Finale di stagione e "scrutini", questi i miei personalissimi voti alle 20 protagoniste, valutando aspettative iniziali, rendimento stagionale e risultato finale: è solo un giochino, ma ci sta a fine stagione.

Juventus: 9 - Settimo scudetto consecutivo, come nella scorsa stagione un distacco meno netto dato alla seconda e qualche affanno in più rispetto alle "passeggiate" fatte per anni, ovviamente cio´ non toglie nulla al valore dell´impresa fatta, curioso comunque come il distacco del Napoli nel tempo dai bianconeri si sia di molto accorciato (5 e 4 punti) si sia molto accorciato proprio nelle stagioni in cui il grande "traditore" argentino sia passato proprio dal Napoli alla Juve. Quarta coppa italia consecutiva senza neanche faticare troppo, all´appello manca la Champions, stavolta senza finale persa ma ovviamente i rimpianti per quel che poteva (incredibilmente) essere e non e´ stato non mancano, in un contesto pero´ di una coppa giocata con qualche affanno in piu´ vista la sofferta qualificazione contro un Tottenham che non e´ esattamente fra le rivali europee piu' accreditate, la corsa alla Champions impone di rivedere qualcosa tatticamente, il notevole potenziale tecnico in Europa va sfruttato in maniera migliore.

Napoli: 8 - La stagione della grande delusione, anche della grande illusione, ma impensabile poterla valutare meno di cosi´, nonostante un cammino nelle coppe a dir poco deficitario con un eliminazione nei gironi Champions dovuta principalmente all´aver sbagliato una singola partita (trasferta in ucraina), il disastro nell´andata al san paolo contro il lipsia in E.L. a cui non si e´ riusciti nonostante le buone intenzioni dimostrate a porre rimedio nel ritorno in Germania, ed anche l´eliminazione dalla coppa nazionale in gara secca contro avversaria comunque pericolosissima piu´ di quanto il nome non dica, quell´Atalanta mina vagante delle ultime due stagioni. In ogni caso 91 punti in campionato son tanti, tantissimi, ottenuti oltretutto facendo spesso divertire il pubblico con un gioco che ruba l´occhio, e questo e´ comunque un merito non puo´ esser mai un demerito, voto quindi alto, non potrebbe essere altrimenti.

Roma: 7,5 - La stagione dei grandi dubbi alla fine e´ stata migliore di quanto preventivabile, un nuovo ds che arrivava dall´estero, un nuovo allenatore che arrivava dalla provincia, un mercato condizionato dall´esigenza di far plusvalenza per recuperare cio´ che la sciagurata notte dell´agosto di un anno prima col Porto aveva tolto e non incorrere nell´ira dell´UEFA, e tutto questo nel primo anno del post-Totti con tutte le conseguenze negative ambientali del caso. E´ arrivato un terzo posto inaspettato alla vigilia, in un campionato cominciato benino, con un brusco passaggio a vuoto fra fine dicembre e febbraio e concluso in netto miglioramento. Ma e´ stata soprattutto la stagione della Champions vissuta per una volta da protagonista, girone davvero difficile con Atletico Madrid e Chelsea addirittura vinto, e poi semifinale raggiunta nella fase ad eliminazione diretta, con remontada indimenticabile contro il Barcellona nei quarti. Da dimenticare in toto ovviamente la coppa nazionale, fuori subito in gara secca contro il Torino, proprio nel periodo di fine anno quello del passaggio a vuoto.

