Mio nonno materno Virgilio classe 1898, venne chiamato nel 1916, ad appena diciotto anni compiuti, a svolgere il servizio di leva.
La Grande Guerra era già in corso da un anno e così venne spedito in un reggimento di fanteria nei pressi di Bassano del Grappa, a due passi dal fronte, e di lì a poco scoppiò letteralmente il putiferio tra l'esercito italiano ed il nemico austro-ungarico che si diedero battaglia tra Piave, colline e montagne per lunghi interminabili mesi con freddo, gelo, carenza di mezzi e di cibo in un vero, barbaro Calvario giornaliero dove centinaia di migliaia di giovani persero inutilmente la propria vita. 
Fortunatamente nonno Virgilio fu tra i superstiti di quella terribile guerra, tornò al suo paese sul Lago Trasimeno dove purtroppo tante mamme dovettero piangere i propri figli deceduti nelle battaglie o rientrati con orribili mutilazioni.

Ma al suo rientro nel Novembre 1918 si rese subito conto che c'era un'aria strana nel paese, molte persone adulte erano a letto influenzate, con febbre altissima, forti mal di testa e tosse schizzosa. Era arrivata anche lì la pandemia della "Spagnola", così chiamata non perché provenisse dalla penisola iberica, ma perché la Spagna non si schierò armata nel primo conflitto mondiale, e così i giornali spagnoli non essendo sottoposti alle ferree censure del tempo, furono i primi a divulgare le prime notizie riguardanti alcuni contagi successivi all'approdo di navi passeggeri e mercantili provenienti dall'America nei maggiori porti europei e la pandemia si diffuse come il fuoco in un fienile colpendo prevalentemente la fascia di età tra i 20 e i 40 anni... furono quattro anni bui, tetri, luttuosi... dal 1918 al 1922 (ricorda parecchio quanto stiamo rivivendo ora con il Covid-19 a distanza di un secolo esatto... quando si dice "Corsi e Ricorsi storici"!) alcune fonti di allora hanno stimato che le vittime in tutto il nostro pianeta potessero ammontare ad oltre 50 milioni (ad oggi si stimano che i decessi causa pandemia possano già superare le 5 milioni di unità, e considerando che viviamo un'era tecnologica e scientificamente più avanti di un secolo questo rapporto 10 a 1 potrebbe anche essere accettabile, ma purtroppo si parla di vite, di uomini e donne di ogni età ed il nostro corale augurio è che si arrivi alla vera scoperta di quel maledetto virus prima che faccia altre stragi e che i mezzi per arrivarci siano rigorosamente ed unicamente medici, scientifici e non politici o a scopo commerciale!). 

Purtroppo nonno Virgilio vide spengersi con atroci tormenti non calmierati dall'inutilità dei farmaci di allora due suoi carissimi amici, e poi seppe con oltre un mese di ritardo della scomparsa del fratello emigrato in Francia... ma non venne mai a conoscerne le vere cause della morte... ma!!...
Ad ogni sera quando serrava il portone di legno... togliendosi la scoppola di testa amava pronunciare nella convinzione che quell'orribile virus colpisse il malcapitato durante il sonno... "Nessun dorma! "

Un caro abbraccio.
Massimo 48