Nel giorno dell'11 settembre (il tristemente famoso nine-eleven) la Rai ha disattivato la rete di trasmissione analogica in Onde Medie e la relativa motivazione ufficializzata sarebbe da ricondursi all'ormai trascurabile numero di ascoltatori.
Per certo, vista la particolarità del momento, non dovrebbe trattarsi di una mera questione energetica, visto che tutti conosciamo i consumi irrisori delle radioline a transistor e se proprio dovessimo giudicarla dal punto di vista del broadcaster l’antenna di Milano Siziano, la più potente ad Onde Medie in Italia, con i suoi 60 kW di assorbimento serve quasi tutto il settentrione con un consumo pari a circa 0,006 W/abitante, una vera inezia di fronte agli enormi sprechi quotidiani di energia.

Dunque uno scriteriato provvedimento a tutto danno delle persone, fortunatamente poche in verità, che non beneficiano del privilegio di risiedere in zone servite dalla ricezione delle trasmissioni radiofoniche in FM (nelle quali a seconda dell'orografia del territorio necessita un ripetitore tra i 5 e i 50 km a differenza della Modulazione di Ampiezza, nel nostro caso in Onde Medie, dove la copertura di trasmissione raggiunge alcune centinaia di km) o quelle dell'ultimissima generazione in DAB (il principio della trasmissione dati).

Non a caso in una casetta, che di tanto in tanto io e mia moglie data la natura e la tranquillità del luogo amiamo frequentare, sita sui monti Lucretili nella vicina Sabina, una sessantina di km a nord di Roma, non si riceve praticamente alcun segnale in FM, perfino i telefonini hanno problemi, e così nei weekend lì trascorsi, mi rifugio, o meglio mi rifugiavo, nella vecchia radiolina a pile, solennemente ad Onde Medie sintonizzandola sui 1130 KHz la trasmittente di Radio 1, la stessa frequenza di "Tutto il calcio minuto per minuto", la mitica trasmissione nata nel gennaio 1960, i cui padri fondatori furono Sergio Zavoli, Roberto Bortoluzzi e Guglielmo Moretti, che allietò le domeniche di 25 milioni di radioascoltatori per ben 27anni!... Chi non ricorda le storiche voci di Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Nando Martellini, Tonino Carino da Ascoli piuttosto che Everaldo Dalla Noce...e tanti, tanti altri nomi di radiocronisti pronti ad allietare od avvilire, a seconda dei risultati, i pomeriggi dei tifosi con l'orecchio incollato sulle proprie radioline!

Ed ora mi sto chiedendo perché mai privare quei bravi nonni che diligentemente portano al parco i nipotini, badandoli a vista, tenendo stretta in mano la vecchia ma pur sempre funzionante radiola Sony, che in Onde Medie riceve senza il bisogno dell'odiosa antenna a stilo estesa per intero, una vera insidia per se stessi e per gli altri?
Ed andare a scegliere in punta di piedi ed unilateralmente di effettuare questo odioso blackout in una data così nefasta, riecheggiante in tutto il mondo nella storia degli States, che videro scritta in lei, dopo la guerra di Secessione, la più brutta pagina della loro esistenza, è a dir poco un'idea infelice non supportata da valide considerazioni né tantomeno discussa attorno al tavolo delle trattative con gli organi competenti in materia.

Viceversa l'altro ieri l'11 settembre è stata una grande giornata di sport, a partire dal nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ospite in tribuna di onore all'autodromo di Monza gremito con la cifra record di ben 300.000 spettatori nella ricorrenza del centenario della sua costruzione, per finire con l'Oro Azzurro della nostra Nazionale di Palla a Volo, che dopo 24 anni riconquista il titolo mondiale battendo in finale la Polonia a Katowice nella loro residenza.

È stata così, quella dell'11 settembre, l'ultima gara ascoltata in Onde Medie con il vecchio auricolare anni '70 ancora conservato nel suo originale astuccino in pelle!...quando si dice che tutto finisce è un conto, scontato, naturale, incontrovertibile!... Ma quando con una ineluttabile pretesa si "vuole" far finire di botto un'era ( le Onde Medie esistono dal 1924) è tutta un'altra insopportabile cosa!

Cara Rai!!... Questa volta per me hai sbagliato! Fu intelligente e scaltra la mossa di alcuni anni fa riguardante del canone TV nella bolletta elettrica degli Italiani, ma è altrettanto scellerata la recente scelta di andare a tagliare un pezzo di storia della nostra Radio.  
Non c'era, sempre a mio avviso beninteso, bisogno di scomodare la preziosa invenzione di Guglielmo Marconi! Gli amanti delle radioline continueranno ad ascoltare, consolandosi, nel territorio nazionale la Radio Vaticana e, con un po' di fading (fenomeno di ionizzazione dell'aria che si manifesta nelle ore notturne) tutte le altre emittenti straniere tanto europee quanto transoceaniche, dove neppure si son sognati di mettere il bavaglio alle Onde Medie, una delle più importanti invenzioni del secolo scorso.
Ma questo è il nostro Paese e, nel bene o nel male, dovremmo sempre rispettarlo anche quando le nostre vecchie radiole a modulazione di ampiezza andranno nell'apposito cesto di raccolta dell'isola ecologica... a meno che non siate dei nostalgici e amiate il collezionismo.
La prima radiolina a transistor della Sony comparsa in Italia alla fine degli anni '50, se ben conservata e funzionante, può valere oltre 200€!!
Dunque... cercate e rovistate bene la cantina o il solaio del vostro nonno!!... Chissà che non troviate una vecchia radiola a transistor!!... E con i tempi che stiamo vivendo... tutto fa brodo!!

....ahh!! non dimenticatevi di sostituirne le batterie ed accenderla tutte le domeniche alle h.12 sintonizzandola sui 685 kHz, la Radio Vaticana, dove Papà Francesco all'Angelus impartisce la Santa Benedizione!!...
E tutto il mondo oggi ne ha certamente un vitale bisogno!

Massimo 48