Inter: 6 - Quel che doveva arrivare e' arrivato, qualificazione alla Champions, ma era davvero lecito aspettarsi qualcosa in piu´ che non un affannoso quarto posto preso per il rotto della cuffia a scapito di una squadra che pur non facendo affidamento su risorse economiche importanti, e dovendo anche sostenere l´impegno infrasettimanale in e.l. non doveva rappresentare un ostacolo.
Dall´Inter era lecito aspettarsi non l´essere la terza alternativa a Juve-Napoli in una lotta scudetto, ma quantomeno essere terza forza del campionato senza patemi, offrendo anche spunti di gioco interessanti pareva essere il minimo sindacale, cosi´ non e´ stato, una fase iniziale di campionato con risultati piu´ che brillanti ma spesso frutto piu' del caso che di una prevalenza sui vari avversari, una fase centrale di campionato in cui i risultati (peggiorando) si son adeguati a quanto mostrato in campo, una fase finale in ripresa netta dal punto di vista del gioco, con comunque sempre qualche pessima prestazione di tanto in tanto (trasferta BG e soprattutto Sassuolo). Decisamente pessima la prestazione nella coppa nazionale, con una qualificazione strappata solo ai rigori in casa contro il Pordenone e una sconfitta nei quarti contro i cugini rossoneri. Due partite giocate zero gol fatti. Alla fine sufficienza strappata piu´ per l´obiettivo raggiunto che per altro, con un voto che va a lievitare (e non poco) negli ultimi 15 minuti di campionato.

Lazio: 6,5 - Squadra costruita nel tempo con sagacia e competenza, la scelta di Inzaghi dopo il dietrofront di Bielsa sembrava figlia di un´incapacita' di trovare qualcuno disponibile dovendo ricorrere necessariamente ad una risorsa interna, magari sara´ stato anche cosi´ ma l´ex attaccante ha fatto sicuramente un lavoro egregio, avendo a disposizione ottimi elementi acquistati con ottima oculatezza nel corso degli ultimi anni. La Lazio 17-18 e´ riuscita a confermarsi in europa, evento raro nell´ultimo decennio fatto di buone stagioni giocate senza coppe, con qualificazioni, e stagioni successive in cui anche per l´incompletezza della rosa non si reggeva il doppio impegno finendo col fare campionati al di sotto delle aspettative. La Lazio di quest´anno invece facendo anche un´ottima E.L. con loro suicidIo collettivo in 10 minuti in quel di Salisburgo nei quarti, e´ riuscita a ripetersi ad alti livelli in campionato, arrivando ad un passo da un quarto posto ed una qualificazione Champions che avrebbe avuto del clamoroso. E tutto questo spesso giocando un calcio divertente e brillante.

Milan: 5 - Squadra mal costruita, che comunque riesce a far peggio di quanto ipotizzabile anche volendo esser stati pessimisti ad agosto essendo titubanti riguardo le scelte fatte. Un sesto posto confermato con score praticamente uguale a quello dello scorso campionato e´ motivo piu´ che sufficiente per un´insufficienza piena, con ulteriore nota a margine negativa per la pessima figura in una singola partita, sconfitta interna contro un Benevento che nelle altre 18 trasferte di campionato ha raccolto un misero punto con 17 sconfitte. Piu´ che discutibile anche la gestione di alcune situazioni a stagione in corso, surreale l´esonero del preparatore atletico l´esempio piu´ eclatante. Neanche particolarmente brillante il cammino in E.L. un girone agevole vinto, tuttavia risultando convincente nelle sole 2 partite contro l`Austria Vienna, poi una qualificazione senza troppi patemi contro il Ludogorets e lo stop al primo avversario un po´impegnativo, un Arsenal peraltro in una stagione non brillante che pero´ ha avuto gioco abbastanza facile qualificandosi con due vittorie. Meglio in Coppa Italia dove si e' raggiunta la finale con prove di buon livello contro avversarie di livello Inter e Lazio, tuttavia dovendo arrivare ai calci di rigore contro quest´ultima, la finale obiettivamente proibitiva contro la Juve lascia comunque l´amaro in bocca per il risultato parecchio pesante, alla fine anche nella competizione in cui si e´ fatto meglio per il Milan 2017-18 non puo´ rimanere neanche un bel ricordo.

