Ieri sera, al Signal Iduna Park di Dortmund, è andata in scena una partita cruciale che avrebbe indubbiamente mischiato le carte in tavola nel girone F. La classifica, prima del calcio d'inizio, vedeva il Barcellona primo ad otto punti, seguito dal Borussia Dortmund e dall'Inter a quota quattro e dallo Slavia Praga ultimo a soli due punti.

Analisi della partita e parole di Conte a fine partita
I nerazzurri scendono in campo con l'ormai celebre 3-5-2, indiscusso cavallo di battaglia di Mister Conte, mentre i tedeschi si schierano con un 4-2-3-1, con le chiavi del gioco affidate alla tecnica di Witsel e Weigl; mentre il riferimento offensivo sarà Mario Gotze, il quale agirà da falso "nueve", con l'obiettivo di fare uscire uno dei tre centrali interisti. Per quanto riguarda i primi trenta minuti non c'è storia, dominio interista. Gli uomini di Conte giocano con una sicurezza che raramente si vede in palcoscenici del genere: capacità di difendersi, gestire i ritmi di gioco e sfruttare le occasioni a disposizione consentono ai nerazzurri di andare a riposo sul risultato di 0-2, firmato da uno straripante Lautaro Martinez e da un cinico Vecino.

La seconda frazione di gara però, non rispecchia quando accaduto nella prima.
Esce finalmente fuori la tecnica stellare di Jadon Sancho, ma soprattutto la rapidità di Achraf Hakimi, che segnerà il goal dell'uno a due ed infine quello del 3-2 che consentirà ai tedeschi di essere ancora più vicini agli ottavi di finale di Champions League. Indubbiamente la delusione a fine partita è tanta, appesantita dalle deludenti prestazioni di Biraghi e Vecino e dall'infortunio di Politano.

A confermare tutto ci sono le parole di Antonio Conte, il quale a fine partita, riferendosi indirettamente alla dirigenza meneghina, rimprovera una forte mancanza di elementi validi in panchina, che avrebbero sicuramente permesso di arrivare alla partita in condizioni fisiche migliori. Fondamentale in questi giorni sarà non perdere la concentrazione, in modo tale da arrivare pronti al match di sabato sera contro l'Hellas Verona, che ci permetterebbe di rimanere al passo della Juventus o addirittura (in caso di insuccesso contro il Milan) di provare il controsorpasso, per fermare una volte per tutte l'ormai indiscusso dominio bianconero.