"Parigi val bene una messa" significa che vale la pena compiere un sacrificio se questo ti permette di ottenere un agognato traguardo.                        L'espressione risale alla fine del XVI sec. quando la Francia venne devastata da un terribile conflitto civile passato alla storia come la guerra dei tre Enrichi (Enrico di Navarra alla guida degli Ugonotti protestanti, Enrico di Guisa con la Santa Lega cattolica ed infine Enrico III l'allora regnante di Francia).

Davide Ballardini, allenatore della Cremonese, ha  così commentato la prestazione contro il Milan ai microfoni di DAZN.
Esce con qualche rimpianto da San Siro? "La Cremonese esce con una bella prestazione contro una grandissima squadra, quindi siamo soddisfatti della prestazione...per competere contro queste grandi squadre abbiamo il dovere di essere così. Considerando la difficoltà stasera la Cremonese ha fatto una gran bella prestazione".

Così come la fece espugnando in Campionato il Napoli al Maradona, proseguendo con l'estromissione imposta alla Roma all'Olimpico in Coppa Italia seguita da un identico risultato anche in Campionato, per poi terminare la sua strabiliante perfomance con un pareggio a reti bianche al Franchi di Firenze nella semifinale, gara di ritorno contro i Viola, che in virtù della sconfitta subita in casa avrebbe privato la pugnace compagine di Davide Ballardini lo storico accesso della città del "torrone" alla finale del 24 p.v. che vedrà all'Olimpico di Roma contendersi il 76mo titolo di Coppa Italia (Trofeo che vide nel Vado anno 1922 il suo primo vincitore) l'Inter di Simone Inzaghi detentrice del titolo (8 conquistati) e la Fiorentina di Vincenzo Italiano (6 conquistati).
E così tutti avremmo atteso una gara intensa, combattuta, ma nessuno di noi avrebbe per un solo istante potuto osar pensare ad un colpaccio dei Grigiorossi a San Siro ( penultimi in campionato, praticamente con un piede già in serie cadetta e con 37 punti di distacco dal Milan).
Ed invece al 77' dopo un errato disimpegno a centro campo il 25ne nigeriano David Okerere riusciva a carpire il pallone ed uccellare con un triplo circense capogiro la nostra coppia difensiva Kalulu-Ballo, molto più simile nell'occasione a Stanlio ed Ollio, e freddare così con una rasoiata chirurgica il palo destro del pressoché inoperoso Mike Maignan vanamente protesogli incontro per tentare una disperata parata.
Un gelo raggelante calava istantaneamente sugli spalti del Meazza anche perché al Bentegodi i cugini Nerazzurri stavano usando il pallottoliere per marcare la loro serata di grazia che li vedrà superare gli Scaligeri con il punteggio tennistico di 6 a 0!
Ma sarà nei minuti di recupero, così come era accaduto nel precedente turno contro la Roma grazie all'intuizione di Alexis Saelemaekers, che il brasiliano Junior Messias su calcio piazzato riuscirà a perforare un nutrito nugolo di polpacci e perforare la rete del pur bravo Carnesecchi....e sugli spalti si assisterà ad un repentino cambio di stato chimico...quel gelo raggelante di due sole manciate di minuti prima si era tramutato in tante goccioline di sudore e che avrebbe anche rischiato di subire un'iperventilazione qualora il Diavolo fosse riuscito a realizzare la rete della sospirata vittoria proprio mentre l'arbitro, il torinese Luca Pairetto contestato per un gol annullato, millimetrico offside a Saelemaekers, nonché un rigore non rilevato sempre ai suoi danni, sanciva la fine della gara.

Meglio un ferito che un morto... vox populi!!...
Ma adesso si faveramente dura! A 5 gare dal termine del campionato, il Diavolo è quinto in classifica in coabitazione con Roma ed Atalanta e la prossima gara ci vedrà impegnati sabato prossimo sempre a San Siro contro la sorprendente Lazio di Sarri, seconda dietro all'ormai scudettato Napoli. Infine il mercoledì successivo ci sarà il turno di andata della semifinale di Champions League contro l'Inter...dunque una sorta di conflitto breve e decisivo per la sorte futura e progettuale della squadra Rossonera, con tanti interrogativi a cominciare dalla qualificazione in Europa per la prossima stagione, dalla permanenza o cessione di Leao e Brahim Diaz, per non parlare della prossima campagna acquisti (giocoforza legata a questi imminenti risultati)... mentre qualche lingua maligna starebbe vociferando che il neo proprietario Jerry Cardinale non vedendo concrete prospettive di realizzazione dello stadio di proprietà in tempi brevi, stia tenendo il passo, con il beneplacito del sempre presente Singer-Elliot, attendendo quindi l'esito di questi imminenti esami e con un occhio rivolto soprattutto alla cassa che ovviamente, nel malaugurato caso del loro non raggiungimento, verrebbe nuovamente a trovarsi in condizioni precarie, e questo risulterebbe tassativamente da escludere.
Ed ecco dunque l'accostamento con la frase che ho usato quale titolo in questo mio pezzo.

 *Alla fine di quella sanguinosa guerra vinse Enrico di Navarra che abiurò il calvinismo per il cattolicesimo pur di conquistare Parigi, nella quale fu incoronato re nel 1594.

Si dice che, prima di farsi cattolico, abbia pronunciato appunto la celebre frase "Parigi val bene una messa" perché disposto a rinunciare alla sua religione pur di conquistare il regno di Francia. Ecco perché ancora oggi l'espressione si usa quando si vuole sottolineare che vale la pena compiere anche un sacrificio se questo consente poi di raggiungere un risultato, nel suo complesso superiore. *
E per concludere: se dunque il sacrificio di aver pareggiato in casa con la balda e simpatica Cremonese sia stato il pegno da pagare per trovare nuove e fattive energie in vista dei prossimi e severi impegni del nostro Diavolo, ben venga l'evento anche perché potremmo, noi tutti Rossoneri, proferire a cuor leggero... 

Cremona (e non Parigi) val bene una Messa! ...pardon!...un Messias!!
Grazie di cuore Junior Messias!!

Massimo 48