Atalanta: 6,5 - Non riesce a ripetere il clamoroso campionato 16-17, ma riesce comunque a ritagliarsi un posto da protagonista in campionato, centrando di nuovo per il secondo anno consecutivo la qualificazione europea, in una stagione in cui anche la partecipazione alla medesima competizione e´ stata onorata con un girone vinto nonostante sembrasse ostacolo troppo arduo per una provinciale italiana. Particolarmente sfortunato poi il primo turno ad eliminazione diretta, giocato contro una squadra di ben altro rango europeo (il Dortmund) che e´ riuscito a qualificarsi solo grazie a provvidenziali gol nel finale di entrambe le partite.

Fiorentina, Torino, Sampdoria: 6 - Rispettivamente ottava, nona e decima lo scorso anno, confermano in blocco quest´anno questo posizionamento, subito a ridosso delle postazioni che contano per una qualificazione europea, senza infamia e senza lode l´anno scorso, senza infamia e senza lode quest´anno, sufficienza da intendersi come tale, non in senso positivo, non in senso negativo.

Sassuolo: 6 - Vince il campionato della "seconda parte della classifica", in pratica una sorta di campionato delle provinciali, era il primo anno del dopo Di Francesco, i problemi per parte della stagione si son visti, ma alla fine il risultato e' stato totalmente in linea con quella che e´ la realta' di questo club.

Genoa: 6 - Campionato tranquillo, finito in crescendo nel girone di ritorno, non correndo mai il rischio di ritrovarsi coinvolti nella lotta retrocessione

Chievo: 6 - Un buon girone di andata in cui sembrava aver posto le basi per una salvezza tranquilla, girone di ritorno non altrettanto brillante con come conseguenza l´essersi si ritrovato a dover faticare per raggiungere l´obiettivo, riesce comunque a vincere quello che a tutti gli effetti pareva essere uno spareggio con il Crotone rimettendosi pienamente in carreggiata e finendo col non dover vivere con affanno gli ultimi minuti di campionato.

Bologna, Cagliari, Udinese 5,5 - Squadre da cui sarebbe lecito attendersi prestazioni migliori, il Bologna comunque mai invischiato seriamente nella lotta salvezza, Cagliari e Udinese invece raggiungono il risultato col fiatone. Troppo col fiatone, insufficenza non grave per tutte e tre.

Spal: 7 - Girone di andata con difficolta´ naturali per una neopromossa, deciso cambio di passo nel girone di ritorno, squadra coraggiosa, tosta e rimasta con merito in serie A

Crotone: 5,5 - Non riesce a ripetere il miracolo dello scorso campionato e retrocede in extremis lottando con orgoglio fino alla fine, riuscendo anche nelle ultime giornate a bloccare sul pareggio squadre come Juve e Lazio a caccia di punti per i rispettivi obiettivi, retrocessione si ma a testa altissima.

Verona: 4 - Seconda retrocessione in B negli ultimi tre anni, doveva essere la stagione in cui gli scaligeri avrebbero dovuto far apparire come un´episodio la retrocessione del 2016, invece no, non solo non riescono ad evitare una nuova retrocessione, ma si rendono protagonisti di un campionato in cui non dan mai neanche l´impressione di poter raggiungere la salvezza, finendo addirittura col fare appena 4 punti in piu´ del vituperato e derelitto Benevento. E´ pur sempre il Verona caspita, bocciatura senza appello.

Benevento: 6 - Ebbene sì, 6, finiti in serie a quasi per caso (da rivedere i meccanismi di promozione della B) era gia´ abbastanza chiaro da agosto che si sarebbe trattata di una scampagnata, le prime tragiche giornate con un incredibile record di sconfitte iniziali consecutive lo han confermato, poi l´orgoglio, che porta a fare un girone di ritorno dignitoso ed assolutamente da squadra di categoria, con la soddisfazione di una prestigiosa vittoria a San Siro a casa di chi in agosto era stato fatto oggetto di grande riscontro mediatico per una pirotecnica (d´altronde la Cina e' leader nel settore fuochi artificiali) campagna acquisti.