In una fredda serata del 4 gennaio 2024, la Juve scende per la prima dell'anno contro una Salernitana che aveva agilmente passato il turno precedente, battendo 4-0 la Samp di Andrea Pirlo.

C'erano riusciti grazie ad una grandissima doppietta di Loum Tchaouna, francese ex Dijon, e un goal di Ikwuemuesi, a chiudere l'opera a risultato già acquisto è stato Jovane Cabral.
Ma allo Stadium la difficoltà si alza per i ragazzi di Filippo Inzaghi che deve fronteggiare oltre ai vari assenti per via della coppa d'africa (Dia e Coulibaly) anche gli infortuni all'ultimo minuto di Candreva e Bohinen che si aggiungono a tutti gli altri rendendo così molto corta la panchina dei campani.
Dall'altra parte invece Massimiliano Allegri effetua un turnover massiccio facendo riposare gente che è sempre titolare nell'ultimo periodo come Mckennie, Kostic e Bremer, mette in campo Perin, portiere di coppa e davanti schiera il duo Chiesa-Milik, così da dare minuti a Federico e far riposare Dusan Vlahovic.

La gara però comincia in salita per i bianconeri che subiscono un goal dopo un minuto esatto, sfruttando un errore di Gatti che letteralmente fa un assist a Ikwuemuesi che solo davanti a Perin gela lo Stadium. I campani hanno la chance per raddoppiare subito dopo con un tiro centrale di Junior Sambia.
Da quel momento in poi la Salernitana smette di creare occasioni, chiuderà infatti il match con soli 2 tiri tutti e 2 verso lo specchio della porta, e al 11esimo minuto arriva la prima gioia personale in casa per Fabio Miretti, che dopo il primo goal in Serie A contro la Fiorentina, che è valso i 3 punti a Firenze, riesce a segnare anche in casa e porta in pari il risultato, sfruttando una bella sponda di Cambiaso su un cross teso di Chiesa.
Partita che rimane sempre in mano della Juventus, che riesce pure a guadagnare un rigore, poi trasformato in punizione dal Var che cambia la decisione di Ghersini, arbitro giovane che ha arbitrato una sola partita in Serie A, punizione non sfruttata da Iling Jr.

Alla mezz'ora del primo tempo, precisamente al 34esimo arriva poi il sorpasso Juve targato Andrea Cambiaso che mette cosi a referto un assist e un goal, azione partita da un corner battuto da Chiesa che trova la sponda di Danilo imbeccando sul secondo palo Cambiaso, tiro al volo che rimbalza per terra e riesce a beffare Fiorillo. In chiusura di primo tempo la Juve va vicina al terzo goal con Miretti, che non riesce a superare Fiorillo sul primo palo.

Inizia la ripresa con due cambi per i granata, dentro Bradaric e Gyomber per Maggiore e Stewart ma la musica non cambia la Juve attacca ancora e grazie ad uno sviluppo da corner riesce a trovare il terzo goal, fortunoso, di Rugani che riesce a farsi trovare lì sulla respinta di Fiorillo su Milik. Staffetta di cambi anche per Allegri che decide di levare un Chiesa ispirato, forse per farlo rifiatare in vista del rematch di campionato sempre contro i campani, per fare entrare Kenan Yildiz e un Iling Jr. un po' spaesato per Weah. Inzaghi pensa pure lui al campionato e leva Tchaouna e Botheim per Simy e Sfait.

Dopo soli 9 minuti dal suo ingresso in campo però Yildiz si fa trovare pronto su un passaggio di Milik e causa l'autogoal del tunisino Bronn che fissa il risultato su un facile e agevole 4-1 .
Continuano ancora i cambi di Allegri che risparmia Mckennie, facendo esordire Nonge al posto di Miretti, ragazzo anche lui della Next-Gen e di cui Allegri aveva parlato nel post-partita di Juve-Roma dicendo di lui che ha tanto talento ma deve migliorare come mentalità, assieme a lui effettua la solita staffetta tra Vlahovic e Milik.

Quando sembra che la Juve si possa addormentare per evitare di sprecare troppe energie e qui che esce il talento dei giovani della Juventus. Il primo a farsi trovare pronto all'87esimo e Yildiz che decide di deliziare tutti coloro che erano allo Stadium saltando tre giocatori della Salernitana e concludendo in porta, mettendo a segno il 5-1 per la Juve e il secondo goal personale in tre partite consecutive. Che il turco era forte si sapeva dalla primavera ma sembra che non gli stia pesando il salto di livello, questa sarà un arma in più per l'attacco di Massimiliano Allegri.

L'arbitro Ghersini decide di dare due minuti di recupero, data la situazione di punteggio, ma nonostante ciò c'è tempo per un altro goal e che goal. Made in Usa arriva la bomba di Timothy Weah che riesce a sbloccarsi con un tiro dalla trequarti che gela Fiorillo e si stampa sulla parte inferiore della traversa finendo in rete, l'americano a finire gara si lascerà prendere dall'emozione del primo goal anche perchè non ha avuto una prima parte di stagione entusiasmante dovuto all'infortunio che lo ha fatto stare fermo fino ad un mese fa .

La Juve cosi andrà a giocarsi il quarto di finale contro la sorpresa degli ottavi ovvero il Frosinone che aveva battuto un paio di settimane prima il Napoli per 4-0. Da segnalare come per la Juve abbiano segnato tutti ragazzi giovani: Cambiaso 2000, Weah 2000, Miretti 2003 e Yildiz 2005, di cui due di loro prodotti della Next-gen, oltre al goal di Rugani classe 1994.
Che il lavoro della Next-gen stia funzionando?