La Coppa Italia venne assegnata per la prima volta dalla Federazione Italiana Gioco Calcio nel 1922, proprio nel primo anno dell'era fascista.  Ma per comprenderne la sua nascita è doveroso fare un piccolo passo all'indietro, di un solo anno quando la Confederazione Calcistica Italiana, una Federazione attiva nel calcio negli anni '21 e '22 che nacque dalla scissione di alcuni club, i quali chiesero all'allora Commissario Unico Vittorio Pozzo una riduzione del numero delle squadre partecipanti alla massima serie. Ma il progetto venne ricusato in Federazione e provocò un successivo scisma. E così nella stagione '21/'22 vennero organizzati due campionati, quello degli scissionisti composto da 12 squadre in 2 gironi (lega Nord), che fu vinto dalla Pro Vercelli ed i classici gironi regionali per la lega Sud. Mentre per la FIGC con i vari raggruppamenti geografici vinse il campionato la Novese. Ma nel giugno del '22 si giunse ad una riappacificazione grazie ad un compromesso denominato "Colombo", dal nome del suo promotore, e così vennero gettate le basi che avrebbero portato in pochi anni, come nei restanti paesi europei al girone unico nel campionato.

Detto questo mentre il 28 ottobre del 1922 Benito Mussolini faceva il suo ingresso nella capitale con la nota Marcia su Roma, evento storico che di fatto diede il via al suo ventennio, veniva svolta ed assegnata l'appena nata Coppa Italia che venne conquistata dal Vado, squadra ligure di un paese di 8.000 abitanti in provincia di Savona, Presidente Giovanni Ferrando, che vide il suo team battere in ordine il Fiore per 4 a 3, segue il Molassone per 5 a 1, la Juventus per 2 a 0 con una doppietta di Romano, il Livorno per 1 a 0, vincendo la semifinale con la Libertas per 1 a 0 ed infine imponendosi nello stadio di casa propria a Vado Ligure battendo in finale l'Udinese per 1 rete a 0 (d.t.s.) con rete di Levratto. 
Era stata assegnata la prima Coppa Italia della storia (16.7.1922 ), ed il capitano Enrico Romano la sollevava al cielo assieme ai suoi compagni, questa era la formazione del Vado vincitore: Babboni I, Babboni II, Cabiati, Raimondi, Battista, Narizzano, Roletti, Romano, Esposto, Levratto, Marchese. 
Mercoledì prossimo, il 17 giugno lo Stadio Olimpico ospiterà la finale della 73ma edizione di questa competizione, 2 tra le 4 semifinaliste si contenderanno la conquista della Coppa: Juventus, Milan, Napoli, Inter e per fare un pronostico, basandoci sui risultati pre-virus dell'andata, è maggiormente favorito il Napoli avendo vinto a San Siro, seguito dalla Juventus avendo pareggiato anch'essa a San Siro. Personalmente non amo fare previsioni, dico semplicemente che fino a pochi anni fa questa Coppa da molti era sbeffeggiata, snobbata, qualcuno dei giornalisti la definiva scherzosamente un portaombrelli, altri in ricordo della obsoleta Mitropa Cup la volevano a lei accostare, ma solo come brutta copia.  Ora invece, è osannata ed incensata anche a detta dei maggiori giornali sportivi.  Può portare un introito nelle casse della squadra vincitrice prossimo ai 20 milioni di Euro, non pochi per i tempi che stiamo vivendo. Inoltre, e questo lo dico da tifoso Rossonero, potrebbe essere il passepartout per l'Europa, visto che gareggiare con Parma e Verona alle costole nel finale di campionato non sarebbe proprio una salutare passeggiata. (Però... forse nella fase rem della scorsa notte... mi è parso d'intravedere la finale tra Nerazzurri e Rossoneri... con Mazzola e Rivera... volto bendato dalle mascherine di fronte ad un maxischermo seduti ad un chiosco di Ponte Milvio....!!..ahhh...solo un sogno!!! Non badateci!).
La  2a edizione della Coppa Italia si svolse nel '26/'27, ma venne interrotta ed il suo titolo non assegnato. La competizione fu sospesa per 8 anni e fu la squadra del Torino a vincere la sua 3a edizione battendo in finale al Luigi Ferraris di Genova l'Alessandria per 5 reti ad 1 con doppietta di Silano, e gol di Busceglia, Riccardi e Galli II. Faranno seguito altre 7 edizioni e prima dell'interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale nel '42/'43 sarà sempre il Torino ad aggiudicarsi la sua 2a Coppa Italia battendo il Venezia a San Siro per 4 a 0  con doppietta di Ossola e reti di Ferrari II e Mazzola. La competizione della Coppa Italia ebbe un altro lungo stop di ben 15 anni, quando la FIGC valutò di buon grado la sua ripresa e sarà la Lazio nel  settembre1958 ad aggiudicarsela per la prima volta ai danni della Fiorentina con l'unica rete di Prini al 30' del primo tempo. Esattamente un anno dopo sarà la Juventus ad agguantare la sua 3a Coppa battendo in finale a San Siro l'Inter per 4 a 1 con reti di Charles, Sivori, doppietta di Cervato mentre per i Nerazzurri segnava Bicicli. 
Nell'albo d'oro della Coppa Italia spicca in testa la Juventus con i suoi 13 titoli, l'ultimo conseguito nel 2018 avendo battuto il Milan all'Olimpico per 4 reti a 0 con doppietta di Benatia e reti di Douglas Costa ed autorete di Kalinic. Nel Palmares segue la Roma con 9 titoli, la Lazio con 7, che lo scorso anno è stata l'ultima vincitrice del torneo avendo battuto sempre all'Olimpico la tenace Atalanta il 15.5.2019 per 2 a 0 con reti di Milinkovic Savic e Correa. L'elenco dei vincitori prosegue con l'Inter 7 Coppe, la Fiorentina con 6, Milan, Napoli e Torino 5, Sampdoria 4, Parma 3, chiudono Atalanta con 1 Coppa conquistata nel '63 contro il Torino ed il Bologna sempre contro il Torino nel 1970.  Al termine di questo elenco mi preme ricordare la 50ma edizione della Coppa Italia conquistata dal Vicenza il 29 maggio 1997 quando la partita finale si disputava in due manches. Il Vicenza superò ai quarti di finale nelle due partite il Milan, nelle semifinali superò il Bologna e nelle due partite finali, dopo aver perso a Napoli per 1 a 0  marcatore Pecchia, al ritorno di fronte al suo pubblico s'impose, dopo i tempi supplementari, sui partenopei per 3 reti a 0, i marcatori furono Maini al 21' e al secondo tempo supplementare a soli due minuti dalla fine Pablito Rossi fece esultare tutti i tifosi vicentini assiepati sugli spalti del Menti e milioni d'italiani di fronte ai teleschermi, completerà l'opera il Vicenza proprio allo scadere con il terzo centro realizzato dall'attaccante Alessandro Iannuzzi attuale viceallenatore della categoria under 15 della Lazio. 

