Era inizio luglio quando su questo sito in un articolo auguravo alla mia Roma di aver trovato in Di Francesco un allenatore preparato, ma soprattutto elastico mentalmente, in grado di adattare la sua idea di calcio al materiale a disposizione e non il contrario, facendo in pratica cio´ che con successo alcuni suoi illustri colleghi nel recente passato han fatto nel momento in cui la carriera li ha fatti passare da essere allenatori di squadra di provincia ad allenatori di squadra di alta classifica.

Mai come in questo finale di mercato sento questa esigenza ancora piu´ viva, la conclusione del mercato in casa giallorossa ha portato quella mia idea di cambiamento tattico dall´essere un opzione percorribile ad essere strettamente necessaria. Il famoso ultimo tassello del lavoro dell´ottimo Ramon al fine si e' rivelato essere Schick, giocatore dal talento cristallino per cui davvero valeva fare un azzardo con una spesa cosi´ importante, almeno per quelle che sono le possibilita´ del club.

Eusebio dovra´ ora dimostrare intelligenza, forgiando la squadra alle nuove esigenze, dovendo necessariamente cambiare qualcosa per mettere tutti i giocatori nelle condizioni che son ideali per esprimere il loro potenziale. Potrebbe peraltro insistere anche con il 4-3-3 che ama tanto, a patto di farlo diventare una sorta di ibrido, a questo punto non lasciando piu´ stabilmente sulla stessa linea sia gli esterni bassi che quelli alti, tutto sommato una pista praticabile, con Perotti piu´ dietro rispetto ai due compagni di reparto, kolarov alle sue spalle che giocherebbe piu´ sulla linea dei centrali, e kardsorp dall´altro lato che invece giocherebbe stabilmente piu´ avanzato, permettendo a quel punto a Schick di poter stabilmente avere una posizione "diagonalmente" piu´ idonea, ovvero piu´ avanzato e leggermente piu´ centrale.
Questo e´ fattibile viste le carattiristiche degli altri giocatori coinvolti, Perotti puo´ partire da piu´ dietro, cosi´ come Kolarov ha certamente vocazione piu´ difensivistica di Kardsorp.

Anche il cambio modulo e´ una pista affascinante, un 4-4-2 con ddr vertice basso, due mezzali a scelta fra Florenzi, Strootman e Pellegrini (con Gerson possibile sorpresa) e Nainggolan trequartista interpretando il ruolo come fatto l´anno passato con Spalletti in panchina. E davanti loro due ovviamente, Dzeko-Schick, potenti, fisicamente prestanti, disponibili al movimento, sia accorciando verso il centrocampo che allargandosi, avere due attaccanti del genere, in grado di fare questi movimenti alternandosi nel farli, riuscendo ad essere fisicamente (ma anche tecnicamente) impegnativi nella marcatura per i difensori avversari e' un lusso che poche volte la Roma ha potuto permettersi e sarebbe un peccato mortale non poterlo sfruttare.
Il mister in questo deve dimostrare di essere intelligente e preparato nella capacita´ di sapersi adattare alle esigenze che il valore della rosa a disposizione gli impone, cosi´ come deve essere in grado di capire come e in che maniera organizzare la fase difensiva, perche´ se ci son problemi (e quelli non mancano mai in questi casi) nel tenere una linea difensiva troppo alta, allora bisogna adeguarsi, l´efficacia difensiva la fa in primo luogo l´organizzazione, squadre prive di organizzazione difensiva, pensando di sopperire a questa con la qualita' dei singoli centrali han scoperto amaramente che questa non faceva la differenza in positivo.
Accadde al Real dalle (troppe) stelle, quando si pensava di mettere Samuel dietro risolvendo i problemi difensivi di una squadra che gia' con quattro attaccanti non poteva di certo permettersi la rinuncia a Cambiasso e Makelele per riuscire a mettere negli undici anche le star Beckam  e Guti addirittura come centrali di centrocampo.
In misura minore lo scoprimmo anche noi ai tempi di Zeman, quando pur apprezzando in pieno le qualita´ di Marquinhos e di Castan (all´epoca il miglior Castan) non riuscivamo ad evitare questa antipatica tendenza del prendere due gol a partita.
Non c´e´ niente da fare, e´ inutile inseguire la chimera del difensore centrale "monstre" che da solo garantisce l´impermeabilita´ della difesa, anche quando la squadra e´ votata all´attacco, gli equilibri son i primi e piu´ efficaci difensori, la stessa difesa da record della Juve degli ultimi anni in primis di questa organizzazione si e´ giovata, finendo col far diventare fenomeno mediatico un buon singolo (ma nulla piu´) come Bonucci, giocatore che se fosse capitato in alti contesti (2 anni consecutivi alla roma di luis enrique-zeman ad esempio) negli stessi anni avrebbe avuto un proseguio di carriera meno soddisfacente.

Sta a te Eusebio quindi, un pizzico di fiducia ce l´ho, la scelta di fare a Bergamo una partita prettamente difensiva non fidandosi della condizione generale della squadra. Mi fa pensare ad un ragazzo che ha gia´ capito molto di come deve lavorare in un contesto che non e´ piu´ quello della squadra di provincia, mi auguro che tu quindi abbia la giusta intelligenza e la giusta preparazione per adattarti alla realta´ della tua squadra; se sara´ cosi´ la nostra Roma sara´, comunque vada, fra le protagoniste di questo campionato; se invece sarai uno di quegli allenatori un po´ capa tosta purtroppo rischieremo una stagione perfino simile a quelle vissute con Luis e con Zeman.

Ramon il suo lavoro l´ha completato e a mio giudizio facendo bene, fornendoti una rosa qualitativamente e quantitativamente ottima, migliorando tanto la profondita´ della rosa, lacuna enorme degli ultimi anni. Ora tocca a te, in bocca al lupo!