fatti ad ogni singola partita ad eguagliare il lontano record del Barcellona stabilito nel 1948.

Cos'altro dire di questo immenso Milan!.... Ragazzi chiudiamo quest'anno molto particolare con tanti primati raggiunti ma il nostro traguardo è ancora a meno di metà percorso, però la squadra, la Dirigenza e la mentalità sono profondamente cambiate e mentre da un lato la  pluriscudettata Juventus, Coppe a parte, si sta incamminando verso il naturale viale del tramonto, si stanno riaffacciando, dopo anni di assenza, le due squadre milanesi e questo renderà il prosieguo del Campionato molto meno monotono.  Da tifoso Rossonero mi auguro che la nostra squadra faccia il massimo che può...far altre previsioni...porterebbe solo che male!  Intanto godiamoci questo primo posto a Natale, ricordando come abbiamo passato quello di un anno fa...una differenza abissale....e quel pullman circondato da centinaia di tifosi con bandiere, fuochi, canti ed incitamenti  prima del suo ingresso al Meazza  ne è la testimonianza....ed è la giusta mentalità che è riuscita finalmente ad albergare in ogni dove Rossonero...dalla panchina allo spogliatoio...dal campo al pullman...dalle scrivanie alle singole case dei calciatori!!....insomma, il nostro Milan è tornato finalmente ad essere una gran bella famiglia!!!.....E le auguriamo, come in tutte le buone famiglie un sereno, dolce e vittorioso Natale!!!

Un caro abbraccio.
Massimo 48