Finita anche questa volta, sempre agli ottavi e sempre contro la più abbordabile del lotto delle avversarie. 
C'e' chi si diletterà nell'analizzare la partita, chi chiederà la testa di giocatori e dirigenti vari.   
Io mi limiterò ad esprimere il mio sentimento, che forse in mezzo a tutto il marasma di arrabbiature, felicità (dei tifosi altrui che si soddisfano con gli insuccessi altrui non potendo ancora gioire di successi delle proprie squadre), ecc... rappresenta il peggiore di tutti: la perdita della passione, per la mia squadra e per il gioco del calcio
Ora sarà facile dire che a causa dell'annata balorda è semplice smettere di tifare la Juve perché non vince, ma mi ricordo di aver avuto più passione nell'anno di serie B che quest'anno. Questo perché vedo che la mia squadra del cuore è finita in mano a gente che non ha a cuore come me il suo destino, che non si inc... come una iena se perde o pareggia o anche se vince male

Ieri sera è stato il culmine, la realizzazione mentale che, forse, una storia lunga 36 anni, nata dall'anno 1985, potrebbe aver raggiunto il capolinea. Me ne accorgo perché alla fine del primo tempo sapevo già di dover spegnere la tv ed andarmene a letto a riposare per il lavoro, ma il tentativo di raddrizzare la storia d'amore lo fai sempre ed ho gioito nel vedere che c'è e ci sarà ancora qualcuno in campo che sputa il sangue per la maglia. 
Come dopo ogni sconfitta, ho dormito poco e male dalla rabbia, pensando che forse allora ogni tentativo di rimettere in piedi il tutto non vale più la pena e penso che in fondo sia giusto così. Alla società, ai giocatori e ai tifosi sicuramente non importerà che un tifoso che non compra magliette o fa l'abbonamento alla pay tv, molli il tutto, manco sanno che esisto probabilmente.
Ma il compito principe dello sport è generare emozioni in chi lo segue, belle o brutte e tenerlo legato a sé. Leggo ancora che si crede nella vittoria scudetto, impossibile da realizzare, leggo di quattro errori fatti che se vuoi qualificarti non devi fare. Non vedo i dirigenti prendersi responsabilità, i senatori andare a parlare.
Dove siete, cavolo? Vi fate vedere e sentire solo quando si vince? Metteteci la faccia e spiegateci come mai va così.   
Non so ancora cosa farò, di solito dopo la separazione ti isoli e cerchi di guarire le ferite.
La delusione è tanta, la rabbia di più.