Gli effetti del Corona virus sono impietosamente aggiornati alle 18 di ogni giorno tramite i bollettini divulgati dal Capo della Protezione Civile in persona Angelo Borrelli.  Ma il terribile contagio non sta provocando solo dolorosi lutti, ma sta radicalmente cambiando usi e costumi di vita a tutto il nostro Pianeta.

Al termine di questo incubo nulla sarà più come prima, inutile trovare all'occorrenza frasi di rito o semplici scusanti, la prova alla quale tutti noi siamo stati sottoposti è parsa molto somigliante ad un esame Tac il cui responso vuol essere l'attuale analisi della nostra salute, trovata nella stragrande maggioranza dei casi in condizioni precarie, ma comunque fortunosamente sana, non contagiabile almeno per ora, ma purtroppo ad oggi per oltre 14.0000 nostri concittadini infausta determinandone il prematuro decesso.  Le povere vittime di questo sconosciuto morbo, il cui virus è talmente vigliacco al punto di negare loro delle regolari esequie tanto in Chiesa quanto negli ormai stracolmi cimiteri.

Questo Covid-19 di cui per certo conosciamo solamente, come in un documento, la foto ed il nome ma non è dichiarata nè la residenza nè la data di scadenza, oltre ad essere causa di una tragica pandemia vuol soprattutto lanciare una ineluttabile accusa a tutta l'umanità che si può sintetizzare nella scarsa cura ed attenzione  rivolta all'ambiente che la circonda con tanto di vita annessa, ma vita solo apparentemente viva, in virtù dell'inesorabile avanzamento della tecnologia, ma arida nei veri contenuti e nella purezza dei sentimenti. Tradotto in termini più scientifici, tanto calore sottratto al nostro amore terreno ceduto malamente all'ambiente esterno e che ha prodotto negli ultimi decenni soltanto danni all'atmosfera che ci circonda ed ha diviso sempre più le etnie che popolano la nostra Terra.  Il Corona sta lanciando un anatema a tutti i terrestri affinchè le miserie ed i lutti che dopo il suo passaggio rimarranno come toccanti ricordi siano loro di monito onde convertirli ad un ragionamento di costruzione di pace, di armonia con tanti investimenti umanitari volti alla ricerca, alla scienza e non più agli inutili e dispendiosi armamenti.

 "....Toc..toc...chi bussa?"  " Sono la cicala, sto morendo di freddo e non ho più niente da mangiare". "Mi ricordo di te: quest'estate, mentre io lavoravo duramente per prepararmi all'inverno, tu cosa facevi?"  " Ho cantato!"  "Hai cantato - rispose la formica - e allora adesso balla!"  Poi chiuse la porta e lasciò al freddo la cicala. 
Chi nulla fa, nulla ottiene! "
 "....e poi nonno...è finita cosi!?...la cicala muore di freddo e la formica sopravvive con le sue provviste!?"  "...proprio così Matteo...proprio come sta accadendo ora in queste settimane. Esopo ha scritto questa fiaba 2600 anni fa ma la sua morale è sempre valida...da una parte una cicala che in piena canicola all'ombra delle foglie di un albero canta a più non posso equivale alla incessante produzione delle nostre aziende e dall'altra una piccola formica, che poi sarebbe la saggezza persa dall'uomo, che trasporta tra fatica e sudore le provviste nella sua tana pensando al prossimo rigido inverno e al tepore della sua famiglia....ed è dunque giusta la relativa morale che se ne trae: chi non vuol far nulla o lo fa male, non può che ottenere niente o peggio ancora nel constatare risultati impensabilmente così dannosi sia per l'attuale che la futura generazione ".
Dunque dalla celebre fiaba di Esopo, che i nostri nipotini ben conoscono, hanno appreso che le formiche in inverno scendono in letargo nelle loro casette con tanto di provviste accumulate, mentre nella bella stagione le vediamo quasi invisibilmente scorrazzare nei parchi, nei viali, nei nostri giardini in circa di briciole di cibarie da accumulare nelle loro dispense. La formica, forse assieme all'ape, è l'insetto più laborioso creato da mamma natura. Ma quanto vive?  In media nei nostri climi  i maschi solo da qualche settimane ad alcuni mesi, ma una volta che si accoppiano con una femmina muoiono celermente.  Altro discorso per le formiche regine che possono arrivare anche a 10 anni sempre che la loro colonia non venga invasa da insetti predatori, in quegli anni riusciranno con la fecondazione di centinaia di uova a creare un gran numero di colonie che continueranno la produzione della loro specie.
Ma perchè ho voluto ricordare tra le tante fiabe di Esopo proprio questa " La cicala e la formica " ma perchè è sotto gli occhi di 60 milioni d'italiani questo "formicaio" rintanato in casa con le sue provviste in attesa che transiti senza far danni l'insetto malefico sterminatore di migliaia di formiche, il " Pangolino " un mammifero a metà tra il formichiere e l'armadillo dal peso medio di 4/5 kg. che può arrivare al mezzo metro di lunghezza ed in grado di ingoiare interi formicai mangiando circa 20.000 formiche al giorno, un autentico flagello di Dio, un Attila che sconquassa in pochi minuti il minuzioso e costante lavoro di un intero popolo di formiche svolto per tutta la lunga ed afosa estate.  Ma ecco davanti ai nostri occhi palesarsi la sua metafora, somigliante per profilo e cattiveria ad unici e sinistri presagi di miserie, tribolazioni lutti, ha le sembianze del "pangolino" ma non è visibile, ponderabile, ma è subdolo, meschino,  "COdardo ", " VIle", " Dannoso "  è il " COVID-19 alias Corona Virus!
Ecco dunque che il nostro attuale, vero, unico nemico e padre padrone della nostra vita è il Corona virus, avente come ripeto la somiglianza, come se noi tutti fossimo il popolo delle formiche, con il terribile Pangolino.  
Se ci fosse un'equipe di scienziati che scoprisse il vaccino e tra qualche mese tutta l'umanità ne potesse beneficiare certamente entro il 2021 risulteremmo tutti immuni da un suo eventuale ritorno, ma avremmo solo vinto la battaglia contro quel virus avendolo neutralizzato, è come se avessimo ucciso il "pangolino".  Le nuove formiche continuerebbero ugualmente a far le loro sortite di lavoro mettendo provviste di cibarie nelle loro tane, come noi umani continueremmo sempre uscendo dalle nostre case a lavorare producendo altre e più sofisticate tecnologie, inquinando il pianeta e continuando ad investire miliardi sugli armamenti  (un solo F35 equivale alla spesa di oltre duemila posti letto nella sanità)....e forse cosa dovremmo attendere...un altro misterioso virus per comprendere che tanti "pangolino" potrebbero profilarsi all'orizzonte pronti a dichiararci guerra!?....e....ma contro la natura ....la vittoria.... la vedrei veramente ardua e dura!!!
La vita è così breve che non c'è tempo per i litigi,  per il rancore e per la guerra.                                                                                                                                          C'è solamente il tempo per amare e dura solamente
un istante.  
(Mark Twain)   

Un abbraccio
Massimo 48