Questa è un po' la storia della nostra Coppa Italia giunta alla sua 73ma edizione
Certo duole a noi tutti, ma soprattutto ai tifosi Rossoneri, osservare dopo 3 mesi di digiuno calcistico, oltre la depressione e la malinconia creata dal virus, dover rivivere 90' più eventuali rigori, visto che non sono previsti tempi supplementari sia nelle due semifinali che nella finale, con molta tristezza, dovuta all'assenza di pubblico (vero che per il Milan all'Allianz potrebbe essere un vantaggio) ma soprattutto alla mancanza di tre pedine importanti come Ibrahimovic, Theo Hernandez e Castillejo. Per contro giungono buone notizie da Milanello, la squadra sembra motivatissima nonostante i continui rumors attorno all'avvento della masnada teutonica. Paquetà, Rebic e Bonaventura sembrano in grande spolvero. Con molta probabilità il nostro Pioli, dal carattere anglosassone, non si fa scalfire da nulla, gli scivola tutto addosso, schiererà una formazione ad albero di Natale tipo 4-3-2-1 o similare. Personalmente serbo un brutto ricordo solo a menzionare il  Natale, recentemente... stavo allestendo l'albero nel pomeriggio dell'antivigilia... quando il mio nipotino mi passa una pallina colorata da mettere su, ero partito dalla cima dell'albero... e mi fa... sbirciando la televisione nella sala attigua: "...nonno... tieni... però ha segnato Gomez!"  e io "...Azz...!!!...beh... non ti preoccupare... pareggeremo!" Eravamo a buon punto con l'albero quando dopo un quarto d'ora nel secondo tempo Matteo mi passa un'altra pallina:  "... nonno, nonno... ha segnato ancora l'Atalanta... Pasalic!!... tieni... un'altra pallina!!"   "...e che ca...!!!....ma era pure un nostro ex!!...ma che ingrato!!....dai passami la pallina ...vedrai che faremo 2 a 2!!!"  "...se lo dici tu!!"  e dopo soli 2 minuti:  "...nonno...e 3 !!!  Ilicic!!!"  "....senti ...Matteo...non darmi più palline..."  "...tanto nonno questa è l'ultima...noooo!!!...ancora Ilicic!!!"  " ...non ci posso credere....!!"   " ....mancano 5 minuti nonno... perdiamo 4 a 0, che dici riusciamo a farlo il gol della bandiera !?!"   "....ma certo Matteo ...vedr...!!"  "...noooo!!!...Muriel...e son 5!!!!!"  "...dai...Matteo ...passami il puntale...l'albero è finito!!"  Entra mia moglie Angela con il caffè ed il cioccolato caldo per Matteo :  "...Massimo!...ma sai che quest'anno non ti è venuto molto bene l'albero di Natale... e poi tutte quelle palline messe male...!!  "...Ehhh...Angela...dici bene!!  Ma sai che io quest'anno volevo fare il Presepe!?!"  "...Sì...forse era meglio...vero nonno Massimo!?!"

Dai... ragazzi... che ci rifacciamo venerdì sera... senza albero... senza palline..."... E senza gol presi!! ...nonno!!"  " ...Ehh... la vedo dura per noi del Milan... bisogna per forza vincere o pareggiare dal 2 a 2 in su!!... Matteo... e di fronte c'è la Juve di Ronaldo..."  "...Ehh...vabbè nonno ...ma dai basta una papera di Buffon che noi passiamo... vero!?"  "...Sì, sì...vero Matteo ... ma perchè dovremmo sperare in una papera di Buffon!?" "Perché all'andata ha fatto i miracoli... e nel calcio prima o poi tutto si compensa, l'ha detto tu... e poi sai che me lo son sognato... gli sfuggiva dalle mani un tiro di Rebic...!!"  "Ehh... Matteo... tu hai sognato la papera di Buffon, nonno ha sognato nella finale all'Olimpico il derby Milan-Inter... sai che ti dico... le coppe non si vincono con i sogni ...!! Una volta ne abbiam vinte tante e sempre per essere più bravi degli altri... dai dimentichiamo i sogni... è ancora presto, dai...andiamo... che nonno ti offre un bel gelato!...vuoi?"  "..Ok nonno..grazie!!"

Un abbraccio
Massimo 48