La Roma nasce da una fusione fra Alba, Fortitudo e Roman. Questa idea nasce quando, nel 1926, la FIGC istituisce la Divisione Nazionale a cui prendono parte Alba e Fortitudo, mentre Roman e Lazio vengono inserite nella Prima Divisione cioé la Serie B di oggi. I rispettivi presidenti dei due club, tra cui Italo Foschi, capiscono che serviva qualcosa in più per poter combattere la supremazia delle squadre del nord. Foschi all'inizio intavola una trattativa con la Lazio per la fusione, poi ferma tutto, vuole una squadra che rappresenti Roma e la Lazio non fa al caso. Il 22 Luglio 1927 diventa ufficiale la fusione delle tre miglior squadre della capitale.

La Roma da quella data ad oggi non ha vinto molto,3 Scudetti,9 Coppe Italia,2 Supercoppe Italiane e 1 Coppa delle Fiere. Ma si é sempre contraddistinta per tifoseria e romanità in campo, da Bernardini, Losi, Ago e Giannini, fino a Totti e De Rossi. Capitani che il mondo c'invidia per la loro forma di essere romani e romanisti.

Da altre parti questo sembra pazzia, rimanere a Roma a vita. Per il romanista è normale, perché noi da bambini non sogniamo essere calciatori del Real, Barca o Bayern. E questo si vede in campo anche tramite questi giocatori, amati e mai discussi. 

Il romanista sa che l'eredità più grande che lascerà al figlio sarà la Roma. Mi ricordo quando papà mi portava in Curva Sud dai 5 anni e ogni volta che entravamo e dall'altra parte c'erano gli avversari sbiaditi,mi diceva sempre "Ringraziami sempre di essere qui e non li". Beh...io ti ho sempre ringraziato e sempre lo farò per regalarmi la Roma. Quanto è bello sentire la partita per radio insieme a te e seguirla in ogni dove. Grazie Papà per questa eredità così bella.

La nostra storia é fatta d'amore e passione, ma anche e soprattutto di sconfitte, d'altronde siamo della Roma, quante ne abbiamo viste e quante ne vedremo. I 7-1, i Liverpool, la Sampdoria, Spezia e Bratislava. Roma-Liverpool è la serata più romanista che ricordo, strillare i gol, cantare fino alla fine, piangere e applaudire. 

Ma a noi va bene così, l'importante è stare insieme agli amici di sempre e cantare per la Roma. Non pretendiamo trofei e mai lo faremo. Nel bene o nel male, finché morte non ci separi. E non so' sicuro che riesca a separarci.