L’Araba Fenice è un uccello mitologico  risorto dalle proprie ceneri dopo la sua distruzione e per tale motivo, simboleggerebbe la più inarrendevole delle resilienze.

Il Milan, fresco di Scudetto, disputerà   mercoledì prossimo il derby casalingo in terra araba, a Riyadh capitale dell' Arabia Saudita nello King Fahd Stadium, dove al termine della  "stracittadina"  verrà sancito il vincitore della Supercoppa italiana nell'edizione anno 2022.
Ma il recente percorso agonistico del nostro Diavolo è per certi versi molto somigliante ad un rally nel deserto irto di innumerevoli difficoltà ed imprevedibili insidie, che avrebbe pur sempre termine, volente o nolente, nell'innalzare o meno sul cielo di Arabia il prestigioso trofeo nazionale, che allo stato attuale dell'arte costituirebbe per lo stranamente anemico Diavolo una vera manna scesa dall'alto sul....oserei definire con una stravagante accezione: "deserto del Milancheck"!

Dallo stop del campionato a causa dei Mondiali di calcio il Milan ha disputato tre gare amichevoli, tre di campionato e una di Coppa Italia ed i risultati ottenuti sono stati purtroppo molto deludenti, tanto da indurre il nostro pur bravo e diligente Pioli a cancellare giornate libere con tanto di notti in famiglia a tutta la squadra per avere maggior modo, in quel di Milanello, di poter spiegare ed inculcare nella testa degli eroi della scorsa stagione quali siano stati gli errori commessi ed argomentare loro le strategie più virtuose per evitarne degli altri in maniera da superare con il minimo danno questa fangosa ed auspicabile passeggera impasse.
Nel tardo pomeriggio di ieri abbiamo assistito per 45 minuti ad una saga salentina nello stadio di Via del Mare trasformata in una sorta di makumba Giallorossa dove 26.000 tifosi accorsi da più parti per assistere ad un semplice defilé dei Campioni d'Italia ha invece assistito ad una galleria degli orrori nella quale risulterebbe arduo il compito di rinvenire le giuste spiegazioni per le numerose concause che l'avrebbero determinata.   Nei tre anni di gestione Pioliana la squadra non è mai stata colta da un simile ed evidente collasso, o almeno non nel suo intero collettivo.  È evidente l'amnesia individuale di Kalulu (vera sorpresa la scorsa stagione) ripetuta in fotocopia in ambedue i gol pugliesi (con la complicità nel primo dell'autogol di Theo dopo aver sbagliato il debole appoggio sulla fascia) mentre sul secondo salta a vuoto sul cross di Hjiulmand che termina facilmente sul capo del baldo Baschirotto.
Detto in altre parole il toscano Marco Baroni ex coach di Frosinone, Cremonese, Reggina avrebbe ora insegnato al suo Lecce un gioco senza fronzoli, meramemente scolastico, senza movimenti particolari né preziosismi individuali bensì espresso in una maniera ordinata ...alla "pane e mortadella" semplicemente irrobustita da cross precisi e mirati al millimetro sulla testa del compagno che colpisce e cerca di  far centro con altrettanta precisione. Impietosa è la statistica che vede il Milan vantarsi del disonorevole primato di aver subito nel corrente campionato ben 7 gol di testa. È un dato sconcertante ed indicante la cronica fatica avvertita dai rossoneri ormai da troppo tempo sui palloni inattivi (il 2 a 2 con la Roma ne è il più caustico degli esempi!)

Ma se il difensore lionese Pierre  Kalulu rappresentasse colui che si porti addosso la croce più pesante,  tutti i suoi compagni, anche di altri reparti, non risulterebbero certamente privi di macchie. Theo Hernandez  per esempio, dai più giudicato come miglior terzino sinistro a livello mondiale, sta attraversando un periodo di scarsa concentrazione. E spesso e volentieri se non sbaglia Kalulu o Theo è la volta di Tomori, anche lui solo pochi mesi fa un muro insuperabile...e malis in fundo citare il capitolo tra i pali  narrato dal transilvano Ciprian (solo il nome è una garanzia!) alla ininconcepibile Non guardia della nostra porta!!...ma siccome di meglio al momento non c'è...mi ripeterò nel dire che sarebbe meglio voltar pagina! E allora risulteranno valide le alchemiche tecniche di tattica spiegata alla lavagna nei giorni di ritiro dal nostro Stefano Pioli?                              A vedere l'evidenza dei recenti risultati si direbbe che la nuova via intrapresa non sia delle più felici (come la difesa a tre).  Non a caso nelle ultime nove gare di campionato il Diavolo è riuscito a mantenere la porta inviolata in una  sola occasione contro con la Cremonese e come ripeto tra Dicembre e Gennaio il Milan nelle 7 partite in totale giocate ha incassato 16 reti segno evidente che il reparto difensivo inizia a cigolare e che i nostri avversari avendolo ben compreso trovano molto più agevolmente la via della rete complicandoci oltre misura la rincorsa volta a ridurre il gap salito a 9 punti nei confronti dell'imprendibile Spallettiana e meritevole compagine partenopea.

Solo fra 72 ore sapremo veramente se il nostro cammelliere Pioli sarà riuscito in terra di Arabia a superare indenne le aride dune del deserto del Milancheck spazzate dalle torride sferzate dello Shamal per poi abbeverarsi a dovere nell'oasi di Riyadh e far ritorno da trionfatore in patria passando sotto l'arco di Porta Venezia con lo splendente trofeo sorretto dall'Araba Fenice ....oppure... ahimè!!...sarebbe qui finito il mio sogno!!.. perché in lontananza rivedrei  quell'onesto cammelliere costretto a tornare indietro...e con una solo pugno  di datteri in mano!
Ma questa sarebbe un'altra storia che da vero cuore rossonero non potrei mai trovare il giusto inchiostro per  scriverla!

Un caro saluto
Massimo 48