Sembrava uno scherzo, una boutade, qualcosa di tipicamente italiano, di tipicamente estivo, la news-bomba di calciomercato buttata li´ quasi per tradizione, perche´ ogni estate che si rispetti ha il suo calciomercato da discutere, ed ogni calciomercato da discutere ha la sua "bomba" piu´ o meno veritiera ma fa niente, e´ estate non si gioca e tocca avere argomenti interessanti da proporre a chi comunque anche l´estate non riesce ad evitare di fare quattro chiacchiere in compagnia con argomento calcio.

E invece no, e´ tutto incredibilmente vero, plausibile, anzi ormai anche piu´ che plausbile, e il tutto in una sorta di crescendo rossiniano in cui alcuni elementi che pian piano son emersi (sempre prendendoli col beneficio d´inventario, s´intende).
Come non rimanere sorpresi nel momento in cui piu´ di qualche ricostruzione riguardo l´accaduto, arriva a descrivere una situazione apparentemente inverosimile ? 
Mi riferisco alla nascita della trattativa, da alcune, anzi parecchie ricostruzioni, il tutto nasce dal procuratore, sarebbe lui a far nascere la trattativa, a proporre alla Juventus il giocatore, a cercare addirittura di convincere dirigenti, all´inizio perplessi, riguardo la fattibilita´ economica della stessa. 

Dunque perche´ proprio la Juve? Perche´ andar via dal Real Madrid tricampione d´Europa ed andare a contattare in primis, non un facoltoso club inglese ma proprio un club che potrebbe avere difficolta´ e perplessita´ nel fare un´operazione economica cosi' onerosa?
Mi si dira´ "eh ma la scrittura privata, a certi club e´ chiaro che non sarebbe stato venduto se non con la clausola originale".
Ok, certamente, ma il Manchester United? Probabilmente non era fra i club nella black list di Florentino, tutt´altro, anzi a quanto pare il Real sarebbe interessato a sentire eventuali offerte dello UTD.
In tutto questo anche il giudizio di persone che piu´ o meno per i piu' svariati motivi son stati legati al giocatore, e che han dichiarato di esser rimasti sorpresi dall´opzione Juve, arrivando a raccontare di un CR7 che in passato aveva manifestato disinteresse per la serie A italiana, esprimendo, non tanto il desiderio, ma comunque la disponibilta´ in caso di addio al Madrid nel tornare nella prestigiosa premier, e perche´ no proprio in quel Manchester UTD da cui era arrivato, giuidato poi oggi dal celebre connazionale.
Dunque perche´ CR7-United non si fara´, e invece si fara´ a quanto pare CR7-Juventus ?

La risposta e' in parte nei mal di pancia del portoghese, manifestatisi negli ultimi mesi, l´entourage del calciatore ha fatto trapelare piu´ o meno velatamente che la grana col fisco ha fatto riflettere molto il calciatore, che sarebbe deluso dalla latitanza del club nel difenderlo durante la querelle col fisco. Ora chiaramente se si ha un briciolo, ma solo un briciolo di perspicacia si capisce che tutto cio´ e´ parecchio surreale. Il giocatore e´ finito sotto la lente d´ingradimento del fisco spagnolo per le sue entrate extra sportive, cosa c´entra il club e come puo´ il club stesso condizionare l´esito di un procedimento fiscale e' un mistero.
Non e´ quindi verosimile la storia dell´astio verso il Real per questa vicenda, e´ tuttavia molto ma molto verosimile l´idea che la vicenda condizioni (e non poco) le scelte future del giocatore.

Cristiano a Madrid stava benissimo, guadagnava benissimo, probabilmente la questione (visto l´ego) dell´essere il "piu´ alto stipendiato del mondo" conta, ma e´ questione risolvibile. Cio´ che non e´ invece risolvibile e´ l´aumento improvviso delle sue spese fiscali, ovvero delle spese fiscali relative al "grosso" del suo guadagno, i contratti extrasportivi, CR7 nei suoi anni madridisti finora se l´era cavata, ora la prospettiva era cambiata, l´accertamento fiscale e relativo patteggiamento (per evitare il carcere) han avuto come conseguenza l´inevitabilita´ dell´aumento (e parecchio consistente) della somma da versare al fisco spagnolo.
Aver accettato quel patteggiamento significa accettare la tesi accusatoria che vede il nostro campione aver evaso il fisco per una cifra rilevante, per quelle specifiche entrate che a questo punto, da quest´anno in poi, diventeranno per forza di cose tassabili tutti gli anni. E allora andare via, via da Madrid, via dal fisco spagnolo, per andare dove pero´? 
E' a questo punto che diventa l´Italia la meta da raggiungere, quell´Italia in cui da un annetto una norma inserita nella legge di bilancio 2017 consente a chi si trasferisce nel Belpaese di beneficiare di un´imposta massima, relativamente ai redditi ottenuti all´estero, di appena centomila euro. Ebbene sì, cari amici sportivi che, vi crogiolate in romantiche tesi sul campione che "cerca nuove sfide e le cerca difficili", pure stavolta e´ questione di soldi, e non si parla dell´ingaggio, che certamente avra´ il suo peso ci mancherebbe, ma alla fine sara´ "qualche milioncino" in piu´. 

Qui´ il vantaggio e´ il passare dal pagare qualche decina di milioni di euro di tasse al fisco spagnolo per i contratti commerciali e/o extrasportivi, al passare a pagare appena 100 mila euro a quello italiano, senza trasferimenti, trucchi, trucchetti, passaggi di soldi in paradisi fiscali, sicuramente anche commissioni o cos´altro da pagare.
Centomila euro l´anno e passa la paura.  Ancora dubbi sul fatto che non vada a finire cosi'?